CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 276/C-5/C-6

INTERPELLANZA PLANETTA sulla costituzione di parte civile della Regione autonoma della Sardegna nel procedimento giudiziario n. 2946/05-21 della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari relativo al disastro ambientale nell'area del Petrolchimico di Porto Torres e sulla idoneità di Syndial Spa, del gruppo ENI, ad essere unico interlocutore tecnico privilegiato nella stesura e nell'attuazione dei progetti di bonifica dell'inquinamento della medesima area industriale.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- il procedimento giudiziario n. 2946/05-21, che ha avuto origine dall'inchiesta che dal 21 luglio 2003 impegna la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari in accertamenti segnati dalla conferma della presenza di altissime concentrazioni di sostanze cancerogene e venefiche nelle falde idriche, nel pozzi, nel mare, nei pesci e nella flora nello specchio d'acqua antistante la spiaggia della Marinella, ha determinato, come richiesto dal pubblico ministero, dott. Michele Incani, il rinvio a giudizio del legale rappresentante della Syndial Spa, del gruppo ENI, del manager della Sasol Italia, del legale rappresentante e del direttore di stabilimento della Ineos Vinyls Italia;
- i manager in questione, secondo il pubblico ministero dr. Michele Incani, fanno riferimento ad aziende che hanno riversato per anni nel mare antistante il Porto industriale di Porto Torres, un fiume carico di composti chimici e metalli pericolosi (cadmio, mercurio, cromo, cianuri, benzene) e una lunga serie di sostanze cancerogene (solventi, diossine e pesticidi clorurati), senza osservare le prescrizioni dei decreti legge n. 152 del 1999 e n. 152 del 2006 che dettano le norme contro l'inquinamento delle acque;
- i capi di imputazione, relativi ai reati di disastro ambientale e concorso continuato e consapevole in avvelenamento doloso di sostanze destinate all'alimentazione, circoscrivono condotte illecite che vanno dal 2005 ad oggi, anche se gli scarichi avvelenati superiori alla norma risalirebbero ai decenni precedenti (come evidenziato dai consulenti del pubblico ministero, i CTU dott. Antonella Ausili, dott. Giorgio Ferrari, dott. Massimo Gabellini, e anche sulla base di un corposo studio effettuato dagli esperti della Magistratura delle acque di Venezia e dell'Icram) che sarebbero state continuativamente e consapevolmente portate avanti sino ai giorni nostri, nel totale disprezzo della salute dei cittadini e delle norme in vigore in maniera tale da alterare in modo permanente la flora e la fauna marina, senza alcuna possibilità di risanamento, determinando inoltre sia la premessa che la cagione della perdurante situazione di "emergenza inquinamento" causante un vero e proprio disastro ambientale e spreco di enormi risorse finanziarie, con inevitabili ricadute negative sui cittadini e sull'intero territorio;

rilevato che nella fase istruttoria del procedimento giudiziario n. 2946/05-21, sia l'Amministrazione provinciale di Sassari che il Comune di Porto Torres hanno ritenuto opportuno costituirsi parte civile, al fine di tutelare più compiutamente gli interessi del cittadini, come peraltro hanno fatto numerosi enti ed istituzioni (regioni, Consiglio dei ministri e comuni) in analoghi procedimenti giudiziari e che, quindi, sarebbe opportuna la costituzione di parte civile nel processo, la cui prossima udienza è stata fissata per il 16 dicembre 2011, anche della Regione autonoma della Sardegna che ancora oggi partecipa al dibattimento in qualità di semplice spettatore e non di attore;

considerato che la Conferenza di servizi istruttoria relativa al sito di bonifica di interesse nazionale "Aree Industriali di Porto Torres", convocata il 2 agosto 2011 presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, a cui hanno partecipato, oltre ai rappresentanti del dicastero, anche il sindaco di Porto Torres, i rappresentanti della Regione, della Provincia di Sassari, del Consorzio industriale provinciale di Sassari, di ARPAS, della Capitaneria, dell'Autorità portuale del nord Sardegna ed anche i vertici della Syndial Spa del gruppo ENI, avrebbe stabilito di individuare quale unico interlocutore tecnico per l'esecuzione delle bonifiche dell'inquinamento nell'area industriale di Porto Torres proprio l'impresa Syndial Spa del gruppo ENI che da venerdì 29 luglio 2011 si trova ad assumere il ruolo di imputato rinviato a giudizio nell'ambito del procedimento giudiziario n. 2946/05-21 della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari relativo al disastro ambientale nell'area del Petrolchimico di Porto Torres,

chiede di interpellare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'industria e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:
1) quali siano le motivazioni della mancata costituzione di parte civile della Regione autonoma della Sardegna nel procedimento penale di cui innanzi, ovvero se la Giunta regionale intenda adottare con urgenza tutti provvedimenti necessari per la costituzione di parte civile della Regione autonoma della Sardegna, in tempi utili alla prossima udienza, fissata per il 16 dicembre 2011, e con preciso impegno a destinare tutte le somme di cui, eventualmente, venisse risarcita, alle vedove ed agli orfani degli operai deceduti per tumore, ed alle bonifiche ambientali del territorio interessato dagli inquinamenti e così gravemente compromesso;
2) se non ritengano opportuno che fino al compimento dell'iter processuale riferito al procedimento giudiziario n. 2946/05-21 della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari, la Syndial Spa del gruppo ENI, nella sua veste di imputato rinviato a giudizio, non sia più idonea ad essere interlocutore privilegiato nella stesura e nell'attuazione del progetti di bonifica e, nel caso, come vorrà quest'Esecutivo attivarsi nell'immediato per addivenire all'annullamento, previa sospensione degli effetti, del verbale della Conferenza di servizi istruttoria, convocata presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare il 2 agosto 2011 e di ogni provvedimento presupposto, connesso e consequenziale, per la parte in cui ha stabilito di individuare l'impresa Syndial Spa del gruppo ENI quale unico interlocutore tecnico per l'esecuzione delle bonifiche dell'inquinamento nell'area industriale di Porto Torres.

Cagliari, 21 ottobre 2011