CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 266/C-6

INTERPELLANZA AGUS - COCCO Pietro - DIANA Giampaolo - LOTTO sulla profonda crisi e sul rischio di cancellazione del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna.

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I sottoscritti,

premesso che:
- il Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna è stato dichiarato il primo parco geominerario storico e ambientale del mondo, esempio emblematico della nuova rete mondiale di geositi/geoparchi istituita nel corso della Conferenza generale dell'UNESCO (Parigi, 24 ottobre - 12 novembre 1997);
- la dichiarazione ufficiale di riconoscimento è stata sottoscritta a Parigi il 30 luglio 1998;
- con la legge 23 dicembre 2000, n. 388, all'articolo 114, comma 10, viene istituito il Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna;
- dopo quattro anni, il 9 marzo 2004, con proprio decreto, il Ministro dell'ambiente emana lo statuto del Parco geominerario storico ed ambientale della Sardegna, dando definitivamente operatività allo stesso;
preso atto che il Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna diviene una nuova felice ed importante realtà, conseguita grazie ad una partecipazione che, in virtù della spinta e del consenso evidenziato dalle popolazioni che storicamente si riconoscono nella grande tradizione mineraria sarda, ha visto impegnati per il raggiungimento dello stesso obiettivo tutti i livelli dell'organizzazione e della gestione del territorio: i comuni, le province, la Regione e lo Stato;

considerato che:
- in questo ultimo periodo il Parco ha rischiato la cancellazione tramite le ultime manovre finanziarie ed ultimamente l'UNESCO ha manifestato tutto il suo disappunto per la grave inerzia e lo stato confusionale delle sue azioni, dovute ad una gestione commissariale impropria e che ancora persiste, con grave pregiudizio al mantenimento del riconoscimento internazionale;
- quest'ultimo aspetto è in questi giorni oggetto di forte denuncia da parte delle associazioni del Parco che vedono vanificare tutto l'impegno profuso con gli enti locali, per una conquista di livello internazionale che avrebbe potuto rappresentare non solo una importante occasione per la tutela e la valorizzazione del più vasto patrimonio architettonico culturale minerario del mondo, ma un importante segmento economico e di sviluppo per l'intera Sardegna;

ritenuto che ancora esistono i margini per recuperare il tempo e le opportunità perdute e che dal 3 agosto 2011 è depositata una proposta di legge, la n. 303, sottoscritta da tutto il gruppo PD, sulla modifica dello statuto ed in particolare del consiglio di amministrazione, perno fondamentale per la ripresa e rilancio dell'importante strumento di autogoverno territoriale,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione per sapere se non sia urgente ed opportuno dar corso al progetto di legge, che consta di soli due articoli, mirati allo snellimento, alla funzionalità ed all'assunzione di responsabilità del più importante organismo propulsivo, il consiglio di amministrazione, da affidare responsabilmente agli enti locali, con il concorso di Regione e Stato, nonché, dare un ruolo di maggior partecipazione e responsabilità alla comunità del parco.

Cagliari, 27 settembre 2011