CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 260/C-8
INTERPELLANZA PLANETTA sulla mancata previsione, nell'organico di diritto della scuola secondaria di II grado relativo alla Provincia di Sassari per l'anno scolastico 2011/2012, della classe IV ginnasio del Liceo classico di Bonorva.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- il Liceo classico di Bonorva, che serve un ampio bacino d'utenza
rappresentato da tutti i 15 comuni del Mejlogu, vanta una storia
ultraquarantennale e ha dato lustro all'intero territorio formando
un'eccellente classe dirigente e professionale e rappresenta l'unico
liceo ad indirizzo classico del territorio;
- pur a fronte di un costante decremento della popolazione
scolastica, l'istituto negli ultimi anni non ha mai avuto problemi
nella formazione delle classi ma, solo nell'anno scolastico
2010/2011 non è stato possibile formare la IV ginnasio, e questo ha
sicuramente influenzato le scelte dei ragazzi e delle loro famiglie
anche per il corrente anno scolastico, generando un atteggiamento di
insicurezza per l'instabilità dell'azione formativa che ha portato i
ragazzi ad iscriversi in altri istituti;
rilevato che la classe IV ginnasio del Liceo classico di Bonorva non
è stata prevista nell'organico di diritto della scuola secondaria di
II grado relativo alla Provincia di Sassari per l'anno scolastico
2011/2012 a causa dell'esiguo numero di iscritti, anche se
attualmente il numero di iscritti alla classe IV ginnasio è salito a
15 unità;
considerato che:
- l'eventuale soppressione della IV ginnasio mette sicuramente in
discussione l'esistenza dell'intera sezione associata che vedrebbe
fortemente minacciata la propria sopravvivenza in quanto nessun
genitore iscriverebbe il proprio figlio in una scuola con un futuro
incerto;
- la scuola, in senso lato, in una piccola realtà come il Comune di
Bonorva rappresenta uno degli ultimi presidi culturali del
territorio ed oltre al valore storico-culturale che questa sede
rappresenta, la chiusura del Liceo classico pregiudicherebbe anche
l'esistenza in autonomia dell'Istituto d'istruzione superiore "G.
Musinu", unico istituto superiore del Mejlogu, già fortemente voluto
dalle amministrazioni locali;
- ancora, il dimensionamento scolastico, in Sardegna, a causa della
bassa concentrazione demografica, sta decretando il tragico e
discriminante ritorno ad una scuola di cinquanta anni fa, preclusa a
gran parte del popolo sardo, contro la cui logica sono nati e si
sono mantenuti nel tempo gli istituti del territorio (Liceo classico
di Bonorva, Liceo scientifico di Pozzomaggiore, Istituto tecnico
commerciale di Thiesi e Istituto professionale per l'agricoltura di
Bonorva) a partire dagli anni Sessanta, e scuole dello stesso
indirizzo, si ritroverebbero a Sassari (Istituti Canopoleno e Azuni)
a distanza di circa 50 km dal territorio, con tempi di percorrenza
con mezzi pubblici di circa un'ora;
- con delibera della Giunta regionale n. 47/67 del 30 dicembre 2010
sono state approvate le Linee guida per il piano di dimensionamento
scolastico per l'anno scolastico 2011/2012, che prevedono che, nella
scelta dei punti di erogazione scolastica da salvaguardare, devono
essere considerate sia le distanze tra i comuni di residenza degli
alunni e le sedi scolastiche non superiori a 15 km, che i tempi di
percorrenza fra i comuni di residenza degli alunni e le sedi
scolastiche non superiori a 30 minuti;
atteso che:
- la Costituzione sancisce il diritto di tutti all'istruzione, a
prescindere da dove si è nati e si risiede, e per i ragazzi
orientati verso questo indirizzo di studi, alla selezione naturale
che già si verifica per il particolare impegno richiesto, si
aggiungerebbe quella determinata dal pendolarismo con aggravio del
carico orario per gli alunni e dei costi per le famiglie;
- la chiusura della classe IV ginnasio del Liceo classico di Bonorva
determinerà certamente, oltre all'evidente impoverimento
dell'offerta formativa e la perdita di numerosi posti di lavoro
(docenti e personale ATA), anche l'ulteriore fuga e l'abbandono del
territorio con alimentazione del pendolarismo culturale al quale
farà seguito il conseguente maggior spopolamento del territorio,
chiede di interpellare l'Assessore regionale della pubblica
istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per
sapere se questa amministrazione:
1) ritenga opportuna una maggiore attenzione dedicata al problema
dell'istruzione, inteso nella sua complessità sociale, soprattutto
in rispondenza alla necessità di garantire alle piccole realtà
locali, pari opportunità con i centri più grandi, anche per
contenere i rischi di ulteriore spopolamento, perdita di identità e
aumento del disagio sociale che già caratterizzano le piccole
comunità delle zone interne;
2) abbia valutato il mantenimento della classe IV ginnasio presso il
Liceo classico di Bonorva, in deroga ai parametri nazionali di
riferimento adottati per la formazione delle classi in quanto il
Comune di Bonorva, ai sensi e per gli effetti della deliberazione
della Giunta regionale n. 49/16 del 21 ottobre 2005 (elenco dei
comuni per la costituzione delle comunità montane) ed in ossequio
all'articolo 6 della legge regionale 2 agosto 2005, n. 12, è
individuato quale comune montano ed esistono dei parametri di
riferimento per la revisione della rete dei "punti di erogazione del
servizio" per l'anno 2011/2012, ai sensi dei quali il piano deve
salvaguardare la presenza della scuola, oltre che nei comuni montani
e nelle piccole isole anche in quei territori in situazione di
marginalità geografica ed economico-sociale, con particolare
riguardo ai punti considerati speciali come le scuole negli ospedali
e nelle case circondariali;
3) intenda adottare le opportune azioni finalizzate a mettere in
atto tutte le azioni opportune e ad utilizzare tutti gli strumenti
necessari per far valere nella formazione delle classi, i criteri
legati alle peculiarità geografiche, economiche e sociali della
Sardegna e del Mejlogu in particolare, attraverso un'azione efficace
con lo Stato e il Ministero della pubblica istruzione, tali da
contrastare il provvedimento di tagli e favorire invece una nuova
organizzazione della scuola in Sardegna con un sistema educativo più
integrato nel territorio, e più attento alla formazione di quelle
competenze culturali e professionali necessarie a concretizzare
positivamente le aspettative di crescita e di progresso civile ed
economico delle popolazioni interessate.
Cagliari, 30 agosto 2011