CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 253/C-6

INTERPELLANZA PLANETTA sulla garanzia dei diritti e delle professionalità partecipanti alla prossima Biennale dell'artigianato sardo e sulle misure ed iniziative adeguate tali da assicurare l'effettiva tutela dell'artigianato sardo.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- il Compasso d'oro, nato nel 1954 da un'idea di Gio Ponti allo scopo di portare in evidenza il valore e la qualità dei prodotti del design italiano, dal 1964 è curato dall'Associazione per il disegno industriale (ADI) ed è stato attribuito per l'anno in corso, con significativa valenza per i 150 dell'Unità d'Italia (come rimarcato dagli organizzatori) alla casa editrice sarda Ilisso Edizioni per la realizzazione del progetto DOMO - XIX Biennale dell'artigianato sardo (2009);
- l'attribuzione del Compasso d'oro 2011 al progetto DOMO, che la Ilisso Edizioni ha ideato, curato e realizzato, è avvenuta a seguito dell'aggiudicazione della gara bandita dalla Regione (prot. n. 19946, determinazione dell'Assessorato del turismo, artigianato e commercio n. 2061 del 29 ottobre 2007 avente per oggetto: Indizione di procedura aperta, ai sensi della legge regionale n. 5 del 7 agosto 2007, di affidamento in appalto dei servizi relativi allo studio, progettazione e realizzazione della XIX Biennale dell'artigianato sardo);
- il citato disciplinare di gara relativo alla procedura aperta di affidamento in appalto dei servizi relativi allo studio, progettazione e realizzazione della XIX Biennale dell'artigianato sardo presupponeva anche la predisposizione del piano di commercializzazione che sarebbe dovuto consistere nella realizzazione di un progetto che avrebbe dovuto contenere anche "una compiuta proposta per la commercializzazione della tipologia dei manufatti oggetto della esposizione" contenente: sommario, obiettivi, analisi dello scenario competitivo, strategie, piano d'azione, budget, controllo;
- i manufatti oggetto dell'esposizione finiranno invece, con molta probabilità, in una sorta di limbo senza il conseguente accesso ai mercati ed alla continuità produttiva;

considerato che:
- la realizzazione della collezione di DOMO - XIX Biennale dell'artigianato sardo, nasce nel 2009 ed è ricca di ben 89 progetti che hanno dato vita a oltre 250 manufatti per 11 differenti ambiti artigiani, ha visto il coinvolgimento di 60 botteghe artigiane regionali e 33 designer di differenti ambiti e nazionalità, ed inoltre di grafici ed esperti di comunicazione, storici e critici d'arte e del design, economisti, fotografi, ciascuno di essi guidato e sostenuto in ogni passaggio dalla Ilisso Edizioni;
- il lavoro complessivo è successivamente confluito in una mostra, inaugurata a Sassari negli spazi dell'ex Convento del Carmelo (26 giugno - 29 agosto 2009), e in un catalogo che entra a far parte della collezione storica del Premio Compasso d'oro ADI;

rilevato che:
- ogni progetto fonda la sua legittimità e giustifica il suo valore quando si combina con la partecipazione collettiva del design e dell'artigiano e non con l'esclusione di quest'ultimo limitandolo alla sola esecuzione dei prodotti, tant'è che gli stessi artigiani, relativamente ai contenuti e alle condizioni poste per la partecipazione alla Biennale di Sassari, hanno giustamente espresso forti perplessità per la negazione di quel diretto ruolo attivo e propositivo contenuto sull'abituale codice metodologico delle precedenti biennali che prevedeva il loro esclusivo intervento progettuale ed esecutivo;
- ridurre la capacità di creare significa ridurre il potenziale espressivo dell'artigiano e se un'esposizione non tiene conto di questi principi non può qualificarsi come tale perché umilia, ignora e degrada il pensiero di una categoria ad uno stato di dipendenza e soggezione che impedisce perfino di rappresentare le reali problematiche del lavoro artigiano e la sua riconosciuta importanza morale, economica e sociale;

considerato ancora che:
- il modello espositivo pare rispondere a marcati criteri di adesione allo spirito diffuso di una certa contemporaneità e di omologazione ai modelli di tendenza della cultura dominante in una sorta di adattamento e di imitazione creativa astratta e perfino ambigua, molto lontana dalla nostra cultura locale e dai caratteri propri della nostra specificità e a tratti come sostenuto da una impolverata professionalità e da pericolose forme di emarginazione dei protagonisti che sarebbero invece dovuti essere gli artigiani della Sardegna;
- la stessa progettazione espositiva, astratta e difficile da classificare in modo positivo negli ambiti disciplinari del nostro artigianato, non pare avere espresso idee veramente nuove giacché i prodotti presentati nel loro insieme sono apparsi privi di significati sia storici che innovativi ed addirittura permeati da una pericolosa revisione ideologica del nostro artigianato improntata ad una aperta opposizione a quanto fondato sulla tradizione e sulla nostra storia;

constatato che:
- la Biennale non è apparsa, in tutta evidenza, in grado di orientare il nostro artigianato artistico verso nuovi e più ampi riferimenti produttivi e culturali lontani dal riprodurre imitazioni di modelli non precostituiti, bensì una sorta di riflesso dell'effervescenza e del protagonismo degli ordinatori e dei vari attori senza la dovuta e comprovata competenza sulla nostra tradizione, capaci solo di emarginare i nostri artigiani rendendoli meri esecutori dei loro progetti e rubandone, tra l'altro, tutte le regole e le ragioni del processo creativo, la loro antica memoria ed il loro bagaglio culturale;
- l'attuale Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio ha salutato l'attribuzione del Compasso d'oro 2011 al progetto DOMO della Ilisso Edizioni, come "prestigioso riconoscimento all'artigianato sardo",

chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio per sapere:
1) se per la prossima Biennale dell'artigianato sardo questa Amministrazione abbia intendimento di attivarsi al fine di garantire più compiutamente i diritti e le professionalità degli artigiani della Sardegna;
2) cosa effettivamente intenda, questa Amministrazione per artigianato sardo e quali misure ed iniziative la Giunta regionale abbia intenzione di adottare a riguardo per assicurare la sua effettiva tutela, ovvero se, in materia di artigianato sardo, vi sia continuità di intendimenti e/o programmatica con la precedente Amministrazione regionale.

Cagliari, 2 agosto 2011