CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 239/A
INTERPELLANZA PORCU - BRUNO - LOTTO - MANCA - MELONI Valerio sul progetto di un impianto eolico off shore nel Golfo dell'Asinara e sulla necessità di adottare quanto prima un nuovo Piano energetico ed ambientale regionale.
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I sottoscritti,
appreso che la società Seva Srl, dopo molti casi
analoghi in Sardegna, ha presentato un progetto per la costruzione
di un impianto eolico off shore nelle acque del Golfo dell'Asinara,
che prevede l'installazione di 26 aerogeneratori per un totale di 36
MW ognuno, collocati su torri alte 90 metri sul livello del mare;
rilevato che, a partire dal 13 febbraio 2008, data di entrata in
vigore del decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 (Ulteriori
disposizioni correttive ed integrative del d.lgs. 3 aprile 2006, n.
162, recante norme in materia ambientale), la competenza in ordine
alla VIA per tutti gli impianti eolici (su terra on e off shore) è
stata attribuita alle regioni e che, conseguentemente, in caso di
impianti off shore si è prevista una duplicità di competenze:
statale in ordine alla autorizzazione dell'impianto, regionale in
ordine alla VIA;
appreso che, ai sensi della sentenza n. 171 del 2010 della Corte
costituzionale, per i progetti presentati dopo tale data spetta alle
regioni, anche tramite apposite conferenze di servizi, il giudizio
di compatibilità ambientale di impianti eolici off shore per la
produzione di energia elettrica, e che dunque ogni atto dello Stato
che menomi o leda tale attribuzione è da considerarsi illegittimo e
come tale annullabile;
rilevato che:
- ai sensi dell'articolo 13, comma 1, lettera g), della legge
regionale n. 4 del 2009, nella fascia dei 300 metri dalla linea di
battigia è vietata la realizzazione di linee elettriche diverse da
quelle strettamente necessarie e funzionali agli insediamenti
urbanistico-edilizi, ad eccezione di quelle già programmate alla
data del 31 dicembre 2008 ed è, invece, ammessa la realizzazione
delle sole linee elettriche che, sulla base di un atto di indirizzo
approvato dalla Giunta regionale entro centottanta giorni
dall'entrata in vigore della suddetta legge, ottengano la preventiva
valutazione positiva da parte della Giunta regionale, previo parere
della Commissione consiliare competente;
- ulteriormente, ai sensi della successiva lettera h), il mare
territoriale, per la sua stretta interrelazione con le aree tutelate
ai sensi degli articoli 142 e 143 del decreto legislativo n. 42 del
2004 e successive modifiche ed integrazioni, è considerato di
primario interesse paesaggistico ed è fatto oggetto di tutela;
considerato che l'ultimo atto di programmazione in materia di
produzione e consumo di energia è il Piano energetico ed ambientale
regionale (PEARS), adottato dalla precedente Giunta regionale
nell'agosto del 2006;
rilevato che:
- nel frattempo è profondamente cambiato il quadro normativo e
infrastrutturale con l'entrata in vigore a livello europeo delle
misure note come Pacchetto clima, tra le quali la direttiva n.
2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009
sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, e con
l'entrata in esercizio del cavo sottomarino SAPEI da 1.000 MW di
interconnessione tra la rete regionale e la rete elettrica
nazionale;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 18/30 del 5 aprile 2011
riporta in 4.188 MW la potenza complessiva del parco impianti di
produzione di energia elettrica installati in Sardegna di cui oltre
1.000 MW da fonte eolica;
considerato che tale potenza installata di 4.188 MW è risultata
largamente sovradimensionata rispetto alla potenza di picco
registrata dalla domanda di energia elettrica, che non supera i
1.750MW, anche tenendo conto di una riserva di sicurezza necessaria,
che con l'attuale sistema di interconnessione è al di sotto dei 900
MW;
rilevato che il quadro che si sta quindi configurando è di una
Sardegna soggetta a diventare piattaforma energetica nazionale con
un fortissimo esubero nella produzione di energia elettrica rispetto
ai propri consumi, sede di impianti di produzione di tutti i tipi,
sia di fonti fossili che rinnovabili, senza che sia in alcun modo
definito in che modo un così ampio e articolato parco di produzione
di energia elettrica possa portare alla comunità sarda un qualche
tangibile beneficio economico in termini di abbattimento delle
bollette energetiche per le famiglie ed imprese sarde;
considerato che da 16 anni le famiglie sarde contribuiscono agli
incentivi per l'installazione di impianti di energie rinnovabili per
circa 40 milioni di euro all'anno sotto forma di sovracanone sulle
bollette ENEL e che sarebbe opportuno che le ricadute economiche
degli incentivi statali per la produzione di energia elettrica da
fonti rinnovabili ricadessero principalmente sulla comunità sarda,
come può avvenire dando priorità ai piccoli impianti di produzione
diffusi sul territorio, i cui investimenti sono più facilmente alla
portata delle imprese e delle famiglie sarde;
rilevato che il mancato adeguamento, adozione ed approvazione di un
nuovo Piano energetico e ambientale regionale, adeguato alle
direttive europee del Pacchetto clima ed al Piano energetico
nazionale espone la Regione a decisioni unilaterali dello Stato, il
quale potrebbe addossarle quote di produzione energia rinnovabile
non soddisfatti dalle altre regioni, anche laddove la Sardegna
dovesse ampiamente superare gli obiettivi fissati dalle direttive
europee;
considerato, altresì, che in sede di Commissione paritetica di cui
all'articolo 56 dello Statuto speciale, la Regione può "contrattare"
con lo Stato la delega, attraverso apposite norme di attuazione,
delle procedure di autorizzazione relative ai suddetti impianti
inerenti la materia "produzione e distribuzione dell'energia
elettrica" (articolo 4 dello Statuto regionale),
chiedono di interpellare il Presidente della Regione, l'Assessore
regionale dell'industria e l'Assessore regionale della difesa
dell'ambiente per conoscere:
1) quali azioni intendano intraprendere per tutelare il paesaggio
regionale e lo sviluppo del sistema economico sardo e, in
particolare, se intendono all'uopo sollevare un conflitto di
attribuzione nei confronti dello Stato per l'annullamento di tutti
gli atti relativi alle autorizzazioni alla produzione di energia
elettrica che ne siano lesivi:
2) entro quando s'intenda adottare e sottoporre al Consiglio
regionale il nuovo Piano energetico e ambientale e regionale (PEARS),
che disciplini la produzione di energia elettrica da fonti
rinnovabili e fossili, fissando obiettivi anche più ambiziosi di
quelli fissati dalle direttive comunitarie in materia di produzione
di energia da fonti rinnovabili e di risparmio ed efficienza dei
consumi energetici, ma nello stesso massimizzi le ricadute positive
per l'economia regionale;
3) se si intenda assumere l'iniziativa dell'elaborazione, in sede di
Commissione paritetica di cui all'articolo 56 dello Statuto
speciale, di apposite norme di attuazione finalizzate ad attribuire
alla Regione la competenza in ordine alle procedure autorizzatorie
di impianti eolici on e off shore, ed in generale di qualsiasi
impianto di produzione energetica nel caso in cui la Regione
dimostri, attraverso i propri atti di programmazione e la loro
puntuale attuazione, di essere perfettamente in linea con gli
obiettivi fissati dalle direttive comunitarie del Pacchetto clima e
dal Piano energetico nazionale.
Cagliari, 6 luglio 2011