CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 230/A

INTERPELLANZA SALIS - COCCO Daniele Secondo - MARIANI sull'autorizzazione del Governo all'aumento delle tariffe della Tirrenia.

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I sottoscritti,

premesso che:
- dalla stampa locale si è recentemente appreso che gli aumenti stratosferici delle tariffe sui traghetti Tirrenia da e per la Sardegna, che rischiano di sferrare un ulteriore colpo alla nostra economia a causa delle pesanti ripercussioni sulla stagione turistica alle porte, siano da imputarsi al Governo nazionale;
- il commissario straordinario della compagnia di navigazione, Giancarlo D'Andrea, ha infatti dichiarato, in occasione dell'audizione dello scorso mercoledì 11 maggio 2011, nell'aula della Commissione trasporti della Camera, che gli aumenti delle tariffe marittime sono conseguenti all'autorizzazione concessa nel 2010 dal Ministro ai trasporti, Matteoli, alla richiesta di "poter agire sul libero mercato" presentata nel 2008 dalla Tirrenia;

richiamata in tutte le sue parti l'interpellanza presentata il 31 marzo 2011 n. 218/A, SALIS e più, sul gravissimo danno causato alla Regione Sardegna dall'aumento delle tariffe nel trasporto marittimo;

considerato che:
- il via libera del Governo ha di fatto autorizzato la Tirrenia a comportarsi come un armatore privato, vanificando la natura stessa degli accordi sulla continuità territoriale per cui, a fronte degli ingenti finanziamenti del Governo, la compagnia di navigazione svolgeva una funzione di calmiere sulle tariffe marittime degli armatori privati;
- l'autorizzazione del Ministro dei trasporti è tra l'altro intervenuta dopo che la Tirrenia ha indebitamente incassato dal Governo ben settantadue milioni di euro per la continuità territoriale, senza mai aver dato conto del suo operato;
- gli aumenti delle tariffe Tirrenia hanno innescato una reazione a catena, per cui anche le altre compagnie hanno più che raddoppiato i prezzi, con incrementi fino al 130 per cento;
- si assiste per la prima volta dal dopoguerra, e proprio in un momento di crisi economica feroce, alla applicazione di rincari così esorbitanti e generalizzati nel settore dei trasporti marittimi, settore vitale per l'economia della Sardegna, il cui bilancio dipende per una parte importante proprio dagli afflussi turistici via mare, soprattutto nel caso di gruppi familiari e non, con automezzo al seguito;
- il ricorso ad aumenti spropositati, fuori misura e senza reale fondamento rispetto alle condizioni di mercato, in quanto il richiamato rincaro del petrolio non giustifica i rincari applicati con logiche differenti a seconda delle tratte (con forti penalizzazioni ad esempio delle tratte da e per la Sardegna rispetto a quelle che riguardano la Sicilia), può configurare una turbativa d'asta in vista della già problematica e pasticciata procedura di privatizzazione della compagnia di navigazione avviata dal Governo,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dei trasporti, l'Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio per sapere:
1) se, alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal commissario straordinario della compagnia di navigazione Tirrenia, Giancarlo D'Andrea, non ritengano opportuno avviare le necessarie iniziative affinché il Ministro dei trasporti sia chiamato a chiarire le proprie eventuali responsabilità sulla incontrollabile impennata dei costi dei trasporti marittimi, in particolare delle tariffe delle tratte da e per la Sardegna;
2) quali iniziative intendano assumere affinché il Governo verifichi il rispetto degli accordi sulla continuità territoriale da parte della Tirrenia e la legittimità dei finanziamenti già erogati e degli ulteriori 72 milioni di euro che la compagnia dovrebbe ancora ricevere, soprattutto alla luce della privatizzazione in corso che, oltre ad inficiare gli accordi sulla continuità, aggiungerà un altro balzello sulle tasche dei sardi.

Cagliari, 16 maggio 2011