CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 223/A

INTERPELLANZA SALIS - COCCO Daniele Secondo - MARIANI sulla necessità di dare applicazione alla legge 29 luglio 1949, n. 717, recante "Norme per l'arte negli edifici pubblici".

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I sottoscritti,

premesso che la legge 29 luglio 1949, n. 717, prevede che una quota non inferiore al 2 per cento della spesa totale prevista nel progetto sia destinata all'abbellimento degli edifici pubblici, mediante opere d'arte;

visti:
- la legge 29 luglio 1949, n. 717, recante "Norme per l'arte negli edifici pubblici", modificata ed integrata dalle leggi 3 marzo 1960, n. 328, e 8 ottobre 1997, n. 352, nonché l'articolo 9 della legge 5 agosto 1975, n. 412, ed il decreto-legge 23 dicembre 1978, n. 817, convertito nella legge 19 febbraio 1979, n. 54, che hanno modificato l'ambito di applicazione della legge stessa;
- l'articolo 17, comma 1, lettera b), punto 10, del decreto del Presidente della Repubblica n. 554 del 1999, Regolamento attuativo della legge quadro in materia di lavori pubblici, legge 11 febbraio 1994, n. 109, e principi del Trattato CE;

considerato che:
- il miglioramento della qualità dell'edilizia pubblica attraverso l'apporto dell'intervento artistico e la promozione di quest'ultimo costituiscono finalità preminenti della normativa in materia di arte negli edifici pubblici ed appaiono di viva attualità, pur nel contesto di una disciplina e di un sistema degli appalti di lavori pubblici profondamente mutati;
- detta normativa, inserendosi nell'alveo della cultura italiana, ha dato vigore al sodalizio fra le arti e l'architettura ed ha concretamente favorito la produzione di arte contemporanea, obiettivi e valori da preservare ed incrementare;

evidenziato che per il conseguimento di dette finalità, è stato successivamente emanato il decreto ministeriale 23 marzo 2006 al fine di promuovere un'applicazione più puntuale ed omogenea della normativa stessa, secondo criteri univoci e coerenti, alla luce delle esperienze acquisite e delle consapevolezze culturali nel frattempo maturate;

ritenuto che ove la legge n. 717 del 1949 e successive modificazioni, sconosciuta ai più, fosse applicata correttamente, potrebbe portare nuova vitalità e nuovo impulso sia alle arti figurative in generale che agli artisti sardi in particolare;

constatato che invece le "Amministrazioni dello Stato, anche con ordinamento autonomo, nonché le regioni, le province, i comuni e tutti gli altri enti pubblici", tranne che in rare eccezioni, non ottemperano a quanto previsto dalla normativa in oggetto, causando un grave danno allo sviluppo ed alla sopravvivenza stessa di un settore già fortemente penalizzato dai pesanti tagli ai finanziamenti pubblici,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere se:
1) siano a conoscenza della pressoché costante mancata applicazione della legge 29 luglio 1949, n. 717, da parte delle istituzioni e delle amministrazioni pubbliche della Sardegna;
2) non ritengano opportuno dare, invece, un forte impulso all'applicazione della normativa in oggetto, sostenendo e valorizzando l'arte, principalmente a partire proprio dagli edifici realizzati dalla Regione Sardegna, che dovrebbero con orgoglio offrire alla conoscenza del pubblico le opere degli artisti, magari favorendo i giovani emergenti e particolarmente quelli che sono espressione della nostra Isola e della nostra cultura.

Cagliari, 14 aprile 2011