CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 219/A

INTERPELLANZA SALIS - COCCO Daniele Secondo - MARIANI sulla necessità di delineare l'esatta qualificazione giuridica delle guardie particolari giurate riconoscendo alle stesse uno specifico status giuridico.

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I sottoscritti,

premesso che:
- la guardia particolare giurata attualmente è inquadrata giuridicamente come "incaricato di un pubblico servizio", benché la Corte di cassazione in molteplici sentenze ne abbia evidenziato anche la qualità di "agente di polizia giudiziaria" e di "pubblico ufficiale" sottolineando il collegamento funzionale delle attività di sicurezza privata con l'ambito delle più ampie finalità di salvaguardia dell'ordine e della sicurezza pubblica; tale situazione porta a considerare il servizio svolto dalle guardie particolari giurate come attività integrativa di quella di polizia;
- i poteri delle guardie giurate sono disciplinate da un ordinamento del 1931 che non attribuisce loro uno specifico status giuridico; pur svolgendo un servizio di pubblica utilità inserito da poco nel Testo unico di pubblica sicurezza, agli istituti di vigilanza non è riconosciuto nessun potere, nonostante i compiti che oggi lo stesso Stato gli affida; non è consentito, per esempio, l'utilizzo dei sistemi di segnalazione visiva ed acustica di emergenza utili per contrastare e reprimere i reati contro il patrimonio;

considerato che:
- la guardia particolare giurata, come si evince dalla definizione, al momento del rilascio dei titoli, effettua un giuramento di fedeltà al Capo dello Stato e alle sue leggi, che per logica, dovrebbe significare l'assegnazione di poteri particolari diversi dal semplice cittadino, altrimenti non avrebbe motivo di esistere un giuramento di fedeltà identico a quello che effettuano gli appartenenti alle forze dell'ordine nonché tutti coloro che debbono esercitare delle pubbliche potestà; invece, alla guardia particolare giurata viene negato qualsiasi potere costringendola, di fatto, a svolgere il proprio servizio con molteplici difficoltà, rendendo la tutela e la prevenzione dei reati molto più complessa;
- a causa del crescente bisogno di sicurezza documentato dai fatti di cronaca degli ultimi armi, le aziende che operano in questo settore, se pur con fatica, si sono adeguate ai tempi odierni con sistemi di vigilanza sempre più sofisticati, elevando i propri standard di sicurezza e protezione e divenendo un tassello importante per tutto il sistema di vigilanza e di protezione;
- le mutevoli e svariate condizioni di impiego delle guardie particolari giurate rendono la legislazione in materia soggetta a continue modifiche e i vuoti normativi generatisi lasciano all'interpretazione personale di prefetti e questori la soluzione dei continui quesiti sollevati dalle imprese del settore;
- altra problematica di non poca importanza riguarda la tematica dell'orario di lavoro; il settore della vigilanza privata opera in deroga al decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66 (Attuazione delle direttive 93/104/CE e 2000/34/CE concernenti taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro); questa deroga, concessa in casi eccezionali di sicurezza pubblica, è divenuta una consolidata abitudine creando un danno personale di non poco rilievo ad ogni singola guardia particolare giurata che si ripercuote sul corretto espletamento della propria mansione; gli orari a cui sono sottoposte le guardie particolari giurate creano un abbassamento fisiologico della soglia di attenzione dovuto alla stanchezza mettendo a repentaglio, in alcuni servizi, la propria incolumità e quella di chi li circonda;

sottolineato che la nostra Regione conta numerose società e cooperative che operano nel settore della vigilanza e che le problematiche su esposte riguardano un rilevante numero di guardie giurate, spesso soggette a disparità di trattamento rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale sulla vigilanza privata,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione per conoscere se non ritenga opportuno:
1) porre in essere le iniziative volte a sollecitare il Governo nazionale affinché si affrontino in tempi brevi le problematiche su esposte e si provveda a delineare l'esatta qualificazione giuridica delle guardie particolari giurate, riconoscendo alle stesse uno specifico status giuridico e tracciando, al contempo, i compiti, le mansioni e i relativi poteri e funzioni;
s) altresì sollecitare il Governo nazionale al fine di avviare le iniziative volte ad individuare le possibili soluzioni delle problematiche relative all'orario di lavoro applicato alla categoria indicata.

Cagliari, 1° aprile 2011