CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 217/A

INTERPELLANZA URAS - BEN AMARA - SECHI - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU sui progetti personalizzati della legge n. 162 del 1998.

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I sottoscritti,

premesso che:
- il Consiglio regionale, con proprio ordine del giorno, ha stabilito il ripristino delle risorse necessarie per il finanziamento dei progetti personalizzati di cui alla legge n. 162 del 1998 e l'impegno a ridefinire i criteri di valutazione dei progetti per la corrispondente erogazione del contributo;
- sono state elaborate e proposte le decisioni della Commissione regionale sanità e servizi sociali con le quali sono state condivisi nuovi criteri di valutazione;
- la successiva deliberazione della Giunta regionale della Sardegna del dicembre 2010 ha recepito le indicazioni della Commissione regionale sanità;
- da più parti dei territori della Sardegna e da cittadini con diversa tipologia di handicap vengono sottolineate vere e proprie discriminazioni (quali l'età, la data di insorgenza della patologia, valutazioni mediche fortemente diversificate) e situazioni di nuove difficoltà e palesi ingiustizie derivanti dall'applicazione dei criteri e delle modalità previsti della delibera della Giunta regionale (quali la fruizione di prestazioni mediche, le fasce di finanziamento, la valutazione delle causa e non dello svantaggio, la genericità dei criteri descrittivi uguali per tutte gli handicap e tutte le età);
- la prevalenza del punteggio è prevalentemente determinata dal contesto familiare e socio¬ambientale rispetto alla condizione di disabilità e di svantaggio sociale;

constatato inoltre che:
- le risultanze pratiche, in termini di finanziamento per ogni singolo cittadino beneficiario, per il 2011 sono notevolmente ridimensionate se comparate al finanziamento dell'anno precedente fino a pregiudicare, in molti casi, la validità del progetto;
- le valutazioni della scheda sanitaria hanno registrato diversità di valutazione pur essendo riferita ad identica disabilità;
- le risultanze di valutazione e il conseguente finanziamento sono notevolmente diversificati persino in caso di identica disabilità fra diverse persone richiedenti;
- la spesa prevista ai livelli riscontrati nei primi mesi del 2011, in alcuni casi, in presenza di forti ridimensionamenti, rischia di vanificare la prosecuzione delle attività di progetti;
- ancora non sono state fornite le indicazioni operative per la fruizione dell'assegno di cura previsto per le pluripresenze di disabilità nello stesso nucleo familiare,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per conoscere:
1) come intendano far fronte alle numerose difficoltà che si sono venute a creare a seguito della indicazione di effettuare spese in dodicesimi nei mesi di gennaio e febbraio 2011, in rapporto con il successivo svolgimento dei progetti diversamente ridimensionati;
2) quali siano le linee fondamentali per la definizione dei criteri;
3) quali iniziative siano state intraprese per avviare il monitoraggio sui risultati raggiunti dai progetti;
4) quali iniziative siano previste per realizzare l'integrazione fra servizi, per una maggiore responsabilizzazione dei comuni nella co-progettazione per l'ottimizzazione degli interventi e delle risorse;
5) quali siano le iniziative per concretizzare l'integrazione con i servizi socio-sanitari erogati dal servizio sanitario regionale evitando che le prestazioni a favore dei portatori di handicap siano subordinate all'espressione di una ulteriore valutazione medica;
6) quali siano le iniziative per un ampio e coerente coinvolgimento delle associazioni delle persone con disabilità per condividerne proposte e percorsi progettuali.

Cagliari, 30 marzo 2011