CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 210/A
INTERPELLANZA SOLINAS Antonio - CUCCU - MELONI Valerio - BARRACCIU - BRUNO sulle previsioni di nuovi tagli organici della scuola pubblica in Sardegna per l'anno scolastico 2011-2012.
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I sottoscritti,
premesso che:
- pochi giorni fa, al termine di settimane di confronto con le
istituzioni scolastiche, le amministrazioni provinciali e comunali
con le rispettive associazioni di rappresentanza, le organizzazioni
sindacali, la Giunta regionale ha approvato il Piano di
dimensionamento della rete scolastica;
- nel corso del percorso che ha portato al Piano di dimensionamento,
l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali,
informazione, spettacolo e sport, Milia, ha più volte affermato che
il dimensionamento sarebbe avvenuto senza riduzione alcuna degli
organici, ma esclusivamente per porre le basi per aumentare la
qualità dell'offerta formativa dell'Isola;
- pochi giorni dopo l'approvazione del Piano sono state diffuse
dalle organizzazioni sindacali le tabelle ufficiose riguardanti
nuovi tagli agli organici della scuola pubblica che, per l'anno
scolastico 2011-2012, prevedono, nonostante le recenti assicurazioni
fornite dall'Assessore Milia, la cancellazione di 1.330 posti di
lavoro nel comparto scuola italiano;
- i tagli, che si aggiungono a quelli già sopportati in precedenza,
colpirebbero un sistema scolastico caratterizzato da fortissime
criticità, prima fra tutte il persistente elevato tasso di
dispersione scolastica;
evidenziato che:
- si prevede il taglio di 670 posti docenti così articolati:
1) 5 posti in meno nella scuola dell'infanzia;
2) 275 posti in meno nella scuola primaria;
3) 38 posti in meno nella scuola di primo grado;
4) 352 posti in meno nella scuola secondaria di secondo grado;
- accanto al taglio dei docenti si prevede un taglio di 650 posti
ATA per un totale, come sopra citato, di circa 1.300 posti in meno;
rilevato che la riduzione dell'organico isolano avviene nella percentuale del 3,53 per cento, la sesta percentuale più negativa d'Italia, e dell'8 per cento per quanto riguarda il personale ATA, nonostante la riduzione degli alunni prevista sia solo dello 0,63 per cento;
sottolineato che i tagli colpiranno il personale precario, che vedrà drasticamente cancellate le prospettive di immissione in ruolo, nonostante ci sia spazio, tra pensionamenti e posti vacanti, per circa 2.500 posti per docenti e personale ATA;
ritenuto che:
- tale situazione sia inaccettabile dal punto di vista politico,
intollerabile dal punto di vista istituzionale, insostenibile dal
punto di vista sociale ed economico per le ricadute sugli studenti,
sui lavoratori e sulle rispettive famiglie;
- con l'approvazione dell'ordine del giorno n. 39 del 17 novembre
2010, il Consiglio regionale impegnava la Giunta regionale, tra
l'altro, ad aprire una forte vertenza con il Governo nazionale
affinché si giungesse alla predisposizione di specifiche norme di
attuazione in materia di istruzione,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e
l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali,
informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) quali iniziative intendano mettere in campo per arginare questo
nuovo devastante assalto al sistema dell'istruzione pubblica in
Sardegna, difendendo la specificità dell'Isola e facendo valere le
prerogative della nostra autonomia, recentemente ribadite anche
all'interno delle linee guida e del piano di dimensionamento della
rete scolastica, recentemente approvati dalla Giunta regionale;
2) se non ritengano di dovere programmare adeguati interventi di
natura finanziaria, tesi a migliorare la qualità complessiva
dell'offerta didattica nell'Isola, mobilitandosi per limitare al
massimo gli effetti derivanti dalla riforma Gelmini che già negli
anni passati ha pesantemente colpito la scuola sarda, senza tener in
alcun conto la particolare situazione geografica, sociale ed
economica della nostra Regione;
3) quali motivi stiano ostacolando il rispetto degli indirizzi
politici contenuti nell'ordine del giorno n. 39 del 2010
relativamente all'apertura di una forte vertenza con il Governo
nazionale affinché si giunga alla predisposizione di specifiche
norme di attuazione in materia di istruzione.
Cagliari, 11 marzo 2011