CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 207/A

INTERPELLANZA BARRACCIU - BRUNO - LOTTO - MANCA - MORICONI sulla gravità della situazione nella quale versano i servizi di trasporto pubblico locale e sulla relativa drastica riduzione dei posti di lavoro.

 ***************

I sottoscritti,

premesso che:
- il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422, e il decreto legislativo 21 febbraio 2008, n. 46, dispongono il trasferimento alla Regione delle funzioni e dei compiti precedentemente erogati dalle Gestioni governative ferrovie della Sardegna e Ferrovie meridionali sarde;
- in data 25 ottobre 2010 è avvenuta la fusione tra le società ARST Spa e ARST Gestione FdS Srl che ha dato vita all'Azienda unica regionale dei trasporti pubblici ARST Spa per l'erogazione di servizi di trasporto pubblico locale su gomma e su ferro;
- la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2010, n. 47/65, dispone in merito alla "Razionalizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale";

constatato che:
- la legge finanziaria per l'anno 2011, definitivamente approvata dal Senato il 7 dicembre 2010, prevede una drastica riduzione delle risorse destinate al trasporto pubblico locale;
- rispetto al fabbisogno annuale del trasporto pubblico locale, corrispondente a 152 milioni di euro, per il 2011 è acclarata una riduzione dei trasferimenti nazionali di 20 milioni di euro;
- lo scorso 8 settembre 2010 l'Assessore regionale dei trasporti, Liliana Lorettu, dichiarava che le spese dell'Assessorato regionale dei trasporti sarebbero diminuite per il 2011 di non oltre il 10 per cento e che sarebbero stati salvaguardati i livelli occupazionali e il diritto alla mobilità dei cittadini grazie a una manovra di razionalizzazione e ottimizzazione dei servizi;
- il successivo 30 dicembre 2010 il Presidente della Regione, Cappellacci, annunciava la previsione di consistenti diminuzioni del personale e la Giunta regionale decideva di prorogare i contratti di servizio per il servizio trasporto pubblico locale su gomma e il livello dei servizi di trasporto ferroviario svolto da ARST Spa di soli tre mesi e stabiliva di rimodulare i servizi a domanda debole;
- dal verbale relativo all'incontro tra ARST e Assessorato regionale dei trasporti del 14 gennaio 2011 risultano esuberi nella misura di 150 addetti nel settore ferroviario e 40 unità nel settore su gomma;

considerato che:
- il servizio di trasporto pubblico locale è rivolto a soddisfare il diritto alla mobilità della popolazione e deve contemplare i caratteri della permanenza, della sicurezza, della frequenza e della economicità offrendo all'utenza la migliore qualità;
- il servizio di trasporto pubblico locale deve essere in grado di fronteggiare l'isolamento delle popolazioni residenti nelle zone interne a fronte di una rete viaria spesso estremamente disagiata e maltenuta;
- le associazioni di categoria hanno denunciato più volte gli effetti deleteri dei tagli, in termini di qualità e quantità del servizio offerto all'utenza e di sacrificio occupazionale, sino a proclamare lo sciopero generale, in data 25 giugno 2010;

sottolineato che i tagli nazionali e regionali rischiano di provocare una pesantissima riduzione dei servizi automobilistici ARST che andrebbe a impattare drammaticamente specie sulle zone interne del nuorese dove maggiori sono i disagi legati ai trasporti e alla viabilità, la chiusura del servizio ferroviario svolto dall'ex FDS compreso il trenino verde, con la sola eccezione delle due metropolitane di Cagliari e Sassari; la notevole riduzione dei bus/km nelle aziende di trasporto urbano; gravi ricadute occupazionali sul numero degli addetti del settore,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti affinché blocchino con urgenza il predisposto processo di depotenziamento del settore e per sapere:
1) quali immediati interventi organizzativi e finanziari la Giunta regionale intenda porre in atto per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini di tutta la Sardegna, con particolare riferimento agli abitanti delle zone interne che maggiormente soffrono i disagi legati alla configurazione geomorfologica dei territori e all'inesistenza di investimenti infrastrutturali;
2) quali misure organizzative e finanziarie intendano attuare per scongiurare l'ennesima, drammatica perdita di ulteriori posti di lavoro.

Cagliari, 1° marzo 2011