CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 206/A

INTERPELLANZA SOLINAS Antonio - URAS - ZUNCHEDDU - COCCO Daniele Secondo - LOTTO - COCCO Pietro - SECHI - ZEDDA Massimo sulla situazione gravissima della Società bonifiche sarde Spa.

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I sottoscritti,

premesso che:
- diverse iniziative consiliari promosse dal centrosinistra in Commissione agricoltura e in Aula, anche attraverso l'illustrazione di specifici atti, hanno inutilmente richiamato l'attenzione della Giunta regionale sulla situazione gravissima della Società bonifiche sarde Spa (SBS);
- a ciò segue l'iniziativa di denuncia all'opinione pubblica dello stato di abbandono e difficoltà dell'azienda assunta, nella settimana in corso, dai consiglieri regionali del centrosinistra, da diversi sindaci e amministratori locali della Provincia di Oristano e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori agricoli impegnati nella predetta società;
- la SBS è società per azioni di proprietà pubblica regionale al 99,9 per cento e ha subito, in questi ultimi anni, un progressivo degrado e un effettivo depauperamento della propria capacità produttiva e del proprio valore economico;
- di questa situazione sono state informate correttamente le Commissioni consiliari bilancio, competente in partecipazioni azionarie, e Agricoltura, ai Presidenti delle quali è stata formalmente richiesta una riunione urgente e congiunta;
- della stessa situazione è stato informato il direttore della Agenzia LAORE, formalmente proprietaria della società di cui trattasi;

considerato, inoltre, che:
- l'amministratore dell'SBS ha impedito l'accesso in azienda, il 22 febbraio 2011, a consiglieri regionali, in aperta violazione dell'articolo 105 del regolamento consiliare, a sindaci della zona, a sindacati e lavoratori, ostacolando l'esercizio del diritto di riunione e di discussione dei predetti politici, amministratori e lavoratori, finalizzato alla salvaguardia dell'ingente patrimonio pubblico regionale costituto dalle proprietà della citata società per azioni (oltre mille ettari di terreni sparsi nell'intero territorio regionale, molti dei quali in ambito costiero di pregio);
- successivamente lo stesso amministratore dell'SBS con propria nota (prot. 22 febbraio 2011) ha inteso contestare, in maniera del tutto pretestuosa, alle organizzazioni sindacali, CGIL CISL e UIL del territorio, e ai lavoratori organizzati dagli stessi sindacati di categoria, la proclamazione dello stato di agitazione e dello sciopero legittimamente indetto, al solo fine di scaricare le responsabilità di una fallimentare gestione aziendale sui lavoratori, anziché preoccuparsi di rendere una specifica relazione sullo stato di difficoltà dell'azienda alla direzione LAORE (azionista di maggioranza),

chiedono di interpellare l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per conoscere:
1) quale sia lo stato dell'azienda e se abbia, negli ultimi anni, effettivamente subito un forte degrado e depauperamento della capacità produttiva e del relativo valore economico, considerati, tra l'altro, che i mille capi di bestiame bovino di razza frisona e gli oltre 1.000 ettari di terreno in disponibilità rappresentano un capitale produttivo di rilievo assoluto per una azienda agro-zootecnica;
2) se corrisponda al vero che negli ultimi tempi si sia registrato un crescente disagio nel personale per assenza di puntuali direttive gestionali e per insufficienti disponibilità finanziarie per far fronte alle esigenze di governo e cura degli animali, tanto da incidere negativamente sul loro stato di salute e capacità produttiva;
3) se siano in atto procedure di alienazione del pacchetto azionario, di tutto o in parte; se siano state cedute o siano in fase di cessione in vendita parte delle proprietà mobiliari e immobiliari ai fini di copertura delle perdite di gestione; la quantificazione esatta delle eventuali perdite registrate negli ultimi due anni;
4) come si intendano salvaguardare le professionalità presenti in azienda qualora vengano promosse procedure di cessione della società, eventualmente attivando percorsi di inserimento lavorativo e garanzia occupazionale, avuto riguardo, anche al sistema delle agenzie agricole regionali;
5) come si intenda intervenire qualora siano verificate le condizioni di forte degrado che sono state evidenziate in premessa per individuare eventuali negligenze gestionali e le effettive responsabilità.

Cagliari, 1° marzo 2011