CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 204/A

INTERPELLANZA LOTTO - COCCO Pietro - SOLINAS Antonio - COCCO Daniele Secondo - ZUNCHEDDU - PLANETTA - CAPPAI - MULA - ARTIZZU - CAPELLI - FOIS - AGUS - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - ESPA - MARIANI - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SANNA Gian Valerio - SECHI - ZEDDA Massimo - SALIS - URAS - BRUNO sullo stato della filiera vitivinicola in Sardegna ed in particolare sulle politiche regionali relative al rilancio delle produzioni vinicole sarde di qualità.

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I sottoscritti,

premesso che:
- l'agricoltura sarda è investita da una crisi pesantissima in tutti i comparti produttivi e il dibattito ed i provvedimenti legislativi di questi ultimi anni in Regione sono stati improntati alla individuazione di politiche tese a promuovere ed agevolare le produzioni agricole sarde di qualità;
- il comparto vitivinicolo ha fatto negli ultimi decenni enormi passi in avanti sia nella individuazione di produzioni DOC (oggi DOP - Denominazione di origine protetta) di eccellenza sia nella crescita esponenziale delle vendite di vino imbottigliato;
- nell'Isola vengono prodotti, tra gli altri, i vini Vermentino di Sardegna DOC ed il Cannonau di Sardegna DOC che rappresentano le punte di diamante in termini qualitativi e qualitativi della nostra viticoltura;
- la normativa vigente prevede una particolare tutela per il vitigni Cannonau, Girò, Nasco, Nuragus e Semidano, varietà di vite distintive che costituiscono una DO, in quanto l'uso in etichetta del nome di questi vitigni è indissolubilmente legato ai vini a DO Cannonau di Sardegna, Girò di Cagliari, Nasco di Cagliari, Nuragus di Cagliari e Sardegna Semidano; i nomi di questi vitigni sono protetti e legati indissolubilmente ad una DO e quindi "blindati" a livello internazionaliee non utilizzabili su altre denominazioni, status protettivo non realizzato per il Vermentino di Sardegna DOC e il Vermentino di Gallura DOCG, vino di particolare prestigio e emblema della enologia sarda;

considerato che:
- dal 2007 nella Regione Sardegna ha preso avvio la costituzione di diversi consorzi di tutela dei vini DOC con lo scopo di presiedere sia alla effettuazione dei controlli erga omnes sulla filiera produttiva delle rispettive denominazioni (competenza questa trasferita successivamente ad enti terzi dalla normativa dell'Unione europea e affidata dalla Regione a Valore-Italia, società extraregionale, che ha esautorato le locali CCIAA dai compiti di controllo fin'ora svolti) sia alla predisposizione delle proposte di adeguamento dei disciplinari alle nuove esigenze della moderna viticoltura di qualità;
- sono attualmente in istruttoria, presso il Ministero competente, le pratiche relative alle modifiche ai disciplinari dei vini Cannonau e Vermentino DOC, presentate nel 2009 dal Consorzio di tutela del Cannonau di Sardegna e dalla organizzazione di categoria Coldiretti Sardegna sostenuta dal Consorzio di tutela del Vermentino di Sardegna di recente costituzione;
- la modifica più significativa proposta nelle domande avanzate al Ministero riguarda tra l'altro l'obbligatorietà per entrambi i vini di imbottigliare il prodotto nell'Isola, ciò a salvaguardia della tipicità, della territorialità, del valore aggiunto delle produzioni DOC ed a garanzia altresì di una più puntuale possibilità di controllo della filiera produttiva fino all'imbottigliamento; i consorzi di tutela di cui sopra, raggruppando ben oltre il 60 per cento delle rispettive produzioni, rappresentano due realtà associative di grande importanza per l'intero comparto vitivinicolo e meritano pertanto grande attenzione da parte della Regione sarda affinché svolgano al meglio i loro compiti a tutela delle produzioni delle imprese agricole da essi rappresentati;

vista:
- la politica portata avanti finora dell'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, Prato, tesa a promuovere iniziative chiaramente in contrasto con gli obiettivi dei su citati consorzi e dei loro associati e dell'intero comparto vitivinicolo;
- la proposta dell'Assessore del nuovo disciplinare di produzione a DO Cagliari che prevede che le attuali denominazioni di origine su base territoriale Girò di Cagliari, Malvasia di Cagliari, Monica di Cagliari, Moscato di Cagliari, Nasco di Cagliari e Nuragus di Cagliari confluiscano nella nuova DO Cagliari con la possibilità di indicazione del nome dei relativi vitigni e con la ulteriore aggiunta di altri due vitigni: Cannonau e Vermentino;
- la conseguenza per i vitigni a "protezione totale" (Girò, Nuragus, Nasco e Cannonau) interessati da questa improvvida operazione, di perdere tale status di protezione che rappresenta una garanzia assolutamente indispensabile e da salvaguardare affinché in nessun'altro luogo al di fuori della Sardegna possano essere utilizzati i nomi di tali vitigni;
- la comunicazione dello stesso Assessore agli uffici dell'Assessorato ed ai consorzi interessati relativa alla decisione di non voler apportare alcuna modifica ai disciplinari dei vini Cannonau e Vermentino DOC, con grave danno per gli interessi dell'intero comparto;
- la risoluzione della Quinta Commissione permanente del Consiglio regionale del 3 febbraio 2011 in cui si invitava l'Assessore, tra l'altro, a rivedere la propria posizione in merito alla modifica dei disciplinari del Cannonau e Vermentino DOC ed a sollecitare l'introduzione nei disciplinari del divieto di imbottigliamento di detti vini fuori dalla Sardegna,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali azioni intendano intraprendere per far sì che gli obiettivi dei consorzi di tutela del Cannonau di Sardegna DOC e del Vermentino di Sardegna DOC, e quindi dei loro associati, vengano perseguiti con successo;
2) quali atti intendano adottare per dare corso alla indicazioni della Quinta Commissione permanente;
3) quali atti intendano adottare per evitare che la scelta del nuovo disciplinare di produzione DO Cagliari si trasformi per i coltivatori dei vitigni interessati nella perdita dell'attuale status di "protezione totale";
4) quali atti intendano adottare per attivare un tavolo di filiera vitivinicolo che coinvolga l'intero mondo viticolo organizzato con lo scopo di rilanciare il settore su presupposti di valorizzazione e salvaguardia delle nostre produzioni vinicole di qualità;
5) quali atti intendano adottare per riportare le competenze di controllo sui vini a DOC sui competenti organismi di controllo territoriali già esistenti.

Cagliari, 18 febbraio 2011