CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 200/A

INTERPELLANZA SECHI - ZEDDA Massimo - URAS - ZUNCHEDDU sul Piano regionale dei rifiuti e sull'impianto di incenerimento di Macomer - Tossilo.

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I sottoscritti,

premesso che:
- come è noto da circa vent'anni nella piana di Tossilo - Macomer è operativo un impianto di termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani (Rsu) che, al momento attuale, viene unanimemente considerato in condizioni di obsolescenza;
- i livelli di monossido di carbonio registrati nel territorio ormai superano il 75 per cento della quota massima previsti dall'Unione europea, una soglia ritenuta sui livelli di guardia e che risulta riconducibile alla vetustà ed alle emissioni dell'impianto di cui sopra;
- la ASL locale ha iniziato uno studio sull'inquinamento nel territorio e sulle eventuali correlazioni con l'elevato tasso di tumori che si registra nel territorio;
- da anni nel Marghine è aperto un intenso ed approfondito dibattito su queste tematiche: sugli effetti dell'inceneritore sulla salute della popolazione, sui costi economici, sulle tecnologie alternative disponibili sul mercato e già utilmente sperimentate in Italia e nei paesi dell'Unione europea;

considerato che:
- i Comuni di Borore e Macomer hanno licenziato un documento di sintesi nel quale si sostiene l'ipotesi della realizzazione di una nuova linea di incenerimento che andrebbe a sostituire le due attualmente in funzione;
- l'investimento, che graverebbe esclusivamente sulle risorse della Regione, è stimato intorno ai 35 milioni di euro;
- il medesimo investimento si ritiene realizzabile e andrebbe ad intervenire sulle esigenze di trattamento dei rifiuti di un bacino di utenza di circa 380 mila abitanti compresi fra le Province di Nuoro, Sassari, Ogliastra e Oristano;
- la Giunta regionale parrebbe orientata a riconoscere come adeguata alle esigenze di trattamento dei Rsu nell'Isola due impianti: il primo con riferimento all'area metropolitana di Cagliari e della Sardegna meridionale (l'attuale impianto del CASIC), il secondo da realizzarsi nel corridoio territoriale Sassari - Olbia ed avente come riferimento la Sardegna centro settentrionale;
- quest'ultima ipotesi implicherebbe, nell'area di Tossilo, un investimento di circa 35 milioni di euro per un periodo transitorio compreso in un lasso temporale di 5/8 anni, ritenuti sufficienti per la costruzione di un nuovo e più potente impianto nell'area di Sassari o di Olbia;
- rilevanti studi scientifici riconducono alcune forme tumorali di particolare gravità all'inquinamento derivante dalla pratica dell'incenerimento ed alla emissione di monossido di carbonio e nano particelle;
- il Comitato "non bruciamoci il futuro" ha già raccolto oltre 1.500 firme contro questa ipotesi, proponendo anche soluzioni alternative alla realizzazione di una nuova linea di incenerimento;
- in diverse regioni d'Italia si trattano i Rsu attraverso tecnologie bio meccaniche (TMB), capaci di ridurre a una percentuale compresa fra il 3 e il 14 per cento i residui di lavorazione non riutilizzabili, a fronte di un 25 per cento minimo stimato della quantità di polveri residuate dall'incenerimento;
- la tecnologia scelta in altre situazioni come a Vedelago (Tv) è in grado di ottimizzare la differenziazione ed il riciclo dei rifiuti e presenta costi di realizzazione stimati intorno ai 6 milioni di euro, quindi con un consistente risparmio per le casse della Regione;
- una parte consistente del residuo secco non differenziabile viene impiegata nella produzione di sabbie sintetiche, ritenute particolarmente utili in edilizia;
- nelle località in cui si è optato per questo tipo di tecnologia si sono dismessi. gli inceneritori e si è ottenuto un comprovato beneficio per l'ambiente, la salute delle popolazioni, i costi a carico dei contribuenti;
- tale tipologia di impianto garantisce livelli occupazionali assolutamente più elevati;
- una prima parte di un impianto simile a quello citato è già in via di costruzione a Tossilo;
- a Tergu (SS) il 9 luglio 2010 è stato inaugurato un impianto simile a quello sopra citato,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:
1) quale sia la valutazione della Giunta regionale sulle posizioni espresse dai Comuni del Marghine sopra citati;
2) quali siano le intenzioni della Giunta regionale in merito;
3) se si ritenga di voler persistere nella strada dell'incenerimento dei rifiuti al di là di ogni puntuale considerazione sulla qualità delle tecnologie impiegate o se ritenga più corretto sperimentare altre soluzioni;
4) se non si ritenga utile, prima di prendere una decisione definitiva:
a) coinvolgere la cittadinanza attiva del territorio ed in particolare avvalersi del contributo d'opinione dei comitati locali;
b) monitorare le buone pratiche diffuse nel Paese ed anche in Sardegna e tentare di coglierne indicazioni per una più organica ed innovativa politica di trattamento dei Rsu.

Cagliari, 16 febbraio 2011