CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 199/A

INTERPELLANZA LOTTO - MANCA - MORICONI - CARIA - BRUNO sullo stato di crisi della società per azioni Meridiana ed in particolare sui programmi della società nel sistema dei trasporti isolano.

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I sottoscritti,

premesso che:
- Meridiana Spa controlla tra l'altro Meridiana fly, Geasar (società di gestione dell'aeroporto di Olbia) e Meridiana maintenance;
- è in atto da parte di Meridiana Spa, ed in particolare di Meridiana fly, un progetto di ristrutturazione aziendale orientato alla diminuzione delle quote di mercato e al ridimensionamento delle attività di volo da e per la Sardegna;

verificato che:
- il piano (industriale) presentato da Meridiana fly prevedeva, a quanto dato sapere, un processo di mobilità di circa 700 dipendenti (piloti, personale viaggiante, personale di terra) che coinvolge in particolare le attività poste in capo alla Sardegna;
- oltre al predetto piano industriale di Meridiana fly, è stato redatto un piano di ristrutturazione del network Meridiana Spa;
- a seguito di tali piani, Meridiana Spa ha avviato le procedure per la messa in mobilità di 910 dipendenti nell'ambito di un più ampio piano di ridimensionamento delle proprie attività in Sardegna comprendente l'esternalizzazione delle attività di non volo e la messa a terra della metà della flotta di MD80 operanti prevalentemente nelle rotte sarde;
- nonostante i continui richiami al risparmio e al ridimensionamento degli organici, la medesima azienda avrebbe già provveduto ad assumere altri 15 dirigenti e trasferire la propria sede romana di rappresentanza da via Barberini ad altra sede prestigiosa posta nelle vicinanze di Palazzo Chigi con un aggravio di costi e nuovi contratti di locazione con canoni annuali da capogiro;
- Meridiana Spa, attraverso le sue consociate Meridiana fly ed Eurofly, opera nelle linee da e per la Sardegna con l'utilizzo di 17 MD80, mentre impiega nelle altre rotte (Firenze, Verona, Malpensa) Airbus 319, 320, 330;
- risulta da fonti attendibili che è ormai definita la quasi totale cessazione di quote di mercato in capo alla sede di Firenze con l'affidamento al vettore Alitalia della linea internazionale Firenze/Amsterdam e viceversa;
- risulta inoltre, la cessione, sempre ad Alitalia, delle linee Palermo/Milano Linate, Catania/Milano Linate, Palermo/Torino, Catania/Torino, assicurate e volate, guarda caso, da equipaggi sardi con MD80;

rilevato, inoltre, che:
- secondo quanto dichiarato dai vertici aziendali il piano di ristrutturazione prevedrebbe nella prima fase, su un totale di 17 aeromobili, la dismissione di 9 MD80 che operano principalmente sulle rotte della Sardegna, lasciando, quindi, in attività 8 MD80 al fine di utilizzare soltanto gli aeromobili richiesti per la continuità territoriale;
- la predetta compagnia aerea ha fatto ricorso alla dismissione di rami d'azienda e a procedure di mobilità e licenziamento del personale negli anni 2002, 2005 e 2008 ed infine nel 2011 così come sopra specificato;
- tale mobilità, da attuare nelle principali sedi di Cagliari e Olbia, riguarda, come sopra scritto, circa 910 dipendenti altamente specializzati che difficilmente troveranno collocazione nel già travagliato mercato del lavoro della Sardegna,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti per sapere se corrisponda al vero che:
1) il piano di ristrutturazione presentato dalla compagnia (riduzione del personale di volo, piloti e assistenti; personale tecnico; personale amministrativo), proposto a ridosso del bando sulla continuità territoriale, venga usato dalla compagnia aerea come strumento di pressione nei confronti della Regione per procedere alla mobilità selvaggia e al licenziamento del personale;
2) la dirigenza della compagnia, senza citare i veri dati del movimento passeggeri da e per la Sardegna, fa trapelare la valutazione che le linee passeggeri giornaliere sono in forte perdita e che quindi devono essere abbandonate al proprio destino e che la Sardegna non ha più nulla da offrire alla compagnia Meridiana Spa in quanto ha, ormai, un "traffico maturo" privo di prospettive in termini di sviluppo passeggeri perché il nuovo business si concentra sul traffico con voli charter;
3) gli ultimi investimenti siano stati interamente dedicati al rifacimento degli interni degli aeromobili di lungo raggio, Airbus 330, che non vengono utilizzati nelle rotte per la Sardegna;
4) a dicembre 2010 siano stati già licenziati piloti e comandanti assunti a tempo determinato e, dal 1° febbraio 2011, un terzo dei piloti della base di Cagliari abbia già cessato il rapporto di lavoro con la società Meridiana;
5) l'Assessore regionale dei trasporti abbia siglato un accordo operativo tendente a sanare una vertenza con gli assistenti di volo (sulla programmazione dei turni fuori limite massimo consentito dal contratto) e lo stesso sia stato disatteso da Meridiana;
6) un numero imprecisato di piloti, compresi numerosi comandanti, tecnici operativi e assistenti di volo, interamente formati con risorse della Regione Sardegna, saranno presto licenziati e quindi costretti ad emigrare e a chiedere lavoro ad altre compagnie europee ed extraeuropee;
7) i conti di Meridiana fly, a causa della mancata applicazione dell'accordo di solidarietà, abbiano subito nei mesi di settembre/ottobre/novembre/dicembre 2010 e a gennaio 2011 una perdita secca di 12 milioni di euro;
8) nonostante la crisi numerosi dirigenti e dipendenti provenienti da Milano dalla consociata Eurofly siano perennemente in missione in tutto il territorio nazionale ed in particolare in Sardegna con un conseguente aggravio di costi;
9) i bilanci della compagnia abbiano iniziato a chiudere in passivo con l'acquisizione dell'attuale consociata Eurofly che, a differenza di Meridiana fly, ha avuto problemi di bilancio significativi;
10) infine, l'unico vero interesse della compagnia in Sardegna sarebbe rappresentato dalla gestione, con la propria controllata Geasar, dell'aeroporto di Olbia nel quale sono stati investiti negli ultimi anni diversi milioni di euro per ammodernarlo ed ampliarlo.

Cagliari, 16 febbraio 2011