CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 190/A

INTERPELLANZA BRUNO - LOTTO - MANCA - MELONI Valerio - CARIA - COCCO Pietro - SOLINAS Antonio sull'incidente ambientale di Porto Torres.

 ***************

I sottoscritti,

premesso che:
- durante la notte del 12 gennaio 2011, nella zona industriale di Porto Torres, si è verificato un gravissimo incidente all'impianto di conduzione dalle navi petroliere ai gruppi 1 e 2 della termocentrale di Fiume Santo gestita dalla E.ON Spa, che ha determinato una fuoriuscita di olio combustibile altamente inquinante proveniente dalla petroliera Esmeralda, riversatosi in mare e stimato dalla capitaneria di porto in 40.000 litri;
- trasportato dalle correnti, l'olio combustibile si è sparso per tutta la costa nord della Sardegna, sulle spiagge di Porto Torres, di Stintino, di Sassari, di Castelsardo, fino a Santa Teresa di Gallura, e i sindaci di Sassari, Porto Torres e Sorso, dopo aver emesso le doverose ordinanze di divieto alle spiagge, considerata la pericolosità del materiale fuoriuscito, classificato come cancerogeno, hanno dato avvio ai primi interventi di pulizia dei litorali;

considerato che:
- nonostante tali primi interventi di pulizia e quelli successivi posti in atto dalla stessa società E.ON, quella che è stata definita come "marea nera" continua a propagarsi comportando diverse forme di inquinamento, più o meno evidenti, dovute alla diffusione nell'aria delle frazioni più leggere di petrolio sotto forma gassosa, alla presenza di olio, o meglio di catrame, nel mare sia in superficie (dove colpisce soprattutto uccelli e rettili marini) sia nel fondale (dove si dovranno attendere decenni prima che si possa ristabilire l'ecosistema), alle preoccupanti contaminazioni del plancton e dei pesci, che fanno parte della catena alimentare e determinano rilevanti problemi di salute pubblica;
- le condizioni atmosferiche e le correnti marine stanno portando la "marea nera" a minacciare altre zone di elevato interesse naturalistico, quali l'arcipelago de La Maddalena e il parco dell'Asinara;
- sul caso è stata anche aperta un'inchiesta dalla Procura della Repubblica di Sassari, ma i sindaci dei comuni interessati hanno pubblicamente denunciato la totale mancanza di iniziativa da parte del Ministero dell'ambiente e il disinteresse della Regione Sardegna,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:
1) quali proporzioni abbia raggiunto il danno ambientale e biologico provocato dall'incidente di Porto Torres e quali conseguenze, nel breve e lungo termine, dovremmo attenderci da tale gravissimo sversamento;
2) quali immediate iniziative la Giunta regionale intenda porre in essere per bonificare le zone interessate dalla presenza di olio combustibile e catrame ed evitare che tale inestimabile danno diventi irreparabile, sia in relazione al ripristino degli ecosistemi che al fine di evitare pesanti ripercussioni sul settore turistico;
3) quali provvedimenti la Giunta regionale intenda attivare per consentire la sostituzione degli impianti di generazione elettrica ad olio combustibile presenti in Sardegna con impianti più moderni e di minore impatto ambientale e per dare avvio ai piani di bonifica previsti per le aree dismesse dell'area industriale di Porto Torres;
4) se non ritengano opportuno adoperarsi con ogni mezzo affinchè il Ministero dell'ambiente proclami lo stato di calamità naturale.

Cagliari, 27 gennaio 2011