CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 172/A

INTERPELLANZA ZEDDA Massimo - URAS - SECHI sulla situazione dell'università sarda.

 ***************

I sottoscritti,

premesso che:
- in tutta Italia si moltiplicano le manifestazioni di studenti e ricercatori contro la proposta di riforma dell'Università promossa dal Ministro Gelmini, attualmente all'attenzione del Parlamento;
- la protesta nazionale ha coinvolto anche studenti e ricercatori delle università sarde e si moltiplicano, a Cagliari e a Sassari, le azioni di lotta e di sospensione delle attività didattiche a difesa dei diritto allo studio e per una più alta qualificazione degli atenei, drasticamente colpiti dalla proposta del Ministro soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia;

considerato che:
- la ripartizione di parte del fondo di finanziamento ordinario (FFO) in funzione della produttività dei singoli atenei ha provocato, anche per ciò che concerne l'annualità 2010, un taglio di risorse che nelle università sarde si è tradotto in un taglio dei corsi di laurea e della didattica riducendo di fatto le opportunità dei giovani sardi;
- le proteste coinvolgono gran parte dei ricercatori delle università sarde e ciò sta provocando gravissime disfunzioni ai programmi di studio;
- l'università, sede principale di ogni attività di innovazione, ricopre un ruolo fondamentale per lo sviluppo del Mezzogiorno e in particolare per la Sardegna, terra con meno laureati della media nazionale e con università aventi ranking più bassi rispetto agli altri atenei italiani;
- la cosiddetta riforma Gelmini prevede un taglio del fondo integrativo per le borse di studio che peserà non poco e che aumenterà, anche tra gli studenti sardi, il numero degli idonei non beneficiari di borse di studio, realizzando una ulteriore pesante discriminazione tra gli studenti italiani;

rilevato che:
- Cagliari e Sassari hanno un economia fortemente legata anche all'università ed è evidente come le problematiche relative al diritto allo studio abbiano ripercussioni su tutta la popolazione delle due città e della Sardegna;
- a causa dello scarso contributo di finanziamenti privati al bilancio i tagli al FFO avranno un peso maggiore sugli atenei del Mezzogiorno piuttosto che su quelli insediati in tessuti produttivi ben più dinamici;
- i tagli all'università e al diritto allo studio previsti nel disegno di legge Gelmini penalizzeranno ulteriormente le università sarde rendendole incapaci di reggere il confronto con gli atenei del resto d'Europa e d'Italia e aumenteranno la fuga dei cervelli che già da anni caratterizza la situazione dei giovani laureati sardi,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e gli assessori competenti per sapere:
1) se intenda opporre ogni legittima resistenza ad una riforma che inequivocabilmente danneggia l'università sarda e i suoi studenti intervenendo con ogni mezzo di pressione istituzionale presso il Governo e il Parlamento;
2) quali politiche e quali misure urgenti intenda mettere comunque in campo al fine di tutelare il diritto allo studio dei giovani sardi arrivando anche ad aprire una controversia formale con lo Stato al fine di porre un argine ad una politica che aggrava lo stato di crisi economica e sociale dell'Isola anziché promuovere e favorire processi virtuosi di sviluppo a partire dal potenziamento di istruzione, formazione, innovazione e ricerca.

Cagliari, 25 novembre 2010