CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 160/A
INTERPELLANZA SOLINAS Antonio - BRUNO sulle centrali per la produzione di energia elettrica nel sistema idraulico del Tirso in Comune di Busachi.
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I sottoscritti,
premesso che il Consorzio di 2° grado operante in Oristano prima della fusione decretata nel 1996, ha avviato iniziative allo scopo di alleggerire i costi della gestione del servizio irriguo, in particolare, la realizzazione di due centrali idroelettriche nel sistema idraulico del Tirso che comprende la grande diga Eleonora d'Arborea e la adiacente traversa di Nuraghe Pranu Antoni, entrambe in territorio del Comune di Busachi;
tenuto conto che:
- la producibilitą energetica delle due dighe ammonta nel complesso
a 50 milioni di kWh per anno, contro un consumo di 25 milioni da
parte del consorzio;
- i ricavi calcolati con elementi forniti dall'ENEL ammontano a
circa 5 milioni di euro per anno e per i primi 15 anni di esercizio
godono degli incentivi dei certificati verdi per altri 5 milioni di
euro, con un ricavo, per i primi 15 anni, di 10 milioni per anno;
considerato che:
- il consiglio dei delegati nel 2001, in applicazione dell'accordo
formalizzato in data 23 dicembre 1997 tra la Regione autonoma della
Sardegna, l'ENEL Spa e il consorzio stesso, ha firmato un protocollo
di collaborazione con l'ENEL con cui le cedeva l'iniziativa;
- successivamente sono state avviate da ambo le parti rivendicazioni
per via giudiziaria, senza tralasciare tentativi per trovare una via
transattiva, anche su auspicio dell'Assessorato regionale
dell'agricoltura e riforma agro-pastorale;
- al fine di scongiurare la perdita della risorsa, in data 13 giugno
2006, con l'assistenza dell'Assessorato regionale dei lavori
pubblici e dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma
agro-pastorale, tra il Consorzio e l'ENEL Spa č stato formalizzato
un accordo provvisorio per l'avvio della produzione idroelettrica
nelle due centrali del sistema Tirso per un periodo di sei mesi;
l'accordo, in particolare, prevedeva l'istituzione di un conto
corrente bancario intestato alle due parti sul quale l'ENEL Spa
avrebbe dovuto depositare il 50 per cento dei ricavi dell'energia
prodotta nelle due centrali e l'avvio di un tavolo di trattativa per
addivenire ad un accordo definitivo;
- tali trattative hanno avuto termine nel settembre del 2006 per
decisione unilaterale dell'ENEL Spa che, pur avendo istituito il
conto corrente bancario, non ha mai adempiuto al deposito previsto
dall'accordo suindicato arrecando un notevole danno economico al
Consorzio di bonifica dell'Oristanese;
- in data 24 novembre 2006 il Tribunale superiore delle acque
pubbliche con sentenze n. 133 e n. 134, accogliendo le tesi e le
richieste del Consorzio, ha annullato gli atti con cui la Regione
autonoma della Sardegna ed il Demanio dello Stato avevano concesso a
vario titolo la disponibilitą delle aree ad ENEL Produzione Spa e
TERNA Spa per realizzare impianti elettrici di produzione e
trasmissione;
- in forza delle suindicate sentenze, dotate di esecutivitą
immediata, l'ENEL Produzione Spa avrebbe dovuto cedere al Consorzio
le due centrali in quanto legittimo ed unico concessionario delle
relative utenze;
- in data 4 novembre 2008, con sentenze n. 28547/08 e n. 28548/08,
la Suprema Corte di cassazione ha respinto i ricorsi presentati da
ENEL Produzione Spa, TERNA Spa e Agenzia del demanio avverso le
sentenze del Tribunale superiore delle acque pubbliche, confermando
la fondatezza delle rivendicazioni del Consorzio di bonifica
dell'Oristanese;
preso atto che:
- la Regione autonoma della Sardegna non ha ordinato l'esecuzione
delle sentenze del Tribunale superiore delle acque pubbliche,
lasciando all'ENEL Spa la gestione delle due centrali con rilevanti
ricavi pur senza avere alcun titolo giuridico abilitante;
- in data 2 febbraio 2009 il Consorzio di bonifica dell'Oristanese
ha disposto di chiamare in giudizio l'ENEL e la Regione autonoma
della Sardegna per i danni arrecategli dal luglio 2005 fino
all'attualitą che, sulla base dei parametri elaborati dall'ENEL
ammontano ad oltre 60 milioni di euro, oltre la rivalutazione e gli
interessi relativi;
rilevato che le due centrali per la produzione di energia elettrica nel sistema idraulico del Tirso risultano a valle del grande invaso Omodeo che ha garantito alla Sardegna centrale e meridionale le risorse idriche necessarie per lo sviluppo dell'agricoltura in quei territori ma, nel contempo ha creato notevoli danni, sia dal punto di vista ambientale che economico per il comparto agro-pastorale nei comuni circumlacuali dell'alto Oristanese,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e
l'Assessore regionale dei lavori pubblici per conoscere se:
1) non ritengano opportuno la convocazione di un incontro tra
l'Assessore regionale dei lavori pubblici e l'Assessore regionale
dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, l'ENEL Spa e il Consorzio
di bonifica dell'Oristanese al fine di verificare la possibilitą di
chiudere la vertenza con una possibile transazione;
2) non si rilevi un possibile danno erariale nel mancato
trasferimento della quota parte degli utili relativi sia al
funzionamento delle centrali che dei certificati verdi;
3) non ritenga, il Presidente della Regione, opportuna la
convocazione di una conferenza di servizi tra Regione sarda,
Consorzio di bonifica dell'Oristanese, ENEL Spa e i sindaci dei
comuni circumlacuali al fine di verificare la possibilitą di
individuare interventi compensativi che agevolino lo sviluppo di
quei territori penalizzati sia dalla costruzione della diga Eleonora
d'Arborea che dalle due centrali idroelettriche cosi come, ormai da
decenni, quei territori rivendicano.
Cagliari, 2 novembre 2010