CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 152/A
INTERPELLANZA CUCCU - SABATINI - MELONI Valerio - CUCCA - MORICONI sulla grave crisi del comparto ovicaprino in Sardegna.
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I sottoscritti,
premesso che:
- dal 2000 il settore agro-alimentare vive uno stato di profonda
crisi che colpisce in particolare il comparto ovino della Sardegna
che produce attualmente circa il 50 per cento della produzione lorda
vendibile in Italia e dove operano circa 17.000 aziende;
- le proteste dei pastori e del mondo delle campagne rappresentano
il sintomo di una crisi che sta mettendo seriamente a rischio
l'esistenza stessa di migliaia di aziende;
- l'allevamento ovicaprino in Sardegna, oltre a trainare l'intero
sistema economico isolano, contribuisce a mantenere la biodiversità
della flora, a proteggere la fauna selvatica e a ripulire gli spazi
naturali dalla vegetazione secca;
- la gestione del mercato e della programmazione delle produzioni
rappresenta il vero punto debole della filiera;
- negli ultimi dieci anni sono stati erogati diversi finanziamenti
al sistema delle imprese di trasformazione con l'obiettivo di
modernizzare gli impianti e diversificare la produzione, non
riuscendo, però, a rammodernare anche l'intero sistema di mercato e
non registrando quindi, alcuna ricaduta positiva sulle imprese
agro-pastorali che, anzi, hanno assistito impotenti ad un costante
calo del prezzo del latte;
- nonostante il settore lattiero-caseario-ovino rappresenti una
delle punte di diamante dell'export agro-alimentare, le aziende
agro-pastorali, negli ultimi anni, hanno proseguito con l'attività
produttiva solo grazie agli aiuti comunitari, mentre l'abbandono
della politica di valorizzazione del ruolo delle organizzazioni dei
produttori (OP) ha coinciso con il riacutizzarsi della crisi del
settore;
- in data 13 settembre 2010 il Consiglio regionale ha approvato un
ordine del giorno nel quale indica alla Giunta regionale le misure
più urgenti da adottare per permettere al comparto agro-pastorale di
superare l'emergenza attuale e creare le premesse per un suo
rilancio su nuove basi e in particolare impegna l'Esecutivo
regionale a destinare 15 mila euro, in regime di "de minimis", alle
aziende agro-pastorali in difficoltà economica;
- il tavolo che si svolto mercoledì 29 settembre 2010 presso il
Ministero delle politiche agricole tra il Governo, la Regione, le
parti sociali, le organizzazioni di categoria, il mondo dei
produttori e dei cooperatori, si è concluso con un nulla di fatto e
in seguito l'Assessore Prato ha accusato senza mezzi termini il
Governo di fare "figli e figliastri", privilegiando il settore
vaccino a scapito di quello ovino;
- il Ministro delle politiche agricole, Giancarlo Galan, rispondendo
alla Camera dei deputati ad un'interpellanza, ha replicato alle
accuse dell'Assessore Prato sostenendo che "il tavolo è saltato,
perché qualcuno aveva promesso qualcosa che non poteva promettere";
considerato che:
- l'assenza di un'adeguata politica del credito in agricoltura ha
reso debole la situazione finanziaria delle aziende pastorali che
sono esposte al ricatto di chi può erogare caparre di campagna e ha
rafforzato il ruolo dei mediatori e accaparratori di latte con
nessun beneficio per i pastori e creando danni a tutto il sistema;
- è necessario predisporre un'azione di rilancio e di ammodernamento
del sistema cooperativo della trasformazione lattiero-casearia e
definire una serie di proposte finalizzate a rispondere
nell'immediato all'emergenza, offrendo prospettive efficaci di
rilancio e sviluppo produttivo del comparto ovi-caprino;
constatato che: per uscire da una situazione di costante penalizzazione degli interessi dei pastori è necessario ridefinire il prezzo del latte sulla base dei prezzi di mercato delle quattro maggiori categorie merceologiche dei formaggi pecorini (pecorino romano quotazione USA, pecorino romano quotazione Italia, pecorino sardo e altre specialità tipiche semistagionate, formaggi a pasta molle) e sulla base di un sistema di calcolo che tenga conto dei costi di produzione, delle rese e dei cali di peso delle diverse tipologie,
chiedono di interpellare l'Assessore regionale
dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per:
1) conoscere le trattative e lo stato dei lavori del tavolo tecnico
istituito presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e
forestali per superare la grave crisi del comparto ovi-caprino;
2) conoscere le motivazioni che hanno spinto l'Assessore ad
abbandonare il tavolo ministeriale;
3) sapere se sono già state individuate e predisposte le misure
anticrisi con cui dare risposte concrete alle aziende agro-pastorali
e come la Giunta regionale intenda reperire le risorse per i
contributi da erogare in regime di "de minimis";
4) sapere a che punto è la trattativa con il Governo nazionale per
definire gli interventi sullo stock delle giacenze, attraverso
azioni di solidarietà sociale in Italia e all'estero; dalle
dichiarazioni del Ministro Galan si evince, infatti, che per la
spedizione del formaggio pecorino nei paesi in via di sviluppo ci
sarebbe la disponibilità del Ministero degli affari esteri,
assicurata in sede di tavolo tecnico dalla Regione Sardegna con 12
milioni di euro a carico del bilancio regionale; la disponibilità di
quei fondi, oggi, sembra essere venuta meno;
5) sapere se non ritenga opportuno costituire un tavolo che
coinvolga le OP del latte e le OP dei trasformatori che definisca il
prezzo del latte tenendo conto dei prezzi di vendita di tutte le
tipologie di formaggio, dei costi di trasformazione, delle rese e
dei cali di peso;
6) sapere se non ritenga opportuno sospendere il pagamento dei
contributi previdenziali e assicurativi e la rateizzazione del
minimo.
Cagliari, 1° ottobre 2010