CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 133/A

INTERPELLANZA DIANA Giampaolo - BRUNO sulla situazione delle scuole di specializzazione di Farmacia ospedaliera in Sardegna.

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I sottoscritti,

premesso che:
- con il decreto ministeriale 1° agosto 2005, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 258 del 5 novembre 2005, supplemento ordinario n. 176, recante "Riassetto Scuole di specializzazione di area sanitaria" e seguenti, si provvede a riorganizzare la disciplina e le modalità di svolgimento delle scuole di specializzazione di area sanitaria individuando il profilo specialistico, gli obiettivi formativi in adeguamento a quanto previsto all'articolo 34 e seguenti del decreto legislativo n. 368 del 1999 ed i relativi percorsi didattici;
- detti percorsi didattici sono suddivisi in tre aree: l'area medica, l'area chirurgica e l'area dei servizi clinici, di cui fa parte, nella sotto-area dei servizi clinici organizzativi e della sanità pubblica, la Facoltà di farmacia ospedaliera;
- l'accesso alle scuole di specializzazione in Farmacia ospedaliera dei laureati in Farmacia e Farmacia industriale (Classe 14/S) e dei laureti quadriennali del vecchio ordinamento in Farmacia e Chimica e tecnologia farmaceutica, presuppone il superamento di un concorso pubblico così come per i laureati in Medicina e gli altri laureati "non medici" che afferiscono alle scuole di specializzazione delle Facoltà di medicina e chirurgia relativamente a specifici indirizzi;
- l'impegno richiesto per la formazione specialistica ai sensi dell'ordinamento vigente, regolamentato dal decreto ministeriale 1° agosto 2005, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 258 del 5 novembre 2005, supplemento ordinario n. 176, e dal decreto ministeriale 31 luglio 2006, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 244 del 19 ottobre 2006, alla stregua dei laureati in Medicina, è pari a quello previsto per il personale sanitario del Servizio sanitario nazionale a tempo pieno in ottemperanza ad un trattamento economico annuo onnicomprensivo corrisposto mensilmente dall'Università;

preso atto che:
- malgrado i laureati in Farmacia seguano un percorso formativo a tempo pieno come i laureati in Medicina, finalizzato a far acquisire allo specialista in Farmacia ospedaliera quelle essenziali conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo della farmacia clinica, della farmacoterapia e dell'utilizzo delle tecnologie sanitarie, della farmacoeconomia nonché della legislazione sanitaria (con particolare riferimento al settore farmaceutico), gli specializzandi medici hanno diritto ad un contratto di formazione per tutta la durata del corso, uno stipendio mensile di circa 1.800 euro netti, la copertura previdenziale, la maternità e tutti i diritti che spettano ad un qualunque lavoratore, mentre gli specializzandi in Farmacia ospedaliera ne sono totalmente esclusi;
- in Italia (e quindi nella Regione Sardegna) per concorrere e lavorare nelle farmacie ospedaliere e nei servizi farmaceutici delle ASL è necessaria la specializzazione in Farmacia ospedaliera;

appreso che:
- le scuole in Farmacia ospedaliera, con il nuovo ordinamento, sono state attivate con l'anno accademico 2008-2009, e gli specializzandi avrebbero dovuto avere dei contratti di formazione come gli specializzandi medici che, con disparità, ad oggi non sono stati ancora assegnati;
- nella nostra Regione la scuola di specializzazione di Farmacia ospedaliera di Sassari (per adesso l'unica, di prossima apertura quella di Cagliari) è chiusa da due anni per il mancato finanziamento di contratti di formazione o almeno borse di studio per gli specializzandi vincitori di concorso;
- per ciascuna scuola il numero minimo di specializzandi iscrivibili non può essere inferiore a 3 per anno di corso;

evidenziato che:
- si va a configurare una situazione di mancata opportunità per i laureati in Farmacia della Sardegna che vedono precluso l'accesso al percorso specialistico necessario per la copertura del ruolo dirigenziale;
- la situazione acquisisce una dimensione di criticità nel momento in cui non si avranno i numeri per coprire il turn-over che nell'arco di un quinquennio richiederà in Sardegna circa 40 farmacisti specialisti;
- tale situazione porta a configurare uno scenario in cui tali posti resi vacanti verranno ricoperti da farmacisti non sardi,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere, al fine di scongiurare lo sviluppo di un tale scenario occupazionale negativo per il futuro dei laureati in Farmacia della Sardegna, se intendano procedere alla riattivazione delle scuole di specializzazione di Farmacia ospedaliera a partire dall'anno accademico 2010-2011 con l'assegnazione di almeno 6 borse di studio da destinare annualmente per il percorso formativo degli specializzandi.

Cagliari, 5 agosto 2010