CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 130/A

INTERPELLANZA SALIS - COCCO Daniele Secondo - MARIANI sulla necessità di dare attuazione alla legge regionale 7 agosto 2009, n. 3 e alle deliberazioni della Giunta regionale n. 47/35 del 2007 e n. 6/19 del 2010 con la stabilizzazione dei lavoratori precari del settore ippico dell'AGRIS.

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I sottoscritti,

premesso che:
- circa venti lavoratori del settore ippico dell'AGRIS (ex Istituto zootecnico e caseario della Sardegna) che lavorano tra Foresta Burgos e Su Padru, da diversi anni vengono assunti con un contratto a tempo determinato che li tiene occupati per soli tre mesi l'anno e li lascia a casa per i restanti nove mesi;
- molti di loro vivono questa tragica realtà da circa vent'anni, con gli immaginabili sacrifici che gravano sui lavoratori e sulle famiglie, sempre in attesa di vedere stabilizzato il proprio posto di lavoro, aspirazione più che legittima dopo tantissimi anni di precariato;
- la legge regionale 7 agosto 2009, n. 3 (e le due deliberazioni n. 47/35 del 2007 e n. 6/19 del 2010) prevede all'articolo 2, comma 40, che "la Giunta regionale, in attuazione della legge 8 agosto 2006, n. 13 (Riforma degli enti agricoli e riordino delle funzioni in agricoltura. Istituzione delle Agenzie AGRIS Sardegna, LAORE Sardegna e ARGEA Sardegna), articolo 28, adotta, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge (legge regionale n. 3 del 2009), le modifiche della pianta organica della stessa Agenzia";

considerato che: nonostante il disposto della legge suddetta e delle successive deliberazioni, i lavoratori precari dell'AGRIS, che da anni chiedono la stabilizzazione del posto di lavoro, a tutt'oggi hanno visto negato il loro legittimo diritto dalla Direzione generale dell'AGRIS, che ha affermato di non poterli inserire nel proprio organico che già conta degli esuberi;

preso atto che:
- gli esuberi in questione non riguardano l'ippica, settore in cui operano i suddetti precari, ma il comparto orto-frutticolo di Cagliari;
- dai competenti Assessorati, cui i lavoratori hanno inviato da oltre un mese la propria richiesta di essere assunti stabilmente dall'AGRIS, non ò pervenuta alcuna risposta;
- i precari suddetti, utilizzati da vent'anni solo per le emergenze nei mesi estivi, hanno espresso l'intenzione di avviare numerose manifestazioni di protesta e le relative azioni giudiziarie contro la Regione Sardegna a tutela dei propri diritti,

chiedono di interpellare l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale e l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione affinché riferiscano quali urgenti misure intendano adottare al fine di dare finalmente attuazione alla disposizione della legge regionale 7 agosto 2009, n. 3, articolo 2, comma 40, e delle deliberazioni n. 47/35 del 2007 e n. 6/19 del 2010 regolarizzando la drammatica e ormai insostenibile situazione dei suddetti lavoratori precari, evitando che essa sfoci nelle annunciate azioni civili e giudiziarie, con i prevedibili e pesanti costi ulteriori per la Regione Sardegna.

Cagliari, 23 luglio 2010