CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 122/A
INTERPELLANZA BRUNO - URAS - SALIS - CUCCU - AGUS - BARRACCIU - BEN AMARA - CARIA - COCCO Daniele Secondo - COCCO Pietro - CUCCA - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SECHI - SOLINAS Antonio - SORU - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU sulla trasformazione dell'IPAB istituto dei ciechi di Cagliari in azienda pubblica di servizi alla persona.
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I sottoscritti,
premesso che:
- l'Istituto dei ciechi di Cagliari, fondato nel 1896, ha da sempre
avuto un importante ruolo nella formazione e nell'istruzione dei
soggetti non vedenti in Sardegna, attraverso l'istituzione di scuole
elementari e medie, prima private e poi statali;
- nonostante l'inserimento nelle scuole ordinarie degli studenti con
disabilità, così come predisposto dalla normativa nazionale, abbia
portato gradualmente l'Istituto a perdere il suo originario ruolo
istituzionale, l'ente ha continuato a svolgere un'importante
funzione di integrazione sociale dei non vedenti e ipovedenti, anche
grazie a una serie di convenzioni con l'Amministrazione provinciale
e con l'Università di Cagliari;
- grazie al sostegno dell'Istituto, nel corso degli anni, ragazzi e
ragazze con disabilità visiva hanno potuto frequentare l'Università;
- con la delibera n. 38/42 del 27 agosto 1998 la Giunta regionale,
dando attuazione all'articolo 17 del decreto del Presidente della
Repubblica n. 348 del 1979, ha disposto la soppressione
dell'Istituzione pubblica di assistenza e beneficenza (IPAB)
Istituto dei ciechi di Cagliari e il trasferimento dei suoi beni,
funzioni e personale al Comune di Cagliari;
- tale soppressione non è avvenuta perché l'intera procedura
risultava bloccata in attesa dell'esito di un ricorso al Tribunale
amministrativo regionale;
- nel frattempo l'articolo 44 della legge regionale n. 13 del 2005,
ha previsto la trasformazione della forma giuridica delle IPAB in
aziende pubbliche di servizi alla persona o in enti morali di
diritto privato, stabilendo, nello specifico, che le istituzioni che
svolgono direttamente attività di erogazione di servizi alla persona
e alla comunità sono tenute ad effettuare la suddetta trasformazione
entro 6 mesi dall'entrata in vigore del regolamento di attuazione
della legge regionale n. 23 del 2005;
- l'articolo 2, comma 3, del decreto del Presidente della Regione n.
3 del 2008, prevede che gli organi statutari delle IPAB, entro 3
mesi dalla data di entrata in vigore del medesimo, individuino con
proprio atto deliberativo la nuova forma giuridica e propongano il
nuovo statuto alla Regione per l'approvazione e che, trascorso tale
termine, la Regione proceda alla nomina di un commissario che operi
in via sostitutiva;
- in data 30 novembre 2009 il Consiglio direttivo dell'Istituto dei
ciechi di Cagliari risulta decaduto;
- in data 18 febbraio 2010 la Regione autonoma della Sardegna, con
deliberazione n. 7/21, in relazione alla legge regionale n. 23 del
2005, al fine di consentire anche all'Istituto dei ciechi di
Cagliari la partecipazione al processo di riordino delle IPAB e
l'effettivo inserimento nel sistema integrato dei servizi alla
persona previsti da tale legge e dal decreto del Presidente della
Regione Sardegna del 22 luglio 2008, ha deliberato il
commissariamento dell'ente e la nomina dell'avv. Michele Loy quale
commissario straordinario per un periodo di tempo non superiore ai
sei mesi, al fine di consentire, oltre la normale gestione,
l'attuazione degli adempimenti relativi alla procedura di
trasformazione dell'IPAB Istituto dei ciechi di Cagliari in azienda
pubblica di servizi alla persona;
considerato che:
- il commissario straordinario non ha mai svolto effettivamente i
compiti per cui era stato nominato e che dal 16 aprile 2010, data
dell'ultimo incontro avvenuto tra il commissario straordinario e il
personale, non si hanno più sue notizie;
- tale situazione di incertezza crea non pochi disagi al personale,
che dal mese di marzo 2010 non riceve più lo stipendio, e agli
utenti che non vedono soddisfatte le loro richieste di
partecipazione ai corsi, certificazioni e attestati di frequenza;
- l'Istituto, che attualmente fornisce assistenza a circa 40 ragazzi
non vedenti, continuando questa situazione di emergenza, si vedrebbe
costretto a interrompere le attività prestate a favore degli
studenti che beneficiano dei servizi di supporto scolastico, dalla
scuola dell'obbligo all'Università;
ritenuto necessario salvaguardare le attività e le funzioni dell'unico istituto che nell'Isola opera per garantire ai soggetti disabili non vedenti e ipovedenti la piena attuazione del loro diritto allo studio;
preso atto che la Giunta regionale su proposta dell'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale ha provveduto alla nomina del commissario straordinario, ma non ha vigilato sul suo operato; allo stato attuale delle cose, infatti, il commissario non ha provveduto né a garantire la gestione ordinaria dell'ente né la trasformazione dell'Istituto dei ciechi in azienda pubblica di servizi alla persona,
chiedono di interpellare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere quali iniziative intenda assumere affinché l'IPAB Istituto dei ciechi di Cagliari trasformi la propria forma giuridica in azienda pubblica di servizi alla persona, così come previsto dalla legge n. 23 del 2005, e nel contempo venga garantito lo svolgimento delle attività ordinarie.
Cagliari, 8 luglio 2010