CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 98/A
INTERPELLANZA SALIS - COCCO Daniele Secondo - MARIANI sulla necessità di scongiurare la privatizzazione della SAREMAR paventata dalla Regione Sardegna.
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I sottoscritti,
premesso che:
- la Sardegna regionale marittima (SAREMAR), compagnia di
navigazione che fino allo scorso anno faceva parte del gruppo
Tirrenia, con l'accordo di programma siglato a Roma il 3 novembre
2009, è stata ceduta dallo Stato alla Regione Sardegna, ottenendo la
concessione per 12 anni di una sovvenzione di circa 14 milioni di
euro/anno - lo stesso importo che dava alla società negli anni
precedenti;
- nella SAREMAR operano 170 dipendenti, di cui almeno il 40 per
cento rappresentato da precari storici, una parte dei quali presta
servizio da 25 anni;
- la Regione annunciava la volontà di cedere il 51 per cento delle
quote SAREMAR ad armatori privati, fissando il termine per la
pubblicazione del relativo bando per la cessione della quota privata
al 31 dicembre scorso;
rilevato che:
- detta ipotesi contrasta nettamente con le aspettative dei
lavoratori, delle forze sindacali nonché delle amministrazioni
territoriali, che hanno più volte manifestato la loro contrarietà
alle intenzioni della Giunta regionale;
- essi chiedono invece che le quote di maggioranza della società
restino di proprietà della Regione, a tutela del servizio pubblico
essenziale effettuato dalla SAREMAR, unica compagnia che garantisce
i collegamenti marittimi per le piccole isole;
- inizialmente l'Assessorato regionale dei trasporti non riteneva
perseguibile una maggioranza pubblica per via di presunti
impedimenti di norme comunitarie, impedimenti però contestati
giustamente dalle controparti e che sono stati smentiti da
competenti esponenti dell'Unione europea;
appurato che non sussistono quindi reali impedimenti alla realizzazione del progetto fortemente voluto dai lavoratori, dai sindacati di categoria e dalle amministrazioni territoriali che prevede che la SAREMAR confluisca in un'apposita gestione marittima dell'Azienda regionale sarda trasporti (ARST);
considerato che:
- la cessione del 51 per cento delle quote sarebbe percepita come
un'ingiustificabile regalia della Regione ad armatori privati che si
troverebbero ad essere proprietari di maggioranza di una flotta che,
come affermato dall'Assessore regionale dei trasporti, deve essere
rinnovata e rimodernata con i fondi regionali;
- la privatizzazione della società marittima non garantirebbe il
mantenimento dell'attuale forza occupazionale, e si rischierebbe, al
contrario, un'ulteriore ed inaccettabile perdita di posti di lavoro
in una situazione già drammatica per l'economia isolana,
chiedono di interpellare l'Assessore regionale dei
trasporti per conoscere quali:
1) urgenti provvedimenti voglia adottare per modificare le procedure
già avviate per la cessione ai privati del 51 per cento della
SAREMAR e consentire che la società resti di proprietà della Regione
Sardegna, come servizio essenziale di trasporto pubblico per le
isole minori, confluendo nell'ARST;
2) iniziative intenda assumere per garantire comunque il
mantenimento degli attuali livelli occupazionali e la
stabilizzazione degli attuali lavoratori precari.
Cagliari, 7 maggio 2010