CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 88/A
INTERPELLANZA SECHI - ZEDDA Massimo - URAS sulle ipotesi di cessione del faro di Punta Scorno all'Asinara.
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I sottoscritti,
premesso che:
- l'Asinara oggi è tornata all'attenzione della opinione pubblica
nazionale, dopo la dismissione da carcere di massima sicurezza, per
essere trasformata in parco paesaggistico ambientale, in relazione
alla incommensurabile bellezza della sua natura, perché é stata
occupata dai lavoratori in cassa integrazione della Vinyls di Porto
Torres;
- in tal modo i lavoratori hanno inteso sostenere pacificamente la
loro lotta per il diritto al lavoro e ad una certezza di vita;
- il Governo nazionale, ad oggi, ha gestito la vertenza della Vinyls
in modo assolutamente insufficiente e non ha prodotto alcuna valida
soluzione;
- lo stesso Governo ha annunciato al sindaco di Porto Torres non la
soluzione dei problemi di lavoro degli operai in lotta, ma la
cessione del faro di Punta Scorno all'Asinara per trasformarlo in
hotel, come appare sulla stampa;
considerato che:
- tale iniziativa appare in aperta violazione dei contenuti dello
Statuto speciale e in modo particolare dell'articolo 14, dove si
afferma che la Regione, nell'ambito del suo territorio, succede nei
beni e diritti patrimoniali dello Stato di natura immobiliare e in
quelli demaniali e che, pertanto, impedisce la cessione a terzi di
tali diritti;
- non sarebbe tollerabile in ragione dei diritti dei sardi il
ripetersi di episodi come quello de La Maddalena dell'affidamento a
terzi e per fini di lucro di proprietà pubbliche destinate alla
Regione,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e
l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica, per
conoscere se:
1) corrisponda al vero quanto riportato sulla stampa sulle
intenzioni del Governo di procedere alla cessione di un patrimonio
pubblico destinato ai sensi di legge costituzionale alla Regione;
2) intendano immediatamente opporsi con ogni consentito mezzo
politico, legislativo e amministrativo;
3) intendano ricorrere al competente Tribunale della Repubblica per
impedire il ripetersi di cessioni di beni pubblici destinati al
patrimonio della Regione da parte dei ministeri dello Stato, in
aperta violazione delle norme costituzionali dello Statuto speciale,
e a tal fine incaricare con immediatezza l'Ufficio legale
dell'Amministrazione regionale.
Cagliari, 7 aprile 2010