CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 53/A
INTERPELLANZA PLANETTA - SANNA Giacomo - DESSÌ - MANINCHEDDA - SOLINAS Christian, sugli interventi immediati finalizzati al rinnovo di tutti i contratti a termine, flessibili e/o atipici in essere presso l'ARPAS e all'elaborazione dei necessari piani di stabilizzazione del personale precario.
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I sottoscritti,
premesso che:
- il nord Sardegna sta vivendo l'acuirsi di una forte crisi di tipo
economico-ambientale-occupazionale e la soluzione più opportuna e
percorribile è oggi individuata nelle politiche ambientali volte al
risanamento, alla prevenzione ed alla tutela, in una prospettiva
cardine di rilancio del territorio;
- l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente Sardegna (ARPAS)
rappresenta lo strumento fondamentale per la programmazione,
l'attuazione delle politiche ambientali della Regione Sardegna ed
inoltre costituisce l'indispensabile supporto tecnico di tante
amministrazioni ed enti locali;
- per quanto riguarda l'ambito territoriale del nord Sardegna, l'ARPAS
si trova in uno stato di grave e pericolosa emergenza che rischia di
trasformarsi a breve in paralisi poiché il servizio è garantito
nelle due province, per quanto concerne il personale non
dirigenziale, da lavoratori del solo Dipartimento di Sassari, mentre
il Dipartimento di Olbia-Tempio non ha ancora neppure una sede;
- il Dipartimento di Sassari dispone di un organico ad oggi ancora
insufficiente per il territorio di competenza e rispetto alla
dotazione organica prevista ed inoltre lo stesso personale viene
"prestato" al Dipartimento di Olbia-Tempio;
- tutto l'ambito territoriale del nord Sardegna dispone solamente
del 60 per cento della dotazione organica prevista e di tale
personale circa il 40 per cento è precario, mentre se si considera
il solo personale laureato non dirigenziale si arriva all'80 per
cento di precari su tutto l'organico;
considerato che:
- il 31 dicembre 2009 risulteranno scaduti sostanzialmente tutti i
contratti in essere e ad oggi non è stata prospettata alcuna ipotesi
realmente percorribile tale da garantire una reale soluzione al
problema e pertanto dal 1° gennaio 2010 si rischia la paralisi certa
di alcune fondamentali attività che nel Dipartimento di Sassari sono
condotte dal personale precario;
- tali attività sono relative alle bonifiche ed in particolare alla
bonifica del sito SIN di Porto Torres, alla quasi totalità delle
attività laboratoristiche, alle emergenze ambientali legate alle
fioriture algali (vedi ad esempio Alghero), alla parte preponderante
dei monitoraggi su tutte le componenti ambientali, alle attività
relative all'inquinamento elettromagnetico, acustico, ecc.;
preso atto che:
- dalla fine del 2005 i precari hanno maturato elevata
professionalità, conoscenza specifica del territorio e delle
problematiche ad esso connesse, divenendo così un vero e proprio
patrimonio pubblico;
- l'articolo 3 della legge regionale 7 agosto 2009, n. 3, secondo
una volontà precisa espressa dal Consiglio regionale in maniera del
tutto trasversale agli schieramenti politici, prendendo atto della
larga diffusione di situazioni analoghe all'interno della funzione
pubblica costituisce di fatto una sanatoria delle stesse e prevede:
l) l'avvio di programmi di stabilizzazione;
2) il rinnovo di tutti i contratti in essere fino alla conclusione
dei programmi di stabilizzazione al fine di garantire la continuità
di servizio (comma 7 "I contratti a termine, atipici o flessibili,
in essere alla data del 28 febbraio 2009, sono prorogati fino alla
conclusione dei programmi di stabilizzazione previsti nel presente
articolo");
rilevato che:
- nonostante le chiare indicazioni di legge e la condizione di
emergenza le direzioni generale ed amministrativa dell'ARPAS
sostengono di non poter dar vita al percorso indicato dalla legge
regionale n. 3 del 2009, e pertanto è chiaro l'intento di seguire
strade alternative, manifestato sia attraverso il mancato rinnovo
dei contratti in scadenza nei primi giorni del mese di novembre, che
con la evidente e dichiarata intenzione di rescindere qualsiasi
rapporto di lavoro diretto con i lavoratori precari e la totale
chiusura rispetto al possibile avvio di programmi di stabilizzazione
nelle more delle correnti normative;
- in tal modo, non solo non viene data attuazione alla legge
regionale, ma si opera contro gli interessi del territorio e
dell'Agenzia, poiché, oltre al destino di più di 30 lavoratori,
patrimonio della pubblica amministrazione, è in gioco il
funzionamento di un settore quanto mai strategico per un territorio
in forte crisi e sarebbe dunque preciso dovere di amministratori e
funzionari pubblici adoperarsi per la soluzione del problema;
tutto ciò rilevato, e considerato che l'applicazione della legge
sulla stabilizzazione in ARPAS non comporta alcun aggravio per le
finanze pubbliche,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale della difesa dell'ambiente per sapere se quest'Esecutivo
intenda attivarsi ad avviare gli opportuni tavoli di trattativa con
le organizzazioni sindacali per l'elaborazione dei necessari piani
di stabilizzazione, come previsto dalle norme per il superamento del
precariato e nell'immediato a rinnovare tutti i contratti a termine,
flessibili e/o atipici in essere presso l'ARPAS così come previsto
dal comma 7 dell'articolo 3 della legge regionale 7 agosto 2009, n.
3.
Cagliari, 11 novembre 2009