CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 44/A
INTERPELLANZA DIANA Giampaolo - BRUNO - AGUS - BARRACCIU - CARIA - COCCO Pietro - CUCCA - CUCCU - ESPA - LOTTO - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - SORU sul Piano dell'ENI di riconversione del sito petrolchimico di Porto Torres in deposito nazionale carburanti.
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I sottoscritti,
considerato che:
- dopo l'annunciata chiusura dell'impianto cracking del
petrolchimico di Porto Torres con le motivazioni di un crescente
risultato annuo negativo l'ENI ha considerato di fatto l'impianto
petrolchimico strutturalmente inefficiente;
- la fermata del cracking a Porto Torres pone a rischio il futuro di
500 lavoratori;
evidenziato che:
- dagli incontri tra Governo ed ENI sono state proposte non una ma
più soluzioni di rilancio, tra cui, anche la costruzione di una
centrale termoelettrica, il tutto a dimostrare la confusione che
impera sia nel Governo che nell'ENI;
- secondo quanto è trapelato recentemente L'ENI ha proposto un piano
d'investimenti che dovrebbe trasformare lo stabilimento turritano
nel più grande deposito costiero di idrocarburi d'Italia con la
chiara intenzione di procedere ad una dismissione del petrolchimico;
- secondo i progetti del colosso energetico italiano, con un
investimento di 150 milioni di euro per il deposito costiero, a
fronte dei 90 milioni destinati a interventi sulle produzioni e dei
550 milioni promessi per le bonifiche, si costruirà invece un parco
serbatoi capace di inglobare 1 milione e 650 mila metri cubi di
combustibile che l'Eni affiderebbe in gestione alla società R&M
(marchio Agip) e che garantirebbe il lavoro ad appena 45 unità a
fronte di una perdita di oltre 500 posti di lavoro;
- l'ipotesi di stoccare 1 milione 650 mila metri cubi di carburanti
in un deposito costiero ha un evidente impatto ambientale sull'area
marina protetta del Parco dell'Asinara, che il territorio non può
permettersi di sopportare;
- il traffico delle petroliere nelle acque del Parco dell'Asinara
bloccherebbe in maniera irreversibile i progetti dell'Ente parco
dando un colpo mortale allo sviluppo turistico dell'intero
territorio del nord ovest della Sardegna;
preso atto che:
- il progetto dell'ENI è destinato a porre fine alla produzione
degli impianti e a cancellare non solo un pezzo di economia tra i
più importanti della Sardegna, ma l'intera cultura industriale di
quel territorio;
- Porto Torres e l'intero territorio non possono sobbarcarsi
l'ennesimo rischio ambientale con notevoli ricadute produttive e
occupazionali;
- il transito delle petroliere dovrebbe interessare il territorio
dell'Area marina protetta del Parco dell'Asinara e delle Bocche di
Bonifacio considerate entrambe tra le zone più belle del
Mediterraneo con caratteristiche naturali di assoluta rilevanza ed
unicità e per tale motivo, ossia per la valorizzazione e la
conservazione delle particolari caratteristiche ecologiche e degli
elevati valori ambientali di questo tratto di mare, sono state
istituite delle aree protette nazionali ed internazionali,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione,
l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e l'Assessore
regionale dell'industria per sapere se:
1) intendono opporsi, com'è necessario, al Piano ENI e chiedere allo
stesso ENI di impegnare le risorse destinate al deposito costiero
per gli interventi strutturali atti a rilanciare le produzioni
dell'intero petrolchimico;
2) il progetto in questione sarà sottoposto alla valutazione di
impatto ambientale;
3) intendano l'investimento proposto dall'ENI rispettoso degli
accordi intrapresi presso il Ministero dello sviluppo economico;
4) ritengano valutare i progetti della Provincia di Sassari e
dell'Ente parco dell'Asinara quali utili prospettive di sviluppo per
il territorio con la realizzazione di un porto commerciale.
Cagliari, 1° ottobre 2009