CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 38/A
INTERPELLANZA SALIS - COCCO Daniele Secondo - MARIANI, sulla vertenza sugli stagni oristanesi.
***************
I sottoscritti,
vista la grave crisi ambientale, economica e produttiva che attanaglia il comparto della pesca lagunare, che senza interventi urgenti rischia di diventare irreversibile;
considerato che l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente, competente per materia, ha recentemente ricevuto una delegazione di pescatori, di rappresentanti istituzionali e di categoria;
tenuto conto, altresì, che la vertenza interessa sia per gli investimenti (bandi FEP ancora da definire) e il riordino in materia di gestione dei compendi (vedi legge regionale n. 3 del 2006), e, per quanto attiene la questione cormorani e il risanamento ambientale delle zone umide, per favorire il ripristino dei delicati equilibri ambientali e garantire un rilancio economico e produttivo del comparto della pesca, orientato a forme di pesca responsabili e durevoli, attraverso un rigoroso approccio scientifico;
vista la legge finanziaria regionale del 2008 che,
all'articolo 12, prevedeva "la spesa complessiva di 30 milioni di
euro, da ripartirsi in ragione di 3 milioni per il 2007, 10 milioni
per l'anno 2008 e 17 milioni per l'anno 2009, per programmare,
finanziare e attuare, attraverso la delega alle province ed agli
organismi pubblici di gestione dei compendi lagunari, interventi per
il ripristino ambientale e la valorizzazione dei compendi lagunari e
stagnali della Sardegna e dei corpi idrici ad essi afferenti, anche
mediante il riutilizzo di acque reflue depurate, nonché per la
manutenzione dei canali e altri manufatti atti alla regolamentazione
idraulica dei corpi idrici lagunari e stagnali anche utilizzati a
scopo produttivo";
considerato che, nella finanziaria del 2009, queste risorse già
stanziate sono scomparse, in parte andate in perenzione, mentre ben
17 milioni di euro sono stati cancellati dal capitolo relativo al
ripristino ambientale e dirottati per altri interventi;
richiamata, infine, la mozione n. 178 del 15 maggio
2008, primo firmatario Oscar Cherchi (PDL, allora in minoranza),
nella quale si impegnava la Regione a investire e destinare risorse
e mezzi per il risanamento ambientale degli stagni, specificando che
le zone umide rappresentano una preziosa risorsa del territorio che
deve essere tutelata e valorizzata; a distanza di un anno, gli
stessi protagonisti della mozione (oggi maggioranza di governo in
Regione), non sono altrettanto incisivi nel perorare la causa, su
cui il centro sinistra si era impegnato, destinando le risorse già
riferite,
chiedono di interpellare l'Assessore regionale della difesa
dell'ambiente e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma
agro-pastorale, affinché si impegnino a costituire un tavolo
permanente nella Provincia di Oristano per perseguire i seguenti
obiettivi:
1) ripristinare le somme già stanziate nella finanziaria 2008 ed in
particolare i 30 milioni per il risanamento ambientale e i 2 milioni
per i danni provocati dalle specie ittiofage (cormorani);
2) portare a compimento il risarcimento per il fermo biologico 2008
e stabilire quello per il 2009, rivendicando con forza una
consistente quota delle risorse da ripristinare, in considerazione
del fatto che la Provincia di Oristano possiede oltre il 60 per
cento delle zone umide della Sardegna, occupa circa 700 addetti e il
settore ha un fatturato pari all'80 per cento di quello regionale;
3) una volta ripristinate le somme per il risanamento ambientale,
provvedere allo stralcio di quelle spettanti alla Provincia di
Oristano, affinchè i progetti di intervento per gli stagni
dell'oristanese, presentati da tempo, non siano ulteriormente
pregiudicati da ulteriori ingiustificabili ritardi.
Cagliari, 9 settembre 2009