CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 12/A

INTERPELLANZA SANNA Gian Valerio - BRUNO sulla legittimità dell'atto generale di indirizzo per il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative o di ampliamenti di quelle già assentite in favore di strutture ricettive di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 24/24 del 19 maggio 2009.

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I sottoscritti,

premesso che con delibera della Giunta regionale n. 29/15 del 22 maggio 2008 sono state approvate in via definitiva le direttive per la redazione dei Piani di utilizzo dei litorali e l'esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo e di zone del mare territoriale;

considerato che le Direttive prescrivono che “sino all'adozione ed approvazione del Piano di utilizzo del litorale è sospeso il rilascio di nuove concessioni sul demanio marittimo e che le eventuali concessioni in deroga, così come quelle vigenti, hanno efficacia esclusivamente stagionale o temporanea e comunque non superiore ai sei mesi”;

evidenziato che, in armonia con tali disposizioni, la Giunta regionale con le delibere nn. 27/6 del 21 giugno 2006 e 41/33 del 29 luglio 2008 ha autorizzato il rilascio di nuove concessioni demaniali in deroga, a favore di aziende ricettive di nuova apertura o di utilità sociale, e comunque, per un tempo limitato a sei mesi;
dato atto che le Direttive sono state approvate a seguito di intesa ai sensi della legge regionale n. l del 2005 in sede di Conferenza permanente Regione - enti locali;

constatato che con delibera della Giunta regionale n. 24/24 del 19 maggio 2009, in violazione di quanto prescritto dall'articolo 19 delle Direttive in vigore in materia di esercizio di funzioni amministrative nel demanio marittimo, si è invece disposto una deroga generalizzata al rilascio di nuove concessioni demaniali ad uso turistico ricreativo, prevedendo un parametro di 3 metri quadri. di spiaggia per ogni posto letto di struttura ricettiva con la sola, generica precisazione: “sempre che le condizioni della spiaggia lo consentano”;

riscontrato che tale deroga è priva di qualsiasi riferimento a criteri o parametri di valutazione sulla adeguatezza delle concessioni, rispetto ai contesti ambientali o meramente geografici dei diversi litorali isolani, né prescrive alcun carattere tipologico o strutturale delle infrastrutture a supporto della balneazione lasciando evidentemente alla piena discrezionalità dei diversi uffici regionali la decisione di fatto;

considerato che questa impostazione, per altro non accompagnata dalla necessaria abrogazione o annullamento degli atti amministrativi tutt'ora in vigore e palesemente in contrasto con quanto precedentemente deliberato, evidenzia in maniera inequivocabile il ritorno all' occupazione scriteriata e priva di alcuna tutela del litorale della regione affidato come in passato alle differenti e spesso personali visioni dei funzionari preposti, con grave pregiudizio per l'interesse pubblico correlato;

riscontrato, altresì, che il contenuto della delibera della Giunta n. 24/24 del 19 maggio 2009 ha da un lato di fatto escluso ogni possibile valutazione e decisione da parte delle autonomie locali e dall'altro è redatto senza alcuna parametrazione delle aree demaniali da concedere in relazione ai posti letto delle strutture recettive, con grave pregiudizio sugli ecosistemi costieri derivante dalla rilevantissima pressione antropica che si verrebbe così a realizzare;

accertato, che da un breve conteggio dell'entità delle aree che verrebbero così ad essere riservate alle strutture ricettive, oltre ai danni ambientali si produrrebbe una drastica e pericolosa riduzione delle aree destinate alla libera balneazione, nonché quelle interessate da habitat di particolare delicatezza naturalistica che negli anni trascorsi hanno costituito parte rilevante delle politiche pubbliche di salvaguardia e tutela della Regione;

evidenziata la palese lesione delle prerogative che la stessa legge regionale n. 9 del 2006 pone in capo alle autonomie locali in materia di demanio marittimo:

chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale agli enti locali, finanze e urbanistica per sapere se:
1) non ritengano necessario ed urgente, anche in sede di autotutela, annullare la delibera della Giunta n. 24/24 del 19 maggio 2009 in quanto in contrasto con la disciplina amministrativa approvata ed in vigore in materia di demanio marittimo;
2) non valutino tale atto fortemente lesivo del principio di decentramento di funzioni e di competenze a favore degli enti locali, sancito nella legge regionale n. 9 del 2006:
3) non ritengano necessario che l'applicazione di disposizioni di tale delicatezza venga accompagnata da criteri e parametri precisi e rigorosi, tali non solo da produrre cautele e tutele, ma anche da limitare i poteri discrezionali dei singoli uffici periferici preposti alle autorizzazioni;
4) non siano state mal valutate le conseguenze rispetto ai limiti vigenti sulla occupazione da parte di concessioni demaniali degli spazi litoranei da destinare alle attività turistico-ricreative;
5) non ravvisino una violazione delle più generali norme della pianificazione paesaggistica tutt'ora operanti in Sardegna.

Cagliari, 22 maggio 2009