CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

PROPOSTA DI LEGGE N. 383

presentata dai Consiglieri regionali
SANNA Gian Valerio - SABATINI

il 18 aprile 2012

Norme in materia di adeguamento della capacità di spesa regionale e patto di stabilità

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RELAZIONE DEL PROPONENTE

La presente proposta di legge affronta l'annosa problematica legata ai vincoli di spesa determinati dal patto di stabilità. La Sardegna, come è noto, con l'articolo 1, comma 834, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), ha visto approvata la riforma del titolo III dello Statuto speciale che definisce, all'articolo 8, a partire dal 2010, un nuovo regime di regolamentazione della compartecipazione della Regione alle entrate erariali dello Stato. Con tale nuovo regime di entrate si sostengono le nuove funzioni esercitate dalla Regione per una cifra pari a circa 1 miliardo e 600 milioni di euro, determinando, per converso, maggiori entrate nette che, tenendo conto del minor gettito fiscale conseguente alla crisi finanziaria ed economica che ha colpito la Sardegna, vengono stimate anno per anno, dalla Ragioneria generale della Regione. Coerentemente con il suddetto nuovo regime di entrate la Regione ha inserito, a partire dall'esercizio 2010 con legge regionale 28 dicembre 2009, n. 6 (Bilancio di previsione per l'anno 2010 e bilancio pluriennale per gli anni 2010-2013) e successive leggi finanziarie, la previsione delle nuove entrate tributarie ordinarie.

Appare del tutto evidente che a fronte di questo nuovo regime di entrate, peraltro non ancora consolidato per effetto delle pregresse procedure di approvazione delle relative norme di attuazione dello Statuto, la Regione si è trovata nella paradossale condizione di possedere una maggiore disponibilità di risorse in entrata a fronte di una invariata posizione di vincolo dettata dal patto di stabilità con la conseguenza di una sostanziale inutilità operativa dello stesso riconoscimento di un nuovo regime di entrate determinato dalla revisione dell'articolo 8 del proprio Statuto.

Per queste ragioni si sottopone all'attenzione del Consiglio regionale una proposta di legge che intende traslare la capacità di spesa che la Regione possedeva prima dell'entrata in vigore della riforma del titolo III dello Statuto speciale alle attuali condizioni finanziarie determinate dall'iscrizione a bilancio delle nuove entrate. La norma si muove sostanzialmente sul calcolo della percentuale delle spese effettuate nell'esercizio 2009 (antecedente l'entrata in vigore del nuovo regime di entrate) rispetto alle entrate erariali dello Stato accertate e sull'imposizione di detta percentuale sulla capacità di spesa della Regione a partire dal prossimo bilancio 2013. Tale calcolo non deve tener conto di eventuali acconti riconosciuti dallo Stato alla Regione quali compensazioni per compartecipazioni arretrate e pregresse.

La proposta si fa carico, infine, di determinare le finalità degli incrementi di spesa di cui la Regione potrà in questo modo usufruire e che si pensa di destinare prioritariamente per favorire ed incentivare le politiche per l'occupazione, la crescita e lo sviluppo nonché per la lotta contro le povertà.

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TESTO DEL PROPONENTE

 

Art. 1
Determinazione della percentuale di spesa

1. A partire dall'esercizio finanziario 2013 nella Regione, ai fini del patto di stabilità interno, la percentuale di spesa realizzabile rispetto alle entrate tributarie di cui all'articolo 8 del vigente Statuto speciale è pari a quella risultata nell'esercizio 2009, sempre rispetto alle entrate tributarie riscontrate, al netto degli eventuali acconti a compensazione delle compartecipazioni pregresse.

2. Le maggiori spese realizzabili rispetto all'esercizio 2012 sono destinate prioritariamente alle politiche per l'occupazione, la crescita e lo sviluppo e per la lotta contro le povertà.