CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAPROPOSTA DI LEGGE N. 362
presentata dai Consiglieri regionali
LAI - GRECO - DIANA Mario - PIRAS - AMADU - BARDANZELLU - CONTU Mariano Ignazio - FLORIS Rosanna - GALLUS - LOCCI - LUNESU - PERU - PETRINI - PITTALIS - RODIN - SANJUST - STOCHINOil 16 febbraio 2012
Disposizioni per la prevenzione e il trattamento dell'endometriosi
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RELAZIONE DEL PROPONENTE
L'endometriosi è una malattia ad eziopatogenesi incerta, correlata all'età fertile, che insorge spesso precocemente, talvolta in età adolescenziale ed è causata dalla presenza di tessuto endometriale in sede ectopica, che determina una reazione infiammatoria cronica.
La maggior parte delle localizzazioni (foci) endometriosiche ha sede a livello pelvico (ovaie, peritoneo, legamenti utero-sacrali, spazio retrouterino del Douglas, setto retto-vaginale). Le localizzazioni al di fuori delle pelvi sono meno frequenti.
Pur essendo di carattere benigno, produce una sintomatologia dolorosa che si manifesta prevalentemente con dismenorrea (dolore durante la mestruazione), disparennia (dolore durante i rapporti), dolore pelvico cronico. L'associazione con infertilità, che riguarda il 30-40 per cento dei casi, è una delle complicanze più gravi.
Il corredo sintomatologico può avere espressione clinica diversificata a seconda delle localizzazioni ed assume connotati particolarmente rilevanti in caso di interessamento intestinale o urinario, associato o meno a sanguinamento. Un'altra caratteristica della malattia è costituita dal fatto che i sintomi possono avere un'evoluzione cronicizzante e invalidante con costi significativi sul piano della salute fisica e psichica.
Questo fa sì che le conseguenze dell'endometriosi, in termini di vita sociale e di coppia, si riflettano pesantemente sulla qualità di vita della donna e condizionino il suo ambito professionale e di lavoro.
Il riconoscimento del rilievo sociale, oltre che sanitario, dell'endometriosi ha indotto 266 membri del Parlamento europeo a firmare, il 19 aprile 2004, la Written declaration on endometriosis. In tale documento si segnalava la scarsa conoscenza della malattia sia tra i medici che nella popolazione e si invitavano i governi nazionali degli stati membri e la Commissione europea affinché si adoperassero per l'istituzione di giornate annuali sull'endometriosi con la finalità di accrescere l'informazione sulla malattia.
Veniva sollecitata, infine, la Commissione europea a inserire la prevenzione dell'endometriosi nei futuri programmi comunitari per la salute pubblica e a favorire la ricerca sulle cause, sulla prevenzione e sul trattamento della patologia. In merito a queste questioni il Parlamento europeo ha deliberato in data 9 febbraio 2005.
Su questa base è nato l'interesse della dodicesima Commissione permanente del Senato che, nel 2005, ha affrontato il problema con un'indagine conoscitiva dell'endometriosi come malattia sociale. Il documento conclusivo di tale indagine è stato approvato nella seduta del 18 gennaio 2006.
Il documento evidenzia prima di tutto gli aspetti epidemiologici. L'esatta prevalenza e l'incidenza dell'endometriosi non sono conosciute. In letteratura è confermata, anche in lavori recenti, una prevalenza intorno al 10 per cento delle donne in età riproduttiva.
Nel documento del Senato si dà significato ai dati ONU in base ai quali si stima che soffrano di endometriosi 150 milioni di donne in tutto il mondo, 14 milioni nell'Unione europea, 5,5 milioni di donne nel Nord America.
Per quanto riguarda l'Italia, non essendo in possesso di dati numerici nazionali sull'entità della malattia, il documento fa riferimento a una rilevazione del Census bureau, population estimates del 2004 che ha evidenziato una prevalenza di 2.902.873 su una popolazione stimata di 58.057.477.
Si ha difficoltà a estrapolare i dati nazionali sui ricoveri per endometriosi a causa dell'inadeguatezza dei Diagnosis related group (DRG) di riferimento e per l'assenza di registri nazionali e regionali.
Stando comunque ai dati dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali si tratta di una patologia in aumento in Italia.
I passaggi più importanti del documento sono quelli che evidenziano la complessità dell'approccio alla malattia che deve essere affrontata attivando figure specialistiche multidisciplinari, per un corretto management e per il follow-up, reti di eccellenza nella formazione degli operatori e nella trasmissione di modelli gestionali, clinico-diagnostici e terapeutici basati sulla medicina dell'evidenza.
Altri strumenti sono identificati nelle reti di conoscenze, nelle campagne d'informazione e sensibilizzazione.
Fondamentale risulta, soprattutto alla luce delle incertezze epidemiologiche sull'incidenza e prevalenza della malattia, l'attivazione del Registro nazionale e dei registri regionali.
Per quanto riguarda la realtà regionale, anche in Sardegna si rileva che la dispersione delle diagnosi mediche e chirurgiche di endometriosi nei ricoveri ospedalieri parte da una definizione delle stesse in DRG ospedalieri.
Il primo effetto della dispersione delle diagnosi è rappresentato dalla difficoltà a ottenere dati epidemiologici omogenei e attendibili, fatto che determina uno dei grandi problemi di questa malattia, che è proprio la sua sottostima sanitaria.
Il secondo effetto è di una sottostima economica.
La codifica attualmente in uso ha, infatti, come conseguenza una inadeguata stima della remunerazione delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche relative all'endometriosi.
La presente proposta di legge riconosce il valore istituzionale, i contenuti e le indicazioni del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sull' endometriosi condotta dalla XII Commissione permanente del Senato e ne raccoglie lo stimolo a definire il ruolo della politica sanitaria regionale nell'affrontare in termini adeguati, aggiornati ed efficaci l'endometriosi, riconoscendone la valenza sociale.
Vengono definiti i compiti della Regione nella promozione di programmi per la formazione e l'aggiornamento, di campagne d'informazione, di sensibilizzazione e di educazione sanitaria e per l'istituzione del Registro regionale.
Deve essere rafforzata, a livello regionale, la vigilanza sull'appropriatezza delle prestazioni con l'intento di valorizzare e premiare, con attribuzione di risorse adeguate, le strutture che adottino impegnative strategie assistenziali e organizzative, identificando percorsi diagnostici e terapeutici sulla base dell'Evidence based medicine (EBM) e un accurato follow-up delle pazienti.
Anche a livello regionale, nei limiti delle risorse disponibili, deve essere favorita la ricerca scientifica sulle cause, sulla prevenzione e sulla cura dell'endometriosi.
La proposta di legge si compone di sette articoli.
L'articolo 1 enuncia che la Regione riconosce la rilevanza sociale dell'endometriosi, ne promuove la conoscenza, ne agevola la prevenzione e la diagnosi.
L'articolo 2 ha per oggetto l'istituzione del Registro regionale per l'endometriosi e definisce le finalità, le modalità, i criteri dei dati clinici e sociali dell'endometriosi e della tenuta del registro.
L'articolo 3 disciplina l'accesso e l'utilizzo dei dati contenuti nel Registro regionale dell'endometriosi.
L'articolo 4 dispone l'istituzione della Commissione regionale di esperti nel settore dell'endometriosi e ne stabilisce i compiti.
L'articolo 5 definisce l'impegno della Regione nella ricerca scientifica sulle cause, sulla prevenzione e sulla cura dell'endometriosi.
L'articolo 6 prevede l'istituzione della giornata regionale per la lotta all'endometriosi.
L'articolo 7 dispone la copertura finanziaria della legge.
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TESTO DEL PROPONENTE
Art. 1
Riconoscimento dell'endometriosi
come malattia sociale1. La Regione autonoma della Sardegna, nell'ambito delle proprie competenze, riconosce la rilevanza sociale dell'endometriosi, ne promuove la conoscenza, ne agevola la prevenzione e la diagnosi e adotta provvedimenti finalizzati all'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria.
Art. 2
Registro regionale della endometriosi1. Nel rispetto delle disposizioni del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali), è istituito presso l'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, il Registro regionale dell'endometriosi per la raccolta e l'analisi dei dati clinici e sociali riferiti alla malattia endometriosi.
2. La raccolta e l'analisi dei dati sono finalizzate a rendere omogeneo e definito il percorso epidemiologico per determinare una precisa stima dell'incidenza e della prevalenza della malattia, a inquadrare clinicamente le donne affette da tale patologia, a rilevare le problematiche e le eventuali complicanze e a promuovere la ricerca sulle cause e i fattori di rischio della malattia.
3. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, nomina, individuandolo tra i dirigenti dell'Assessorato, il responsabile della tenuta del registro, definisce i criteri e i modi di rilevazione e tenuta dei dati del registro e ne precisa i parametri di linguaggio informatico in grado di garantire la riservatezza dei dati personali delle pazienti.
Art. 3
Consultazione dei dati del Registro regionale dell'endometriosi1. I dati contenuti nel Registro regionale dell'endometriosi sono consultati esclusivamente dagli organismi competenti previa apposita richiesta al responsabile della tenuta del registro, di cui all'articolo 2, comma 3.
Art. 4
Istituzione e compiti della commissione regionale di esperti sull'endometriosi1. La Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale, istituisce una commissione composta da esperti di comprovata e specifica competenza nel settore della malattia endometriosi.
2. La commissione è composta da un numero massimo di sette membri.
3. Alla commissione è attribuito il compito di:
a) predisporre apposite linee guida per il percorso diagnostico-terapeutico sulla base della Evidence based medicine (EBM) e per il follow-up delle pazienti affette da endometriosi;
b) elaborare programmi per la formazione e l'aggiornamento dei medici e per l'informazione delle pazienti;
c) predisporre campagne di sensibilizzazione ed educazione sanitaria;
d) individuare azioni e iniziative per la prevenzione dell'endometriosi;
e) analizzare i dati del Registro regionale e redigere una relazione annuale sul monitoraggio dell'endometriosi.
Art. 5
Promozione della ricerca1. La Regione favorisce la ricerca scientifica sulle cause, sulla prevenzione e sulla cura dell'endometriosi. A tal fine dispone uno stanziamento annuale di 100.000 euro.
Art. 6
Giornata regionale per la lotta all'endometriosi1. È istituita la Giornata regionale per la lotta all'endometriosi da celebrarsi annualmente il giorno 9 del mese di marzo. In tale data le amministrazioni pubbliche, anche in coordinamento con le associazioni rappresentative delle pazienti e con le unità operative dedicate alla diagnosi e alla terapia dell'endometriosi, possono raccordandosi ai programmi predisposti dalla commissione di esperti di cui all'articolo 5, assumere iniziative dirette a promuovere l'informazione e la sensibilizzazione sulle caratteristiche della malattia, sulla sintomatologia e sulle procedure di prevenzione dell'endometriosi.
Art. 7
Copertura finanziaria1. Agli oneri derivanti dalla presente legge, quantificati in euro 500.000, si fa fronte mediante le risorse del fondo sanitario regionale.