CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAPROPOSTA DI LEGGE N. 208
presentata dai Consiglieri regionali
LOTTO - COCCO Pietro - SOLINAS Antonio - COCCO Daniele Secondo - ZUNCHEDDU - BRUNO - URAS - SALIS - AGUS - BARRACCIU - BEN AMARA - CARIA - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - ESPA - MANCA - MARIANI - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SECHI - SORU - ZEDDA Massimo
il 21 ottobre 2010
Norme urgenti sulla emergenza nel comparto agro-pastorale
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RELAZIONE DEL PROPONENTE
Siamo tutti consapevoli che il settore agricolo sardo rappresenta un pilastro fondamentale per l'economia dell'Isola non solo per i risvolti economici, pur importanti, ma anche per il peso sugli equilibri sociali che contribuisce a salvaguardare nell'intero territorio isolano ed in particolare nelle zone interne della Sardegna.
La crisi del compatto ovi-caprino s'inserisce, per alcune sue caratteristiche, nell'ambito più generale della crisi dell'agricoltura sarda che in questi ultimi anni sta colpendo in modo non più sostenibile il reddito degli agricoltori, mettendo seriamente in discussione l'esistenza stessa di migliaia di aziende con tutte le conseguenze prevedibili sull'occupazione e sulla coesione sociale di una parte molto rilevante della nostra Regione.
In Sardegna infatti, le difficoltà del comparto agro-pastorale, che rappresenta circa il 45 per cento della produzione lorda vendibile (PLV) dell'agricoltura sarda, colpiscono il cuore del sistema agricolo in termini economici e occupazionali nonché la cultura stessa di un popolo mettendo in discussione alcuni tratti fondamentali della sua identità. Il comparto soffre di una crisi strutturale che ciclicamente si riacutizza in relazione ai fattori di crisi del mercato internazionale e nazionale dei prodotti lattiero-caseari, con particolare riferimento a quello del pecorino romano. Mentre i costi di produzione aziendali sono praticamente raddoppiati negli ultimi 10 anni, il prezzo del latte, principale voce attiva del bilancio, è praticamente fermo (0,60 euro/lt) ai livelli dei primi anni '90 e negli ultimi mesi ha fatto registrare livelli ancor più bassi.
Le conseguenze di questo stato di cose si stanno rivelando devastanti per i bilanci aziendali e sono molti i casi di aziende che vengono sottratte all'attività produttiva e destinate all'abbandono.
Posto che di fronte ad una crisi di tali proporzioni servono misure complessive e multisettoriali, che affrontino le problematiche dell'agricoltura inserita nel contesto più generale degli assetti economici e sociali dell'Isola, appaiono comunque indifferibili alcune misure specifiche di sostegno al reddito delle imprese agro-pastorali e di incentivazione al sistema associato della trasformazione e commercializzazione con particolare riferimento alla promozione dell'aggregazione dell'offerta.
Con il presente articolato si affrontano le questioni più urgenti, rinviando ad una successiva proposta di legge quadro questioni pur urgenti, ma che necessitano di adeguati tempi di approfondimento e di un serrato confronto con il mondo agro-pastorale in tutte le sue espressioni organizzate.
All'articolo 1 si affronta il tema della concessione di un contributo alla produzione di latte in regime di "de minimis" per un importo massimo di 40 centesimi di euro per litro di latte e di euro 15.000 ad azienda per il 2010, con una spesa complessiva di 100 milioni di euro. Per gli anni 2011 e 2012, periodo per i quali le norme europee consentono l'erogazione di un importo massimo ad azienda di 2.500 euro l'anno (7.500 euro nel triennio 2011-2013), si prevede l'erogazione di 15 centesimi di euro a litro di latte per un spesa complessiva di 24 milioni l'anno. Per gli anni 2011 e 2012 l'erogazione verrà condizionata all'adesione ad una organizzazione di produttori (OP).
L'articolo 2 affronta il tema della erogazione di un sussidio ai cerealicoltori che partecipano ad un programma di costruzione di un accordo di filiera per la valorizzazione del grano duro prodotto in Sardegna.
Con l'articolo 3 si stanziano i fondi per realizzare un programma di smaltimento delle giacenze di pecorino romano secondo accordi da costruire con il competente Ministero. Allo scopo vengono stanziati 20 milioni di euro.
All'articolo 4, per venire incontro alle reiterate richieste del mondo agro-pastorale, si stanziano i fondi, a favore delle unioni dei comuni e comunità montane, per favorire la realizzazione di alcuni centri di stoccaggio latte e di alcuni macelli mobili.
All'articolo 5 si prevede la possibilità di dotare la SFIRS di adeguate dotazioni finanziarie per interventi di ricapitalizzazione delle cooperative di trasformazione. Con il comma 2 si vogliono creare le condizioni per dotare le organizzazioni dei produttori e le cooperative di trasformazione e commercializzazione, di staff manageriali che ne accrescano la capacità di gestione dei processi produttivi e commerciali. Obiettivo di fondo dell'articolo è l'avvio di un'azione di rilancio del mondo della cooperazione e la sua ulteriore aggregazione in OP al fine di creare le premesse per una organizzazione a valle della produzione.
Con l'articolo 6 infine si vogliono creare, per le aziende agro-pastorali, le condizioni agevolate di accesso al credito di esercizio, al fine di affrancare le stesse dall'obbligo di ricorrere alle caparre e con ciò limitare la propria capacità ed autonomia di aggregazione nelle OP e nelle cooperative.
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TESTO DEL PROPONENTE
Art. 1
Sostegno alle aziende ovi-caprine1. La Regione al fine di favorire la concentrazione dell'offerta del latte ovi-caprino, eroga la somma di 40 centesimi di euro per litro di latte prodotto, fino ad un massimo di 15.000 euro per l'anno 2010, nonché 15 centesimi di euro e fino ad un massimo di 2.500 euro per gli anni 2011 e 2012, alle aziende agricole condotte da imprenditori agricoli professionali (IAP) che, sulla base di apposito atto, delegano la commercializzazione del latte alle organizzazioni dei produttori (OP).
2. Per l'anno 2010 non si applicano i limiti di cui al comma 1 relativi alla delega alle OP.
3. Il premio è erogato per un triennio secondo le disposizioni del regolamento CE n. 1535/2007, della Commissione, del 20 dicembre 2007, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti de minimis nel settore della produzione dei prodotti agricoli.
4. La spesa è determinata in euro 93.000.000 per l'anno 2010 ed in euro 25.000.000 per gli anni 2011-2012.
5. Con deliberazione della Giunta regionale, sono definite le modalità di erogazione del premio.
Art. 2
Sostegno alle aziende cerealicole1. La Regione, al fine di favorire il consolidamento di una filiera cerealicola di qualità, eroga un premio ai cerealicoltori che aderiscono ad un accordo di filiera finalizzato alla valorizzazione del grano duro prodotto in Sardegna.
2. Il premio è erogato, per un triennio, secondo le disposizioni del regolamento CE n. 1535/2007.
3. La spesa è determinata in euro 2.000.000 annui per il triennio 2010-2012.
4. Con deliberazione della Giunta regionale, sono definite le modalità di erogazione del premio.
Art. 3
Interventi sulle giacenze di pecorino romano1. L'Amministrazione regionale concerta con il Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali ed avvia un programma di intervento sulle giacenze di pecorino romano al fine di favorire lo smaltimento delle eccedenze di prodotto.
2. La spesa prevista è valutata in euro 15.000.000 per l'anno 2010.
Art. 4
Interventi per strutture di macellazione
e stoccaggio di latte1. L'Amministrazione regionale eroga aiuti alle unioni dei comuni e alle comunità montane per l'acquisto di macelli mobili, per la ristrutturazione di macelli e per la realizzazione di centri di stoccaggio del latte di pecora.
2. Gli interventi hanno comunque valenza territoriale e sovracomunale.
3. Con deliberazione della Giunta regionale sono definite le modalità di intervento.
4. La spesa prevista è valutata in euro 3.000.000 annui per il triennio 2011/2013.
Art. 5
Interventi per la ricapitalizzazione
delle cooperative e formazione del personale tecnico delle cooperative e delle OP1. Al fine di favorire il rilancio della cooperazione nel comparto agro-pastorale e nella filiera agro-alimentare nonché per incrementare la competitività delle imprese cooperative operanti nel settore, ai sensi dell'articolo 25 della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), e successive modifiche e integrazioni, la Giunta regionale è autorizzata a costituire un fondo di euro 5.000.000 annui per il triennio 2011-2013, finalizzato a favorire la ricapitalizzazione delle cooperative.
2. La Giunta regionale è autorizzata a finanziare le OP e le cooperative che danno vita alle OP, per la formazione di personale tecnico nell'ambito di un programma finalizzato a migliorare ed innovare i processi manageriali e favorire la costruzione di un piano di offerta delle produzioni nei mercati mondiali. A tal fine è autorizzata la spesa di euro 1.000.000 annui per il triennio 2011-2013.
Art. 6
Interventi sul credito di conduzione alle aziende1. L'Amministrazione regionale concorre al pagamento degli interessi sui prestiti a breve termine, della durata massima di dodici mesi, contratti dalle aziende agricole attive nella produzione agricola e nell'allevamento per far fronte alle spese di conduzione.
2. L'aiuto di cui al comma 1 è erogato ai sensi del regolamento CE n. 1535/2007.
3. Per l'attuazione dell'aiuto di cui al comma 1, l'Amministrazione regionale si avvale dei consorzi fidi costituiti ai sensi della legge regionale 31 gennaio 2002, n. 4 (Interventi a favore di forme collettive di garanzia fidi nel settore agricolo).
4. La Giunta regionale, con deliberazione, definisce le modalità di erogazione dell'aiuto.
5. La spesa prevista per l'intervento è valutata in euro 5.000.000 annui per gli anni 2011, 2012 e 2013.
Art. 7
Norma finanziaria1. Le spese previste per l'attuazione della presente legge sono valutate in euro 110.000.000 per l'anno 2010, in euro 43.000.000 per ciascuno degli anni 2011 e 2012 ed in euro 11.000.000 per l'anno 2013.
2. Alla relativa spesa si fa fronte per l'annualità 2010 con la variazione di bilancio di cui al comma 3, per le annualità 2011, 2012 e 2013 con quota parte delle entrate relative ai predetti anni derivanti dall'attuazione dell'articolo 8 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna).
3. Nel bilancio della Regione per l'anno 2010 sono apportate le seguenti variazioni:
in diminuzione
UPB S01.03.010
Interventi da realizzarsi mediante strumenti di programmazione negoziata PIA
2010 euro 50.000.000mediante riduzione dei seguenti capitoli:
SC01.0628 euro 20.000.000
SC01.0631 euro 30.000.000UPB S06.02.0006
Incentivazioni alle attività turistico-ricettive - Spese correnti
2010 euro 20.000.000mediante riduzione del capitolo SC06.0277
UPB S06.03.001
Incentivi alle attività artigiane
2010 euro 20.000.000mediante riduzione del capitolo SC06.0381
UPB S07.10.005
Finanziamenti agli enti locali per la realizzazione di opere di loro interesse
2010 euro 20.000.000mediante riduzione del capitolo SC07.1265
in aumento
UPB S06.04.011
Interventi per il miglioramento delle produzioni vegetali - Spese correnti
2010 euro 2.000.000UPB S06.04.015
Tutela, valorizzazione e marketing dei prodotti agricoli - Spese correnti
2010 euro 108.000.0004. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge si fa fronte con le suddette UPB del bilancio della Regione per l'anno 2010 e con le rispettive UPB dei bilanci per gli anni successivi.