CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAPROPOSTA DI LEGGE N. 204
presentata dai Consiglieri regionali
PITEA - RANDAZZO - LADU - LOCCI - SANJUST - SANNA Matteo
il 14 ottobre 2010
Intervento urgente a favore della protezione e salvaguardia della fauna e delle coste sarde
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RELAZIONE DEL PROPONENTE
La presente proposta di legge detta i principi con cui intervenire a salvaguardia della fauna marina e delle coste sarde al fine di migliorare l'habitat naturale della stessa fauna, e proteggere le coste dall'erosione delle onde.
Il mutare delle condizioni climatiche, l'accumulo degli inquinanti e di sostanze di disturbo per pesci, molluschi e piccoli animali marini ha una ripercussione immediata su tutta la catena alimentare e quindi sull'uomo.
Molto preoccupante è anche il problema dell'erosione delle coste che mette a rischio la stabilità del terreni in prossimità delle stesse.
Un forte aiuto per il raggiungimento di questi obiettivi può essere fornito dalla Posidonia oceanica, una pianta acquatica appartenente alle Posidoniacee (angiosperme monocotiledoni). La posidonia è una pianta simile a quelle terrestri con radici fusto e foglie lunghe fino a un metro e mezzo e forma delle praterie dove possono trovare riparo pesci, molluschi, crostacei e in particolare il novellame.
Le praterie di posidonia attenuano il moto ondoso rallentando la velocità dell'acqua che arriva sulle coste e quindi diminuendo l'azione erosiva che nel lungo periodo il mare esercita; anche le foglie spiaggiate, per quanto brutte da vedersi, sono una protezione meccanica delle coste dall'erosione del mare (l'energia cinetica delle onde viene dissipata prima di impattare sulla sabbia).
Secondo il capitolo IV del testo unico ambientale (decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152) le foglie di posidonia spiaggiate sono da considerare rifiuti solidi e devono quindi essere smaltite. Secondo molti tecnici questo materiale vegetale potrebbe essere utilizzato per il compostaggio, ma ciò è attualmente vietato dall'allegato 1C della legge 19 ottobre 1984, n. 748, (Nuove norme per la disciplina dei fertilizzanti) che vieta l'uso di "alghe e piante marine" per la preparazione del compost.
Fino ai precedenti divieti in materia di utilizzo, le alghe marine venivano utilizzate anche come substrato per la coltivazione fuori suolo in aree con problemi agronomici (serre con terreni stanchi da mono successione e con patogeni difficilmente controllabili), per coltivare ortaggi e fiori.
Una terza azione svolta dalla posidonia è quella di essere come tutte le piante un organismo vivente che con i propri processi anabolici e catabolici produce per mezzo della fotosintesi clorofilliana molecole per la catena alimentare, consumando anidride carbonica e producendo ossigeno.
La posidonia si può riprodurre in duplice modo, sessuato con la formazione di fiori ermafroditi riuniti in infiorescenze, e asessuato per mezzo di rizomi plagiotropi (localizzati alla base della pianta).
La Posidonia oceanica si trova solo nel Mar Mediterraneo, è diffusa per circa il 3 per cento del bacino stesso.
L'Ispettorato centrale per la difesa del mare del Ministero dell'ambiente ha avviato nel 1989 un programma di mappatura delle praterie di Posidonia oceanica in un primo lotto di cinque regioni costiere (Liguria, Toscana, Lazio, Basilicata e Puglia).
Lungo molte coste del Mediterraneo si sta manifestando un diffuso fenomeno di regressione delle praterie, soprattutto nella fascia più superficiale della zona costiera, soggetta maggiormente agli effetti dell'azione umana. L'attività di pesca, i frequenti ancoraggi, costruzione lungo il litorale di porti e frangiflutti, sono tutti interventi che danneggiano, meccanicamente o modificando i regimi sedimentari di alcune aree, l'originale struttura delle praterie.
Al fine di raggiungere gli obiettivi su citati sono sempre più frequenti i tentativi di riforestazione dei fondi marini. La pianta è facilmente riproducibile per talea; le talee, opportunamente ancorate al fondo in zone protette attecchiscono bene e danno rapidi accrescimenti con una mortalità che, a distanza di un anno, varia tra il 3 per cento ed il 47 per cento.
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TESTO DEL PROPONENTE
Art. 1
Finalità1. La Regione nell'ottica della salvaguardia dell'ambiente marino e delle coste individua a mezzo bando pubblico di gara un vivaio per la propagazione in ambiente protetto della Posidonia oceanica.
2. I vivai individuati sono iscritti alla camera di commercio con specifica indicazione di attività vivaistica, essere attualmente attivi e operare nel settore da almeno dieci anni.
Art. 2
Istituzione dottorato di ricerca1. Al fine di monitorare, coordinare i lavori e informare gli assessorati competenti e la Giunta regionale, la Regione istituisce con la Facoltà di biologia dell'Università di Cagliari e/o Sassari un dottorato di ricerca con due borse per la durata di tre anni.
Art. 3
Strumenti di salvaguardia1. La Regione, sentiti gli organi competenti in materia, dispone l'apposizione di dissuasori nel fondale in prossimità dei punti in cui andrà impiantata la prateria marina, al fine di bloccare meccanicamente l'utilizzo di reti a strascico, causandone in caso contrario la rottura senza pericolo per persone e imbarcazioni.
Art. 4
Incentivi1. La Regione prevede l'assegnazione a canone agevolato per quindici anni delle aree costiere, al fine di creare attività di servizi turistici, alle imprese private che a loro spese interverranno nella forestazione marina e nel mantenimento delle stesse per il periodo di concessione.
2. Le imprese ammesse dovranno avere non meno del 50 per cento più uno di soci residenti in Sardegna e essere costituite prevalentemente da giovani di età non superiore ai 35 anni.
Art. 5
Entrata in vigore1. La presente legge entra in vigore il giorno della pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).