CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

PROPOSTA DI LEGGE N. 98

presentata dai Consiglieri regionali

VARGIU - COSSA - DEDONI - FOIS - MELONI Francesco - MULA

il 19 gennaio 2010

Trasferimento ai comuni sardi dei beni dismessi dallo Stato

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RELAZIONE DEI PROPONENTI

Da anni la Sardegna è protagonista di un'azione di rivendicazione nei confronti dello Stato, finalizzata a rientrare in possesso di aree e di immobili siti nel territorio regionale e attribuiti al Demanio statale e pertanto sottratti alla libera fruizione dei cittadini sardi.

A supporto delle proprie richieste, la Regione ha sempre argomentato sostenendo il diritto dei sardi ad autodeterminare la miglior vocazione e il miglior utilizzo dei propri beni.

Tale principio è stato sostanzialmente riconosciuto dallo Stato italiano che, anche in ottemperanza all'articolo 14 del nostro Statuto, sta gradatamente procedendo alla riconsegna del patrimonio demaniale che non è più considerato indispensabile per finalità di interesse strategico nazionale.

Tale patrimonio dismesso viene dunque reintegrato nella piena disponibilità della Regione, che rischia però di attivare nei confronti delle comunità locali atteggiamenti centralisti simili a quelli sempre contestati al Governo nazionale.

Non sarebbe infatti in alcun modo spiegabile, né giustificabile, se la Regione decidesse sistematicamente di trattenere nel proprio patrimonio i beni dismessi, decidendone il nuovo utilizzo senza il pieno coinvolgimento nelle scelte delle popolazioni nel cui territorio insiste il bene stesso.

La presente proposta di legge interviene dunque sulla materia, disponendo che tutti i beni dello Stato che vengono reimmessi nel pieno possesso della Regione siano trasferiti alle amministrazioni comunali di competenza, qualora queste ne facciano esplicita richiesta sulla base di un progetto di fruizione del bene, funzionale alle esigenze di sviluppo della comunità locale di riferimento.

Non si ipotizza dunque un mero e automatico trasferimento della proprietà, ma si definisce un percorso virtuoso che responsabilizza l'ente locale, stimolandone la specifica progettualità.

Nel caso in cui l'ente locale non rivendicasse entro due anni la proprietà del bene dismesso dallo Stato, questo resterebbe nel patrimonio della Regione, che rimarrebbe comunque vincolata ad interpellare l'amministrazione comunale competente per acquisirne il parere su ogni eventuale progetto di riutilizzo.

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TESTO DEL PROPONENTE

 

Art. 1
Trasferimento ai comuni sardi dei beni dismessi dallo Stato

1. I beni demaniali trasferiti dallo Stato alla Regione autonoma della Sardegna diventano di proprietà dell'amministrazione comunale territorialmente competente che ne faccia richiesta entro due anni dal trasferimento, sulla base di un progetto sostenibile di utilizzo del bene stesso. Il trasferimento del bene dalla Regione all'ente locale avviene a titolo gratuito, senza oneri a carico del comune. Annualmente, in sede di manovra finanziaria, la Regione individua eventuali risorse economiche di supporto alla progettualità comunale sui beni demaniali trasferiti. Qualora il comune non richieda il trasferimento del bene di provenienza demaniale che insiste nel proprio territorio, la Regione è comunque tenuta ad acquisirne il parere su qualsivoglia progetto di riutilizzo.