CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Con l’avvio della XV Legislatura entra in vigore il nuovo Regolamento
Cagliari, 19 marzo 2014 - Con l’inizio della XV
Legislatura del Consiglio Regionale entrerà in vigore il nuovo
Regolamento dell’Assemblea, modificato il 22 luglio dell’anno scorso
e già on line sul sito del Consiglio nella sezione “primo piano”,
che propone il testo integrale del documento e segnala “in neretto”
le parti oggetto di modifica, facilitando il confronto con le
disposizione precedenti.
Complessivamente, rispetto ai 135 articoli che compongono il
Regolamento, sono cambiati in modo abbastanza significativo 20
articoli che fanno riferimento a 5 grandi “aree” tematiche:
composizione e funzionamento dei Gruppi consiliari, riduzione del
numero delle Commissioni e riordino delle competenze,, sessione
finanziaria e di bilancio, disciplina dei lavori dell’Aula e
restrizione della casistica del voto segreto, riduzione dei tempi
degli interventi.
La finalità delle modifiche apportate è principalmente quella di
snellire e semplificare il lavoro dell’Assemblea legislativa, sia
delle Commissioni che dell’Aula, intervenendo fra l’altro sui
provvedimenti più complessi quali il Programma regionale di sviluppo
(PRS), il Documento di programmazione economica e Finanziaria (Dapef)
e la stessa Legge finanziaria in modo da evitare per quanto
possibile uno “sforamento” dei tempi di approvazione che avrebbe
ricadute negative sia sull’efficienza dell’amministrazione che sulla
comunità regionale.
Entrando più nel dettaglio, da segnalare il nuovo “tetto” per la
costituzione di un Gruppo consiliare autonomo, fissato a 4
Consiglieri. I Gruppi con meno componenti, fra l’altro, potranno
indicare solo il nome del Presidente e di un vicario, senza altre
figure di vertice, ferma restando la loro collocazione nel Gruppo
Misto. Il calendario dei lavori dell’Aula, inoltre, potrà essere
predisposto e modificato da un numero di Capigruppo rappresentativo
dei tre quarti del Consiglio, lasciando al Presidente la facoltà di
definire e comporre eventuali divergenze in assenza di tale
maggioranza.
Per quanto riguarda le Commissioni, passeranno da 8 a 6 con una
evidente simmetria rispetto alla composizione dell’Assemblea, Al di
là degli aspetti numerici, comunque, i cambiamenti regolamentari
hanno praticamente riordinato e riscritto le materie di competenza
portando all’interno della Terza Commissione - Bilancio, ad esempio,
le attività della Regione sulle politiche comunitarie, i rapporti
con la UE e la cooperazione internazionale. E inserendo, ancora, fra
le competenze della IV Commissione – Urbanistica, i provvedimenti
legislativi legati alla gestione ed allo smaltimento dei rifiuti,
alle risorse idriche, alle politiche abitative.
Questo il dettaglio delle nuove competenze della Commissioni, in
base al nuovo Regolamento:
Prima Commissione (Autonomia e ordinamento regionale):
autonomia, ordinamento regionale, rapporti con lo Stato, riforma
dello Stato, enti locali, organizzazione regionale degli Enti e del
personale, polizia locale e rurale, partecipazione popolare.
Seconda Commissione (Lavoro, cultura e formazione
professionale): lavoro, cultura, formazione professionale,
istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche,
informazione.
Terza Commissione (Programmazione, bilancio e politiche
europee): programmazione, bilancio, contabilità, credito, finanza e
tributi, partecipazione finanziarie, demanio e patrimonio, politiche
europee, rapporti con l’Unione Europea, partecipazione alla
formazione degli atti europei, cooperazione internazionale.
Quarta Commissione (Governo del territorio, ambiente,
infrastrutture, mobilità): governo del territorio, pianificazione
paesaggistica, edilizia, tutela dell’ambiente, parchi e riserve
naturali, difesa del suolo e delle coste, pianificazione per la
gestione e lo smaltimento dei rifiuti, risorse idriche, politiche
abitative, lavori pubblici, porti e aeroporti civili, mobilità e
trasporti.
Quinta Commissione (Attività produttive): industria,
commercio, artigianato, turismo, cooperazione, energia, attività
estrattive, forestazione, agricoltura, caccia, pesca, acquacoltura.
Sesta Commissione (Salute e politiche sociali): salute,
politiche sociali, personale delle Asl, igiene veterinaria, attività
sportive, alimentazione, emigrazione e immigrazione.
Passando ai tempi degli interventi dei consiglieri, la riduzione è
sensibile: nella discussione generale di proposte e disegni di legge
si scende da 20 minuti a 10 e a 15 per le dichiarazioni
programmatiche, mentre per illustrare le mozioni saranno assegnati
15 minuti al presentatore e 6 minuti al consigliere. Per gli ordini
del giorno, infine, le dichiarazioni di voto avranno un tempo
massimo di 3 minuti (a fronte dei 5 previsti in precedenza).
Le espressioni del voto saranno sempre palesi in Commissione, fatta
eccezione per i casi riguardanti persone. Per l’Aula le disposizioni
sono più articolate solo: “le votazioni sulle mozioni di sfiducia o
di sfiducia, sulle mozioni o gli ordini del giorno di censura
politica e sulle dichiarazioni programmatiche del Presidente della
Regione” saranno per appello nominale. Su singoli atti e
provvedimenti, invece, si potrà procedere al voto segreto dietro
richiesta di un quarto dei componenti dell’Assemblea o di un Gruppo
consiliare, tramite il suo Presidente.
Un’ultima novità riguarda il numero “legale” necessario per la
validità delle deliberazioni dell’Assemblea. Non sarà più la
Presidenza a doverlo accertare “d’ufficio” ma la richiesta di
verifica dovrà essere formulata da cinque consiglieri o dal
Presidente di un Gruppo “e il Consiglio stia per procedere ad una
votazione per alzata di mano”.
(Af)