CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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La consigliera regionale Lunesu (Fratelli d’Italia – Centro destra Sardegna): l’approvazione dell’ordine del giorno sul principio di territorializzazione della pena è un importante passo verso il decongestionamento delle carceri isolane.

 

Cagliari, 6 giugno 2013 - “L’approvazione da parte del Consiglio regionale dell’ordine del giorno sul principio di territorializzazione della pena è un importante passo in avanti verso il decongestionamento degli istituti carcerari”.
Lo sostiene la consigliera di Fratelli d’Italia – Centro destra Sardegna Lina Lunesu prima firmataria della mozione n. 228 poi trasformata in un ordine del giorno approvato ieri all’unanimità dal Consiglio.
“Sono particolarmente soddisfatta – afferma Lina Lunesu - che l’ordine del giorno abbia avuto il consenso di tutti i consiglieri regionali. L’Assemblea ha dimostrato, ancora una volta, che davanti a temi di particolare rilevanza sociale riesce ad andare oltre le appartenenze politiche”.
L’ordine del giorno approvato impegna il presidente della giunta e l’esecutivo ad adottare, nei confronti del governo nazionale, ogni iniziativa utile a favorire il trasferimento nell’Isola dei detenuti sardi che stanno scontando la pena fuori dalla Sardegna affinchè sia reso finalmente effettivo il principio di territorializzazione della pena.
Inoltre, si chiede al Presidente della Regione di attivarsi nei confronti dei ministeri della giustizia e degli esteri per avviare relazioni diplomatiche con i governi dei paesi stranieri in vista della stipulazione delle opportune convenzioni e protocolli d’intesa e di attivarsi con i presidenti delle altre Regioni per aprire un tavolo di confronto sul tema del sovraffollamento delle carceri e sul modo per trovare le necessarie risorse finanziarie per risolvere alcuni dei problemi che rendono le strutture carcerarie non degne di un paese civile.
Nel documento si chiede anche al Presidente Cappellacci di verificare presso il governo le carenze negli organici e di attuare, in tempi rapidi, la mobilità degli agenti penitenziari sardi che lavorano da anni fuori dal territorio regionale e di insediare la commissione interistituzionale permanente prevista dal Protocollo d’intesa siglato dalla Regione con il Ministero della giustizia nel 2006 con il compito di dare esecuzione e controllare lo stato di attuazione del protocollo. “La situazione delle carceri isolane - continua la consigliera Lunesu – è precaria. Il numero dei detenuti sardi che scontano la pena in strutture della Penisola è sempre maggiore e la situazione degli agenti penitenziari che lavorano da anni fuori dal territorio regionale rappresenta ormai quasi un’emergenza”.
La mozione, trasformata poi in ordine del giorno, sollecita un intervento urgente della Giunta Regionale, anche in vista della paventata chiusura delle carceri di Macomer e Iglesias e del possibile trasferimento in Sardegna di circa 580 detenuti pericolosi che saranno reclusi nelle quattro carceri di massima sicurezza Cagliari-Uta; Sassari-Bancali; Oristano-Massama; Tempio –Nuchis. (R.R.)