CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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In Consiglio regionale la consultazione delle organizzazioni femminili in previsione dell’elezione delle componenti della Commissione regionale per le pari opportunità.
Cagliari, 7 gennaio 2013 - Modificare la legge
istitutiva della commissione regionale per le pari opportunità o, se
il tempo che rimane fino alla fine della legislatura non lo
permette, la predisposizione di un regolamento di attuazione della
legge. Inoltre, l’approvazione, nella legge elettorale il cui esame
da parte del Consiglio regionale è ormai imminente, della doppia
preferenza di genere che consentirebbe a un maggior numero di donne
di entrare a far parte delle istituzioni. Sono le richieste emerse
questo pomeriggio, nell’aula consiliare di via Roma, durante la
consultazione delle organizzazioni femminili. L’incontro è previsto
dalla Legge n. 39, istitutiva della Commissione per le pari
opportunità che prevede che prima dell’elezione delle venti
componenti dell’organismo ci sia una ampia consultazione delle
organizzazioni femminili.
Le nuove commissarie saranno elette nella prossima tornata dei
lavori del Consiglio regionale.
Ha presieduto la seduta la consigliera regionale del Pd Francesca
Barracciu. Hanno partecipato all’incontro le consigliere Gabriella
Greco (Pdl), Rosanna Floris (Pdl) e Michelina Lunesu (Pdl).
Francesca Barracciu ha ricordato il ruolo fondamentale della
commissione per le Pari opportunità che da sempre ha tra gli
obiettivi principali quello di far diminuire le diseguaglianze tra i
generi per raggiungere la democrazia "paritaria". L'esponente Pd ha
sottolineato la carenza delle donne nei ruoli cardine delle
istituzioni nonostante la preparazione femminile a livello di
competenze, istruzione e titoli di studio sia ormai ben superiore a
quella maschile. Per la Barracciu la battaglia da combattere
immediatamente è l'inserimento della doppia preferenza di genere
nell'ambito della nuova legge elettorale regionale. Chiediamo la
solidarietà di tutte le donne sarde – ha aggiunto – soprattutto in
un momento delicato come questo. Tra poco arriverà in aula la legge
elettorale e noi tutte dobbiamo vigilare perché gli emendamenti
presentati per introdurre la doppia preferenza di genere non siano
bocciati dall’aula. La consigliera ha auspicato che il giorno della
discussione degli emendamenti le donne della Sardegna siano presenti
in gran numero in Consiglio regionale per far sentire ancora di più
all’Assemblea la necessità di una pari rappresentanza di genere
nelle Istituzioni. Durante l’intervento l’esponente del Pd ha
ricordato l’incremento dei casi di violenza contro le donne. Per
porre fine a questo “femminicidio” – ha affermato – sono necessarie
risposte concrete soprattutto da parte della politica in materia non
solo di assistenza, cura e prevenzione ma anche sul versante della
pena.
Dopo l’apertura dei lavori sono intervenute le esponenti (uscenti)
della commissione regionale per le pari opportunità che hanno
criticato fortemente l’inadeguatezza di fondi, personale e mezzi in
cui è costretto ad operare l’organismo della Regione.
La presidente Stefania Chisu ha tracciato un quadro dell’attività
dell’ultimo triennio. Rina Latu, della commissione PO di Nuoro, ha
suggerito di dare più spazio alle commissioni periferiche mentre
Daniela Porru, commissaria regionale uscente, ha parlato di vera e
propria mortificazione. In tre anni- ha detto – non abbiamo mai
incontrato il presidente della Regione e la commissione non è mai
stata consultata da nessuno. Inoltre, abbiamo portato avanti un
grande lavoro di progettazione senza sapere, perché nessuno ci ha
avvertito, che i fondi a disposizione erano stati ampiamente
decurtati.
Elena Burrai (Presidente della Fidapa Sardegna) ha ricordato le
migliaia di firme raccolte a favore della doppia preferenza di
genere mentre Maria Grazia Caligaris (Presidente dell’associazione
Socialismo, diritti, riforme) ha auspicato il rafforzamento della
commissione e l’approvazione al più presto di una nuova legge
elettorale regionale.
Oriana Putzolu (Cisl) ha sottolineato l’assenza nella commissione PO
del sindacato mentre Marinora Di Biase (Cgil) ha auspicato la
modifica della legge n. 39, o quantomeno, la predisposizione del
Regolamento di attuazione.
Sulla modifica della legge che istituisce la commissione per le Pari
opportunità è d’accordo anche Ivana Dettori (Presidente di
Amistantzia). E’ impensabile – ha detto – che ancora non si sia
risolto il problema dei permessi retribuiti per la partecipazione
delle commissarie ai lavori della commissione o dei gettoni di
presenza. L’impegno deve essere quello di consentire alla
commissione di poter lavorare con dignità per poter raggiungere gli
obiettivi per cui è eletta. Al termine dei lavori è intervenuta la
consigliera del Pdl Gabriella Greco che ha auspicato il superamento
delle molteplici criticità emerse durante il dibattito. L’esponente
del Pdl ha ricordato le numerose PL in materia di donne e di minori
esitate dalla commissione Diritti civili e gli emendamenti
presentati e approvati dalla Seconda commissione che prevedono la
doppia preferenza di genere anche nella legge che istituisce
l’Assemblea Costituente. Al termine dei lavori l’on. Barracciu ha
ringraziato la commissione uscente e ha auspicato un nuovo incontro
sia per verificare la predisposizione del Regolamento di attuazione
alla legge 39 sia per un confronto sempre più pressante sulla legge
elettorale. (R.R.)