CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Lettera del Presidente della Seconda Commissione Salvatore Amadu agli assessori alla Pubblica Istruzione e al Bilancio per sollecitare il ripristino dei finanziamenti al settore dell’editoria locale.
Cagliari, 15 novembre 2012 - Il ripristino dei
finanziamenti al settore dell’editoria locale è stato chiesto dal
Presidente della Seconda commissione Salvatore Amadu in una lettera
inviata questa mattina agli assessori alla Pubblica Istruzione e al
Bilancio.
I rappresentanti dell’Associazione Editori Sardi (AES)- si legge
nella lettera – durante un’audizione hanno evidenziato le gravi
difficoltà che sta attraversando il settore dell’editoria locale, la
cui condizione si è ulteriormente aggravata, negli ultimi anni, a
causa della drastica riduzione dei finanziamenti della legge
regionale n. 22 del 1998 “Interventi a sostegno dell’editoria
locale, dell’informazione e disciplina della pubblicità
istituzionale” con particolare riguardo al Capo I concernente
l’editoria libraria.
La commissione, pur comprendendo la difficile situazione economica,
richiama nella lettera la necessità di ripristinare i finanziamenti,
in considerazione dell’importante ruolo culturale da sempre svolto
dall’editoria locale, e di prevedere specifiche misure per tutelare
gli editori sardi.
L’organismo consiliare auspica, inoltre, che venga data finalmente
attuazione all’articolo 9 della legge 22 del 1998 nella parte in cui
prevede lo sviluppo di forme associative tra le imprese editoriali,
ritenendo che tale misura possa rappresentare una possibile
soluzione per la sopravvivenza delle imprese del settore.
Nella lettera il presidente Amadu richiama l’attenzione della giunta
sulla necessità che vengano costantemente mantenuti dei corretti
rapporti istituzionali tra legislativo ed esecutivo.
La commissione ha, infatti, segnalato alla giunta che non ha potuto
esercitare la propria funzione consultiva, prevista dall’articolo
13, comma 2, della legge 22 del 1998, sulla delibera n. 41/4
adottata dall’esecutivo in data 15 ottobre 2012 perché il
provvedimento non è stato inviato al Consiglio per il previsto
parere.
Tale omissione – prosegue la lettera – è stata tanto più grave in
quanto non ha consentito alla Commissione di esprimersi nel merito
dell’atto e quindi, di rilevare l’esigenza che in un settore di così
significativo rilievo si intervenga attraverso atti di
programmazione di carattere generale e con criteri oggettivi in base
ai quali individuare gli interventi da finanziare.
La commissione ha, infine, auspicato che tutti i finanziamenti
riconducibili al settore dell’informazione e dell’editoria, compresa
la comunicazione istituzionale, vengano ricondotti nell’alveo delle
procedure previste dalla legge n. 22 del 1998. (R.R.)