CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Presentata in Consiglio regionale la Proposta di legge che prevede provvidenze a favore degli infermi di mente e dei minorati psichici residenti in Sardegna.

 

Cagliari, 29 giugno 2012 - E’ stata presentata in Consiglio regionale, dalla prima firmataria Gabriella Greco (Pdl), la proposta di legge che prevede modifiche ed integrazioni all’articolo 7 della legge regionale n. 20 del 30 maggio 1997 (Nuove norme inerenti provvidenze a favore di persone residenti in Sardegna affette da patologie psichiatriche).
La Proposta di legge, firmata anche da quasi tutti i capigruppo, prevede l’equiparazione, attraverso l’introduzione all’articolo 7 della suindicata legge, della figura del beneficiario dell’amministrazione di sostegno insieme a quelle del minore, dell’interdetto o dell’inabilitato.
“Questa legge, una volta approvata dal Consiglio, consentirà di adeguare la normativa regionale alla nuova disciplina entrata in vigore nel 2004, che prevede l’istituto dell’amministrazione di sostegno e altresì di assimilare la posizione dei beneficiari dell’amministrazione di sostegno agli altri soggetti ai fini della corresponsione del sussidio e dei criteri per la quantificazione dell’assegno. La nuova modifica – prosegue Gabriella Greco - si rende necessaria dalla presa d’atto che le richieste di dichiarazione di interdizione sono state, nella quasi totalità, sostituite dalle richieste di applicazione dell’istituto dell’amministrazione di sostegno”.
Infatti, ai sensi dell’articolo 7 della legge n. 20 il sussidio economico viene determinato con due diverse modalità: nel caso in cui il richiedente sia un minore, un interdetto o un inabilitato in base al reddito annuo imponibile della famiglia di appartenenza che, per il 2012, non deve superare i 41.275,48 euro. Se il richiedente, invece, non rientra in queste categorie si tiene conto del reddito individuale mensile percepito dal richiedente alla cui determinazione concorrono tutte le entrate, comunque conseguite, comprese le erogazioni assistenziali per invalidità civile ed i trattamenti pensionistici, escluso l’assegno di accompagnamento.
Diversa è anche la somma che può essere corrisposta. Nel caso di minori, interdetti e inabilitati l’assegno viene erogato nella misura massima concedibile (475,36 euro mensili), negli altri casi al richiedente spetta la differenza tra la somma massima concedibile e il reddito individuale mensile percepito.
“Emerge con evidenza – conclude la prima firmataria – la necessità di eliminare al più presto una disparità di trattamento tra soggetti egualmente privi in tutto o in parte di autonomia. Auspico, pertanto, che il provvedimento possa arrivare al più presto all’esame del Consiglio regionale”.