CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Manovra finanziaria. Audizione dei segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil in Commissione Bilancio
Cagliari, 25 gennaio 2012 - Il rilancio economico e sociale della
Sardegna deve passare attraverso soluzioni immediate in grado di tamponare le
emergenze, scelte strategiche di lungo respiro e una verifica costante delle
azioni messe in campo per favorire l’occupazione. I segretari generali regionali
di Cgil, Cisl e Uil, Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca, sentiti in
audizione dalla Commissione Bilancio del Consiglio regionale, presieduta da
Pietro Fois (Riformatori), hanno ribadito la posizione dei sindacati sui
contenuti della Manovra finanziaria 2012-2014. Sottolineando tutti positivamente
il lavoro svolto finora dall’organo consiliare per recuperare risorse e
destinarle su obiettivi prioritari, Costa ha chiesto che si faccia uno screening
di tutto ciò che è immediatamente cantierabile per dare prime parziali risposte
alle esigenze dei sardi: altrimenti, le tensioni sociali saranno
incontrollabili. In particolare, il segretario della Cgil ha lamentato il taglio
di 4 milioni di euro all’Ente Foreste che impedirà la chiamata dei lavoratori
stagionali con gravi conseguenze soprattutto nelle zone interne, i 7 milioni in
meno per i settori della cultura e dello spettacolo, i 19 milioni dirottati dal
trasporto pubblico locale alla continuità territoriale aerea. Su quest’ultimo
aspetto il capogruppo del Psd’Az Giacomo Sanna ha replicato dicendo che si
tratta di uno spostamento solo momentaneo.
Mario Medde (Cisl) ha dichiarato che si è di fronte ad una crisi delle
istituzioni intese come soggetto di regolazione, crisi che si manifesta con la
molteplicità delle proteste. Sulla Manovra, ha parlato positivamente del Fondo
anti crisi con risorse da trasferire agli enti locali per aiutare “chi sta in
trincea” a rispondere immediatamente alle esigenze dei lavoratori e dei
disoccupati. Ha aggiunto di ritenere importante lo stabilire la perdita dei
finanziamenti per le amministrazioni che non spendono tempestivamente. Per
contrastare la disoccupazione “intellettuale” di coloro che hanno un titolo di
studio elevato, Medde ha suggerito la rivisitazione del Master and back. Ha
anche proposto il potenziamento del microcredito alle imprese e lo sblocco del
Fondo di garanzia etica destinato alle famiglie in difficoltà. Per la Cisl,
inoltre, vanno abbreviati i tempi di spesa delle somme destinate al rilancio
delle aree industriali, ma a patto che si affronti la situazione avendo una
visione d’insieme della situazione economica e sociale della Sardegna.
Secondo la Ticca (Uil) non si riesce a intravvedere un progetto strategico in
grado di generare aspettative positive per il futuro anche perché non si riesce
neanche ad agire nell’immediato a causa dei tempi burocratici e della
incapacità: il riferimento è alle ventimila richieste di sussidio alle quali la
Regione non dà risposta. A suo avviso occorre comunque salvaguardare l’industria
pesante e l’agricoltura, i sistemi che hanno garantito negli anni la tenuta nei
territori. Infine, ha chiesto la massima attenzione per i cantieri forestali:
negli anni sono stati gli ammortizzatori sociali nei paesi più difficili della
Sardegna dove adesso non ci si può permettere di aprire un nuovo fronte. (MM)