CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Il liquidatore della Fluorite di Silius in Commissione
Industria
“Entro pochi giorni il bando per la concessione mineraria”
Cagliari, 25 gennaio 2012 - Il bando internazionale per la
concessione mineraria di Genna Tres Montis sarà pubblicato a giorni. Lo ha
annunciato questa mattina il commissario liquidatore della Fluorite Silius spa,
Aldo Cadau, in audizione davanti alla Commissione Industria presieduta da
Alberto Randazzo (Pdl). Il commissario è stato convocato per un aggiornamento
della situazione della società, interamente controllata dalla Regione, e sulle
prospettive della miniera che ricade nel territorio dei Comuni di Silius e San
Basilio e che comprende anche l’impianto di arricchimento che sorge nella zona
industriale di Assemini. “Sulla pubblicazione del bando ho avuto rassicurazioni
nei giorni scorsi dall’assessore regionale Alessandra Zedda” ha spiegato il
commissario della società che nel 2007 ha dovuto rinunciare alla concessione
dopo l’intervento della Commissione europea sugli aiuti di Stato. Sulla
situazione occupazionale Cadau ha riferito che a tutti i dipendenti è stata
prorogata la cassa integrazione per tutto il 2012. “Una parte dei lavoratori,
che da 130 sono passati a 104 per effetto dei pensionamenti, viene utilizzata
per le opere di messa in sicurezza degli impianti dismessi”. Rispondendo alle
sollecitazioni del presidente Randazzo e dei commissari, tra i quali il vice
presidente Chicco Porcu (Pd), Tarcisio Agus (Pd), Massimo Mulas (Upc) e Angelo
Stochino (Pdl), Cadau ha spiegato che il costo totale annuo della miniera si
aggira intorno ai “quattro milioni e mezzo di euro, due terzi dei quali
rappresentano il costo del personale”. Cadau ha anche riferito che attualmente i
trasferimenti dei fondi dalla Regione per l’anno 2011 non sono stati completati
e “se non si sbloccano sarà difficoltoso per la società far fronte alle spese
correnti”.
Sul bando di gara il commissario ha anche chiarito che il soggetto che si
aggiudicherà la concessione avrà nella propria disponibilità soltanto la parte
ancora coltivabile della miniera, mentre il resto dovrà essere interessato dalle
operazioni di bonifica ambientale. L’attività di bonifica consiste, come ha
spiegato Cadau, nell’utilizzo di milioni di metri cubi di materiale di scarto
reso inerte negli impianti di Assemini, per il riempimento degli oltre 100
chilometri di gallerie dell’impianto. Senza questo tipo di opera le gallerie si
allagherebbero d’acqua con enormi conseguenze sulla contaminazione delle falde.
E proprio sulle bonifiche si sono concentrati gli interventi dei consiglieri che
hanno espresso la forte volontà di trovare una soluzione affinché si proceda in
fretta a “disinnescare un’ennesima bomba ecologica”. In particolare l’esponente
del Pd Tarcisio Agus, ricordando che il ruolo di commissario straordinario per
le bonifiche è in capo al presidente della Giunta Cappellacci, ha sottolineato
la necessità di recuperare le risorse nazionali destinate, ma mai trasferite, al
ripristino ambientale. (MP)