CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Dichiarazione dell’on. Efisio Planetta (Psd’Az) sul grave incidente verificatosi al gasdotto in Lunigiana e sulla richiesta del massimo delle garanzie, in materia di sicurezza, sul gasdotto Galsi
Cagliari, 19 gennaio 2012 - “Il tragico bilancio dell’esplosione
di una conduttura del gas metano con fiamme altre fino a duecento metri avvenuta
ieri in Lunigiana conferma, se mai ve ne fosse stato ancora bisogno, la
necessitą di ulteriore chiarezza e del massimo rigore sulla sicurezza effettiva
di queste strutture, al di lą di quanto dichiarato in via ufficiale dalle
societą di gestione”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Psd’az
Efisio Planetta, ribadendo le forti perplessitą sul progetto del gasdotto Galsi
che, proveniente dall’Algeria, attraverserą tutto il territorio della Sardegna
lungo di un percorso di 272 Km da Porto Botte fino alla zona di Olbia. “Ho
appreso con estremo dispiacere l’aggravarsi del bilancio, purtroppo ancora
provvisorio, dell'esplosione del metanodotto toscano il cui diametro – ha
aggiunto Planetta – era di soli 90 cm contro i 120 previsti per il Galsi, anche
se va sottolineato che nel caso della Lunigiana l’incidente si č verificato in
una condotta periferica (di collegamento con le aree urbane ed industriali) e
non in quella principale”. L'esplosione che in Toscana ha provocato un cratere
di 20 metri di diametro ed oltre 7 di profonditą ed ha distrutto 5 abitazioni č
un campanello d’allarme anche per la Sardegna: “Non ho mai nascosto le mie
riserve per il Galsi-ha concluso il consigliere sardista-che considero una
servitł senza precedenti, di impatto molto pesante e a costante rischio di
esplosione, visto l’elevato numero di incendi che purtroppo affliggono il nostro
territorio”. Secondo Planetta, infine “spetterą ora alla Regione esercitare il
massimo della vigilanza, pretendendo dalla societą Galsi tutte le garanzie
necessarie a tutela dell’incolumitą e della sicurezza delle popolazioni
interessate dall’eventuale passaggio del gasdotto”.
(A.F.)