CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Alzheimer, proposta di legge Barracciu (Pd) per la rete di riabilitazione
Cagliari, 18 gennaio 2012 - Sono quasi 15mila in tutta la Sardegna
i malati di tutte le forme demenza e il loro numero è destinato a raddoppiare
nel giro dei prossimi quindici anni a causa della maggiore velocità di
invecchiamento della popolazione sarda rispetto alla Penisola. Tra questi il 66
per cento, circa diecimila, sono malati di Alzheimer, una delle patologie del
sistema nervoso centrale più diffuse e complesse da affrontare sia dal punto di
vista clinico-sanitario che socio-assistenziale.
I dati sono stati diffusi questa mattina durante la conferenza stampa di
presentazione della proposta di legge del consigliere del Pd Francesca Barracciu
sulla riorganizzazione delle Unità di valutazione Alzheimer e l’istituzione
della rete di riabilitazione cognitiva. “Una legge necessaria per la Sardegna,
che è tra le pochissime regioni italiane prive di una normativa e di un piano
specifico nel campo delle demenze”.
“Nel 2000 in Sardegna furono istituite 14 Unità Valutative Alzheimer che
rappresentano i centri di riferimento diagnostico e terapeutico per i malati di
ogni forma di demenza”, ha spiegato Francesca Barracciu. “Le Uva hanno però
operato con una dotazione di personale inadeguata e non hanno garantito la presa
in carico dei bisogni né il sostegno e la formazione dei familiari delle persone
affette da Alzheimer – ha spiegato l’esponente del Pd – proprio quei familiari
su cui pesa tutta la responsabilità in termini di assistenza e cura dei malati”.
“Nel testo della legge si riconosce dunque l’emergenza sociale di queste
patologie e si considera fondamentale agire sul ritardo diagnostico che rende
meno efficace la terapia farmacologica e riabilitativa”. Il testo mira dunque a
implementare e riorganizzare le unità valutative, istituisce la Rete regionale
di riabilitazione cognitiva che comprende tutti i servizi specifici (Uva, Centri
diurni, assistenza domiciliare e Nucleo Alzheimer), istituisce l’Anagrafe
comunale degli anziani fragili in ogni Comune dell’Isola, prevede corsi di
aggiornamento sulle demenze rivolti a tutti gli operatori sanitari coinvolti e
ai medici di base.
I dati dell’incidenza della malattia in Sardegna sono stati forniti dai
rappresentanti dell’Aima (Associazione italiana malattia di Alzheimer) Raimondo
Mandis e Pina Ballore che hanno sottolineato l’importanza di una legge “che
accoglie tutte le istanze dei malati e delle loro famiglie”. I rappresentanti
dell’associazione hanno anche denunciato l’inattività della Commissione
regionale per l’Alzheimer, istituita nel 2010 e di fatto sciolta lo scorso
novembre dopo le dimissioni dei suoi componenti che lamentavano l’assenza di
attenzione da parte dell’assessorato alla Sanità.
Tra i firmatari della proposta di legge anche Marco Espa che ha voluto
sottolineare il risparmio sulla spesa sanitaria che deriva da un nuovo approccio
alla malattia che si basa sui servizi del territorio e sulla prevenzione: “Ogni
euro pro capite investito nelle politiche socio-assistenziali si traduce in due
o tre euro di risparmio sulla spesa sanitaria per ciascun cittadino”. Presenti
anche gli altri firmatari del testo, Tarcisio Agus (Pd), che ha denunciato la
chiusura del Centro diurno di Guspini da parte della Asl del Medio Campidano,
“che sta comportando un aggravio di spesa per le famiglie e un aumento dei
ricoveri con costi per la sanità pubblica”, e il capogruppo del Partito
democratico, Mario Bruno per il quale “è il momento di smettere di navigare a
vista e cominciare a parlare di priorità legate alla programmazione in ogni
settore e questa proposta di legge ne è un esempio”. (MP)