CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Vertenza entrate. Audizione del presidente della Regione Cappellacci in Commissione Bilancio: si darà tempo al Governo Monti ma solo fino al 15 gennaio. Il presidente della Commissione Fois: la Sardegna sta fallendo; siamo pronti a scendere in campo

 

Cagliari, 22 dicembre 2011 - Il Governo Monti ha la necessità di fare un’istruttoria sulla complessa vicenda delle entrate spettanti alla Sardegna. E’ legittimo, ma si può pretendere di avere una scaletta molto rigida, dei tempi che, però, non debbano superare il prossimo 15 gennaio. Questa è la posizione assunta dal presidente della Regione Ugo Cappellacci sentito in audizione, insieme all’assessore del Bilancio Giorgio La Spisa, dalla Commissione Bilancio del Consiglio regionale presieduta da Pietro Fois (Riformatori). “Non sono qui per chiedere scusa a nessuno perché non credo che per il mio comportamento ci sia motivo. Credo che si sia fatto tutto il dovuto”. Cappellacci ha brevemente ripercorso le tappe della vicenda ricordando l’attività svolta, soprattutto quella tecnica degli ultimi giorni avviata dopo l’incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà e ha spiegato: “Non vedo alcun tipo di problema su iniziative autonome del Consiglio regionale perché la Sardegna ha necessità assoluta di ritrovarsi per questa battaglia difficile”. Ha, però, chiesto che si faccia attenzione a non contribuire a peggiorare la situazione. Resta quindi fondamentale l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, delle norme di attuazione del novellato articolo 8 dello Statuto speciale, dopo i veti imposti nei mesi scorsi dall’allora ministro leghista Roberto Calderoli.
Rispondendo alle domande dei commissari, Cappellacci ha detto di ritenere che sia un dato positivo aver riavviato la vertenza con un Esecutivo che bada molto agli aspetti sostanziali e che, probabilmente, riesce ad analizzarli in maniera scevra di qualunque condizionamento. Ha aggiunto di non aver più problemi a rendere pubblico il parere del costituzionalista Valerio Onida poiché “le diffide le abbiamo fatte e abbiamo avviato il contenzioso”.
Una parte dell’audizione si è incentrata sul rapporto tra la vertenza delle entrate e i limiti di spesa imposti dal Patto di stabilità perché, ha sottolineato l’assessore La Spisa, “ci trasferiscono solo quello che possiamo spendere”. Il presidente della Regione, proprio sul Patto, ha aggiunto che resta un problema enorme che in Sardegna “ci ammazza” due volte: la prima perché, come il resto d’Italia, costringe a sacrifici sempre meno sopportabili; la seconda perché si dimentica delle maggiori devoluzioni spettanti all’isola.
Il presidente della Commissione Fois ha sollecitato immediata chiarezza da un “Governo patrigno che deve fermarsi 5 minuti per affrontare e chiudere la vertenza con la Sardegna”. “Quello che si è fatto fino ad oggi non è bastato”, ha aggiunto, “La Sardegna sta fallendo grazie ad un Governo inadempiente. Siccome abbiamo ragione, lei, presidente Cappellacci, vada avanti. Noi siamo pronti a scendere in campo perché vicino alla sua ci sia una un’altra voce che deve essere robusta”. Infine, Fois ha annunciato: “Intraprenderemo non qualcosa di scontato, ma qualcosa che sia una novità forte perché il ritardo è spaventoso”. (MM)