CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Conferenza stampa di Sel (Sinistra, ecologia e libertà) sulla manovra finanziaria regionale 2012-2014
Cagliari, 16 dicembre 2011 - I gravi problemi legati alla
finanziaria, entrate, patto di stabilità, razionalizzazione della spesa ed
efficienza del sistema pubblico, non possono far passare in secondo piano la
necessità di dare alla Sardegna un progetto complessivo di riforme e di
sviluppo.
Sono stati i temi principali della conferenza stampa di Sel in cui sono state
illustrate le proposte del partito per superare la forte complessità
dell’attuale fase politica. L’on. Luciano Uras ha affermato fra l’altro che “per
la Sardegna proprio questo è il momento in cui chiamare a raccolta la società
civile, il mondo della cultura e dell’associazionismo, le forze produttive e le
parti sociali per costruire insieme, dal basso, un grande progetto in grado di
assicurare alla comunità regionale un futuro migliore.” Soffermandosi poi sulla
manovra finanziaria, l’on. Uras ha sottolineato che, sullo sfondo delle grandi
questioni come entrate e patto di stabilità se ne innestano altre, non meno
importanti, che riguardano la razionalizzazione della spesa ed il funzionamento
dell’apparato regionale. Non più tardi di ieri, in Commissione Bilancio, abbiamo
dovuto inventarci una norma acrobatica per gli affitti delle case destinate agli
studenti perché mancava il bando, già previsto dalla scorsa finanziaria in
vigore da gennaio, che un normale buon senso avrebbe suggerito di fare almeno 4
mesi fa”.
Come altro esempio di uso distorto delle risorse pubbliche, Uras ha citato il
caso dei tirocini formativi: “Dovevano essere opportunità grazie alle quali le
persone potevano accrescere la loro formazione ed acquisire elementi utili per
sviluppare capacità ed attitudini. Invece si fanno anche nel settore delle
pulizie, di fatto regalando alle aziende manodopera a costo zero, si cancellano
dal sistema pubblico per paura del cosiddetto nuovo precariato, e perfino
dall’amministrazione giudiziaria dove questo tipo di misura si stava rivelando
molto efficace nella digitalizzazione degli atti e nella creazione di banche
–dati.”
Il Coordinatore regionale di Sel Michele Piras ha messo l’accento sul “clima di
forte confusione politica generale che forse la presenza del governo Monti ha
accelerato. In questo contesto il centro sinistra, sia a livello nazionale che
regionale, esprime due tendenze: una consociativa che poggia su una certa
retorica della crisi e sulla necessità di affrontarla attraverso una riedizione
aggiornata della solidarietà nazionale, un’altra centrifuga che si rassegna a
vivere di improvvisazioni. Sono due modi sbagliati di vedere le cose. Noi
crediamo invece che ci si debba impegnare ad elaborare un progetto in grado di
indicare una via d’uscita dalla crisi e di diventare patrimonio della sinistra,
del mondo progressista e di tutto il centro sinistra. E’quanto abbiamo iniziato
a fare, dando vita ad alcuni forum tematici: lavoro e sviluppo, riforme,
ambiente-territorio. Sono proposte aperte, frutto anche di contributi esterni,
che vogliamo mettere a disposizione del centro-sinistra perché crediamo che
questa area politica debba saper proporre soluzioni concrete e credibili:
guardare all’Europa con strumenti nuovi a partire dalla sovranità, privilegiare
una politica economica contraria al liberismo ed orientata alla diffusione del
benessere, evitare il default sociale ed ambientale della nostra Regione.”
Non si tratta di fare 1000 leggi su 1000 temi, ha precisato il responsabile del
forum delle idee Andrea Deffenu, “ma di dare alla politica un senso alto,
facendo circolare idee, conoscenze ed entusiasmo. Quest’anno la Sardegna
festeggia (si fa per dire) i 10 anni dall’approvazione della riforma del Titolo
V° della Costituzione, ma ancora non ha saputo cambiare il suo Statuto. Mentre,
venendo alla finanziaria regionale con particolare riferimento ai temi del
lavoro, dice tutto e nulla ed il poco che dice è solo apparenza.”
Sulla valutazione negativa della finanziaria ha insistito anche il consigliere
regionale Giorgio Cugusi. “Molte norme contenute nel documento”, ha detto,
“mandano all’esterno segnali del tutto inadeguati al momento gravissimo che
stiamo attraversando. Mi riferisco alla crescita abnorme delle consulenze ed
anche alla cancellazione, da parte dello Stato e nel silenzio di Giunta e
maggioranza, di ben 28 milioni destinati ad interventi di contrasto al rischio
idrogeologico. Subito dopo la finanziaria il Consiglio regionale dovrà occuparsi
del nuovo Ppr e della nuova legge urbanistica, ed anche su queste materie
vogliamo mettere a disposizione di tutto il centro sinistra le idee di Sel, per
affermare una visione alternativa dei problemi di governo del territorio
radicalmente alternativa a quella della maggioranza. Riteniamo che, al di là
delle battaglie consiliari e degli emendamenti alla finanziaria, sia proprio
questo che la società sarda chieda al centro-sinistra.”
(A.F.)