CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
***************
Audizione dell’Assessore dell’Industria on. Alessandra Zedda davanti alla sesta commissione sul DL 294-giunta regionale- “Ordinamento delle Aziende locali di sviluppo industriale (ALSI)”.
Cagliari, 15 dicembre 2011 - La Sesta Commissione (Industria),
presieduta dall’on. Alberto Randazzo (Pdl) ha sentito in audizione l’Assessore
dell’Industria on. Alessandra Zedda sul Disegno di Legge 294-giunta
regionale-“Ordinamento delle Aziende locali di sviluppo industriale (ALSI)”.
Prima di entrare nel merito del Disegno di Legge, l’Assessore si è soffermato
sul quadro normativo vigente, ricordando che “la precedente riforma, introdotta
nell’ordinamento regionale dalla Legge n°10 del 2008, doveva portare ad un
riordino complessivo dei soggetti pubblici operanti nel settore industriale ma è
rimasta in larga parte inapplicata. In altri termini, mentre sono stati
effettivamente soppressi i cosiddetti Nuclei industriali, le Aree di sviluppo
industriale (Asi) e le Zone industriali di interesse regionale (Zir) sono state
messe in liquidazione attraverso un percorso estremamente complicato che a
distanza di quasi tre anni non si è ancora concluso. Ciò ha provocato numerosi
problemi, principalmente di ordine finanziario, che anche nel 2011 sono rimasti
purtroppo aperti. La soluzione definitiva, per quanto riguarda questo aspetto,
arriverà con una norma ad hoc inserita nella prossima finanziaria, che
consentirà, sbloccando alcuni residui, di superare le difficoltà legate alla
corretta qualificazione contabile delle risorse che la Regione intende
utilizzare per intervenire a sostegno dei diversi organismi industriali.
E’indispensabile però, una volta per tutte, fare chiarezza anche sul piano
normativo e tracciare il perimetro definitivo dei Comuni che dovranno essere
ricompresi nel territorio delle nuove aziende.”
Il provvedimento della Giunta, ha proseguito l’on. Zedda, “va proprio in questa
direzione. Le nuove Alsi, che saranno otto in corrispondenza con gli attuali
ambiti provinciali, diventeranno enti pubblici economici dotati di autonomia
finanziaria con capacità di indebitamento attraverso l’utilizzo di un fondo di
rotazione e possibilità di accedere a fondi europei. In questo modo, fra
l’altro, si potrà superare uno dei passaggi più critici della riforma del 2008
che obbligava gli Enti locali a ripianare le perdite. Una situazione tutt’altro
che eventuale visto che, ad oggi, solo due ex Zir della Sardegna hanno bilanci
in equilibrio. Per quanto attiene alla governance, le Aziende dovranno
ricomprendere al loro interno anche le attuali società controllate e
partecipate, sia per razionalizzare l’attività dei nuovi organismi che per
facilitarne il controllo. Secondo lo schema del Disegno di Legge, infine, gli
organi di governo saranno l’assemblea con funzioni di indirizzo e di controllo
ed il direttore generale, con compiti di gestione, che potrà nominare a sua
volta un direttore tecnico ed un direttore amministrativo.”
Dopo l’esposizione dell’Assessore, il Presidente della commissione on. Alberto
Randazzo ha dato la parola all’on. Mariano Contu (Pdl), primo firmatario della
Proposta di Legge n°141 (Riordino delle funzioni in materia di aree industriali)
sullo stesso argomento, che ha ribadito “la necessità di una profonda revisione
della normativa regionale e della riscrittura degli statuti” sottolineando
tuttavia che “emergono alcune differenze rispetto al testo proposto dalla
Giunta”. Citando l’esempio del Consorzio industriale di Cagliari cui aderirono
in passato 24 comuni in rappresentanza di un bacino di popolazione superiore ai
500.000 abitanti, l’on. Contu ha messo l’accento sul fatto che oggi “soltanto 7
comuni, quelli compresi nel perimetro del Consorzio, beneficiano di una serie di
agevolazioni, dallo smaltimento dei rifiuti alla depurazione allo stesso
insediamento produttivo delle aziende, mentre altri ne sono esclusi pur avendo
concorso, negli anni, a formare il patrimonio mobiliare e immobiliare.
Nell’ottica di una razionalizzazione di compiti e funzioni, inoltre, sarebbe
opportuno riportare tutte le competenze relative al servizio idrico e fognario
in capo ad Abbanoa mentre, sul piano urbanistico, si rende necessaria una
armonizzazione di tutti gli strumenti di pianificazione, compresi i Puc ed i Pip
(Piani per gli insediamenti produttivi).”
Nel successivo dibattito sviluppatosi in commissione hanno preso la parola l’on.
Pietro Cocco (Pd), l’on. Gianfranco Bardanzellu (Pdl), l’on. Chicco Porcu (Pd),
l’on. Paolo Dessì (Psd’Az), l’on. Massimo Mulas (Misto) e l’on. Andrea
Biancareddu (Udc-Fli).
(A.F.)