CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Audizioni del commissario dell’Ato e dei responsabili delle società di gestione degli aeroporti di Cagliari ed Olbia davanti alla terza commissione sulla manovra finanziaria 2012-2014.
Cagliari, 6 dicembre 2011 - La terza commissione (Bilancio),
presieduta dall’on. Pietrino Fois (Riformatori sardi) ha sentito in audizione il
commissario dell’Ato Franco Piga ed i responsabili delle società di gestione
degli aeroporti sardi Vincenzo Madeddu (Cagliari) e Silvio Pippobello (Olbia)
sulla manovra finanziaria 2012-2014.
In rappresentanza dell’Ato, il commissario Franco Piga ha ribadito in una
sintetica esposizione i gravi problemi strutturali del servizio idrico in
Sardegna: “mancanza di una conoscenza puntuale sullo stato di efficienza delle
reti, fatturazione sovrastimata in rapporto alle difficoltà della riscossione ed
al censimento delle utenze”. Si tratta di problemi, ha aggiunto Piga, “che si
trascinano da circa 8 anni e che, in questa fase, hanno provocato ulteriori
conseguenze negative sul piano finanziario con l’impossibilità concreta di fare
fronte, se non con grandissima fatica, ai pagamenti delle imprese esterne. Va
ricordato tuttavia che nel passato recente sono stati fatti interventi
importanti, comunque non risolutivi; nel 2009 è stato disposto, per la prima
volta, l’adeguamento delle tariffe all’inflazione programmata e nel 2010 è stato
presentato un piano di rientro quinquennale dall’esposizione finanziaria, che in
ogni caso non sarà sufficiente a sanare le situazioni pregresse. A fronte di
questo scenario, c’è infine la scadenza ormai imminente del 2012. Entro questo
termine dovrà essere messo a punto un nuovo piano d’ambito e, soprattutto, un
nuovo modello organizzativo del servizio, che dovrà avere caratteristiche
radicalmente diverse rispetto al passato.”
Per quanto riguarda i vertici degli aeroporti di Cagliari ed Olbia, i rispettivi
responsabili delle società di gestione Vincenzo Madeddu e Silvio Pippobello
hanno manifestato una sostanziale identità di vedute sui problemi principali del
trasporto aereo in Sardegna, sottolineando la necessità che i contributi
previsti dalla legge regionale n°10/2010 assumano un assetto stabile,
“consentendo alle società di poter programmare per tempo l’attività a breve e
medio termine e, in modo particolare, negoziare con i vettori le migliori
condizioni contrattuali. Attualmente, devono ancora essere corrisposti i
contributi per gli anni 2009 e 2010 e questo, fra l’altro, ha creato un
ulteriore problema finanziario, nel senso che il mancato ingresso di quelle
risorse ha obbligato le società a rivolgersi al mercato creditizio e a sostenere
il carico degli interessi”. Mediamente, la quota del contributo regionale “pesa”
sui bilanci delle società aeroportuali per circa 3-4 milioni l’anno, più o meno
il 10% del fatturato, ma il dato appare piuttosto significativo perché sulla
base degli ultimi 3 esercizi (2008, 2009 e 2010, perché il 2011 è ancora in fase
di rendicontazione) corrisponde alla differenza fra un bilancio in rosso e
quello con un piccolo utile.
Ancora da stabilire, in tale contesto, la corretta definizione giuridica
dell’intervento della Regione in questo settore che, secondo alcune
interpretazioni, potrebbe configurarsi come “aiuto di stato” ed incorrere nelle
sanzioni dell’Unione europea. La materia è controversa ma, secondo i
responsabili degli scali di Cagliari ed Olbia, “è destinata ad una evoluzione
positiva.” Qualificati studi condotti sul trasporto aereo, ha osservato il
responsabile della Sogaer Vincenzo Madeddu, “hanno assimilato questi interventi
a quelli di un investitore privato, capaci di generare nel sistema un effetto
moltiplicatore misurabile in ricadute economiche, fiscali ed occupazionali.”
Nel caso di Olbia inoltre, come ha affermato l’Ad della Geasar Spa Pippobello,
“i quasi 9 milioni della Regione ci permetterebbero di realizzare due importanti
investimenti, l’allungamento della pista principale e la manutenzione di quelle
secondarie, che hanno ormai 40 anni di vita. Con questi interventi potremmo poi
in qualche modo compensare la situazione di debolezza che pesa sul nostro scalo
a causa delle vicende molto complesse di Meridiana, che in termini reali conta
1500 unità lavorative più l’indotto”.
Entrambi i manager del trasporto aereo si sono dichiarati infine a favore
dell’unificazione del sistema regionale e della specializzazione degli aeroporti
citando, fra le altre buone pratiche, quella della Regione Puglia, che ha
significativamente rilanciato i suoi 4 scali principali di Bari, Brindisi,
Grottaglie (Taranto) e Foggia. Il sistema unico, dove è stato realizzato, ha
garantito secondo i due manager “lo sviluppo di fortissime sinergie e l’aumento
del potere contrattuale delle società nei confronti della compagnie, in quadro
di sana competizione senza cannibalismo.” Lo schema che potrebbe essere
applicato alla Sardegna, già contenuto nel piano dei trasporti del 2008, prevede
un ruolo generalista per Cagliari (inserito fra i 13 scali nazionali
“strategici” con una potenzialità fino a 3.7 milioni di passeggeri/anno), una
vocazione low cost per Alghero ed una turistica di fascia alta per Olbia.”
Al termine dell’esposizione dei responsabili delle società di gestione
aeroportuali si è aperto un articolato dibattito sulle problematiche del
settore, in cui sono intervenuti il capogruppo del Misto on. Luciano Uras e
l’on. Roberto Capelli (Misto), l’on. Renato Lai (Pdl), il capogruppo on.
Giampaolo Diana e l’on. Mario Bruno del Pd, il capogruppo del Pdl on. Mario
Diana ed il capogruppo del Psd’Az. On. Giacomo Sanna.
(A.F.)