CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Manovra finanziaria 2012-2014. Audizione dei rappresentanti del sistema del credito: si lavora per un tavolo anti-crisi e aiutare le imprese in difficoltà
Cagliari, 30 novembre 2011 - Sui contenuti della Manovra
finanziaria 2012-2014, la Commissione Bilancio del Consiglio regionale,
presieduta da Pietro Fois (Riformatori Sardi - Liberaldemocratici) ha sentito in
audizione i rappresentanti del sistema del credito.
Il presidente del Banco di Sardegna Franco Farina, ammettendo la situazione di
estrema e grave criticità, ha spiegato che ci si sta impegnando per essere
flessibili nel rapporto con le imprese in crisi, ma che si è vigilati da
Bankitalia e che l’istituto di credito deve rendere conto ai clienti di come usa
i loro risparmi. Farina ha espresso disponibilità a eventuali moratorie e alla
rimodulazione del debito, ma qualora l’azienda manifesti segni di vita e
l’imprenditore la volontà di riprendersi. Precisando che con le famiglie ci sono
meno problemi nel pagamento delle rate, ha detto che si sono firmate convenzioni
per sopperire ai ritardati pagamenti della “mano pubblica ingessata” dai vincoli
del patto di stabilità. Ritenendo giusto l’intervento finanziario sul sistema
idrico integrato, il presidente del Banco di Sardegna ha richiamato la necessità
di fare i necessari aggiustamenti manageriali. Ha poi richiamato la classe
politica alla fermezza e alla concretezza su due settori fondamentali per
l’economia: l’energia e i trasporti. Ricordando di essere stato assessore
regionale dell’Industria, ha sollecitato iniziative serie sulla chimica e sul
degrado ambientale: l’Eni, ha detto, ha responsabilità storiche e un grande
debito verso la Sardegna.
Giuseppe Cuccurese, direttore generale della Banca di Credito Sardo, ha
giudicato positivamente l’attenzione per ricerca e innovazione, infrastrutture e
formazione. Su quest’ultimo aspetto, però, ha sottolineato che deve qualificare
i giovani e stimolare le start up: “Inutile dire che manca l’imprenditorialità,
se non ci proviamo”. Poi, Cuccurese ha suggerito di stimolare l’aggregazione
d’impresa. Per quanto riguarda le difficoltà attuali, ha aggiunto che
occorreranno atti di coraggio per puntare sui settori strategici e decidere
selettivamente gli aiuti. Il dirigente del Credito Sardo ha respinto l’accusa
secondo cui le banche hanno chiuso i rubinetti: non facciamo i miracoli, ma sono
aumentati i costi; non si può pretendere che le banche paghino interessi al 5%
ai depositanti e, dall’altra parte, prestino al 2%.
Il direttore generale del Banco di Sardegna Alessandro Vandelli, in qualità di
presidente della Commissione regionale dell’Abi ha auspicato una maggiore
formazione imprenditoriale nel settore delle gestione finanziaria aziendale e il
raggiungimento di un’intesa con la Sfirs in grado di favorire l’accesso al
credito con una congrua dotazione di fondi. Inoltre, ha suggerito di seguire le
aziende che hanno problemi temporanei di liquidità, sapendo leggere le singole
situazioni e intervenire con azioni mirate.
Secondo il presidente della Sfirs Antonio Tilocca non bisogna sollecitare gli
imprenditori a indebitarsi ulteriormente, ma finanziare la loro espansione
corrente mettendoli nelle condizioni di meglio operare grazie agli investimenti
pubblici in infrastrutture. Ha spiegato che si studiando un Fondo anti-crisi con
un sistema in base al quale, se le banche accetteranno l’allungamento del
pagamento del debito, la Sfirs darà finanza aggiuntiva pari al 20% del dovuto.
Tilocca ha parlato di risultati ottimi sul microcredito chiedendo l’implemento
delle risorse.
Rispondendo alle domande dei commissari, Farina ha accusato Equitalia di aver
inasprito e di gestire con brutalità il rapporto con il fisco che un tempo era
più collaborativo.
Per Cuccurese, a causa del prolungarsi della crisi l’ultima moratoria è servita
solo a dare un po’ di fiato alle imprese. Siccome il primo interesse della banca
è quello di salvare l’azienda e non di farla saltare, ha aggiunto che il tavolo
anticrisi è il primo intervento di sistema, ma va favorito un cambio di
mentalità tra gli imprenditori togliendo loro l’abitudine consolidata nel tempo
a ricevere contributi a fondo perduto.
Tilocca ha rimarcato che occorre fare formazione anche nella Pubblica
amministrazione dove non si va avanti per merito e dove c’è una minoranza di
dipendenti che complica il lavoro.
Una parte dell’audizione ha toccato il tema dell’investimento Galsi. Tilocca, in
quanto la Sfirs fa parte del consorzio, ha spiegato che non ci sono problemi di
impatto ambientale e ha ricordato che si tratta di un investimento privato
perché il pubblico interviene solo per l’11%. Alternative economicamente
convenienti, ha aggiunto, non ce ne sono.
Farina ha auspicato un sano e concreto realismo perché il metano è un fattore
determinante per lo sviluppo della Sardegna (MM).