CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Manovra finanziaria: audizione dell’assessore La Spisa in Commissione Bilancio
Cagliari, 24 novembre 2011 - In attesa che si risolva la vertenza
entrate e che si allentino i vincoli imposti dal patto di stabilità, restano i
condizionamenti che, nella proposta di Manovra finanziaria 2012-2014, hanno
spinto la Giunta a fare precise scelte di orientamento della spesa pubblica e,
in particolare, a mettere ordine ai conti della sanità. Per illustrare il
provvedimento, l’assessore regionale della Programmazione Giorgio La Spisa è
stato sentito in audizione dalla Commissione Bilancio del Consiglio regionale
presieduta da Pietro Fois (Riformatori Sardi – Liberaldemocratici).
L’esponente della Giunta ha respinto le critiche sul fatto che non si sia
lavorato a Roma perché il contenzioso con lo Stato va avanti e ha insistito sul
valore precettivo dell’art. 8 dello Statuto in merito al nuovo regime di
compartecipazione delle entrate. E’ per questo che nel Bilancio di competenza
sono interamente iscritte le risorse che si ritiene spettino alla Sardegna. La
Spisa ha precisato che sono state messe in evidenza quelle aggiuntive rispetto
al precedente sistema per poi aspettare quella che ha definito una “resa dei
conti” con lo Stato: se impugnerà la legge sarà la Corte Costituzionale a dover
decidere; se non la impugnerà, sarà l’implicito riconoscimento di quanto dovuto.
L’assessore ha spiegato che il 2012 sarà un anno terribile perché verrà
fortemente ridotta la capacità di spesa, a circa 2,7 miliardi di euro.
Necessariamente si è deciso di non toccare i fondi per il lavoro, il sociale,
gli investimenti, le infrastrutture, l’istruzione e la ricerca. Per il resto,
molte somme vengono accantonate pronte per essere liberate in base agli sviluppi
del confronto con il Governo nazionale.
Attenzione particolare è rivolta alla sanità: “Non stiamo incrementando la
spesa, ma stiamo proponendo di fare un’operazione verità”, coraggiosa e decisa,
superando gli artifici contabili. Non ci sarà più l’accantonamento di risorse
per la copertura dei disavanzi precedenti, ma sarà stabilito un tetto di spesa
unico, verosimile e obiettivo, per garantire i livelli essenziali di assistenza
con l’inasprimento delle sanzioni per chi sforerà. E’ ovvio, ha sottolineato La
Spisa, che lo stanziamento per la sanità risulta superiore a quello dell’anno
scorso, in quanto va sommata la copertura del disavanzo del 2011.
Parallelamente, si punta alla razionalizzazione dei costi e al contenimento
degli sprechi.
Per quanto riguarda il disavanzo di amministrazione, dai 2,34 miliardi del 2009
si pensa di scendere a 800 milioni per l’anno in corso.
Rispondendo alle numerose richieste di chiarimento fatte dai componenti della
Terza Commissione, l’assessore ha detto che, in tema di residui, si è proceduto
a recuperare circa 300 milioni con i definanziamenti. Ha escluso che ci possano
essere problemi di cassa per il 2012 e ha aggiunto di condividere pienamente
quanto dichiarato dal presidente della Commissione Fois: “Se si andasse
all’esercizio provvisorio, sarebbe un danno per la Sardegna. Volendo, la Manovra
si può approvarla nei termini”. (MM).