CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Proposta di legge dell’on. Efisio Planetta (Psd’Az) “per l’istituzione del Garante regionale della famiglia”

 

Cagliari, 2 novembre 2011 - La Regione deve porre al centro della sua azione di governo le politiche per la famiglia, coerentemente con il dettato costituzionale che la qualifica all’art. 29 come “società naturale fondata sul matrimonio” ed in considerazione del ruolo fondamentale che ha sempre rivestito nella società sarda.
Partendo da questa premessa, il consigliere regionale del PSd’Az. On. Efisio Planetta ha presentato una proposta di legge per l’istituzione del Garante regionale della famiglia; una nuova figura che, operando in modo autonomo all’interno delle istituzioni, ha il compito di garantire un importante supporto informativo, conoscitivo e propositivo che può e deve rappresentare un grande contributo di miglioramento alla qualità della legislazione regionale.
Intervenire in questa materia così complessa, ha sottolineato l’on. Planetta, “è particolarmente significativo su due aspetti. Da un lato, sul piano generale, l’istituzione del Garante significa che la Regione riconosce la necessità di aprirsi all’esterno nel processo di costruzione di buone pratiche politiche e legislative destinate ad una pluralità di soggetti singoli o associati, privati e pubblici. Inoltre, nello specifico, significa mettere a punto modalità di intervento efficaci ed efficienti in tanti settori vitali della realtà sociale. Temi come la compatibilità fra i tempi del lavoro e dell’accesso ai servizi pubblici con quelli da dedicare alla famiglia, la formazione e l’educazione dei minori nella scuola e in altri circuiti sociali, la mobilità urbane ed extraurbana, l’intervento pubblico in presenza di situazioni di disagio personale e famigliare, la presenza di disabili all’interno delle famiglie, l’accesso al mercato immobiliare per la prima casa, la pratica sportiva e tanto altro, sono contesti nei quali c’è bisogno di una legislazione adeguata ai cambiamenti intervenuti nella nostra società e, per il legislatore, la necessità di saper “ascoltare” di più l’opinione pubblica, gli operatori dei diversi settori, il mondo dell’associazionismo religioso e laico.”
Sono convinto poi, ha proseguito l’on. Planetta, “che la figura del Garante possa essere molto utile alle istituzioni in un ambito particolarmente sensibile di cui la proposta si occupa all’art.10, cioè la tutela del cosiddetto “diritto all’immagine” della famiglia così come viene rappresentata, ad esempio, nel mondo della comunicazione pubblicitaria e non, dell’informazione e più in generale dei mass media. In altre parole la famiglia, nella sua integrità e soprattutto nelle sue componenti adolescenziali e minorili, deve essere tutelata (compatibilmente con il principio di libera espressione del pensiero) dalla sempre più crescente invasività di certi messaggi che, in modo spesso mascherato, possono provocare gravi conseguenze al benessere psico-fisico dei più deboli”.
(A.F.)