CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Precari dei CSL: audizione dell’assessore del Lavoro della Provincia di Nuoro davanti alla Commissione d’inchiesta del Consiglio regionale sulla mancata applicazione delle leggi. C’è preoccupazione per la gestione dei servizi per il lavoro dal prossimo 1° gennaio
Cagliari, 27 ottobre 2011 - La Commissione d’inchiesta del
Consiglio regionale sulla mancata applicazione delle leggi, presieduta da
Luciano Uras, ha sentito in audizione l’assessore del Lavoro della Provincia di
Nuoro Giuseppe Dessena. L’obiettivo è stato quello di conoscere dettagliatamente
la procedura seguita nel rinnovo dei contratti dei lavoratori precari dei Centri
Servizi per il Lavoro (CSL) di quel territorio anche alla luce della differente
posizione assunta dall’amministrazione provinciale di Sassari.
Dessena ha spiegato che la proroga sino al prossimo 31 dicembre per i loro 40
dipendenti è avvenuta in due distinti momenti: per 23 regolarmente dallo scorso
1° settembre e per i restanti 17 solo dopo un “tour de force” nel quale la
Giunta provinciale ha preso una netta posizione politica. Il problema è nato
quando la dirigente provinciale competente ha preso in esame la sentenza del 29
agosto nella quale la Corte dei Conti inseriva tutti i lavoratori nel computo
delle spese che per il personale che per le province non può superare il 40% di
quella corrente al di là di quale sial’origine delle risorse economiche
necessarie.
Sollecitato da Gian Vittorio Campus (Pdl) e da Roberto Capelli (Misto), Dessena
ha aggiunto che la dirigente del Personale i contratti non li ha firmati e che
il rinnovo è avvenuto per volontà del direttore generale dopo aver acquisito un
parere favorevole per iscritto richiesto formalmente alla Regione.
A difesa della decisione assunta, l’assessore provinciale di Nuoro ha anche
detto che la citata sentenza della Corte dei Conti ammette deroghe in caso di
funzioni fondamentali svolte dal personale. A suo avviso, i servizi per
l’impiego rientrano tra queste.
Dessena, però, ha lanciato un allarme per le resistenze che, da parte dei
dirigenti, aumenteranno a fine anno per una ulteriore proroga contrattuale.
Secondo le interpretazioni che circolano ufficiosamente, ha riferito ammettendo
che “lievitano le preoccupazioni”, le norme regionali non prevedono
espressamente questo rinnovo, la sentenza della Corte dei Conti continuerà ad
avere peso e il Governo sarà ancora più rigido nel contenimento della spesa
degli enti locali.
Antonio Pitea (Pdl), rilevando la correttezza del comportamento della Provincia
di Nuoro nonostante le interpretazioni contrarie, ha rilevato i rischi di tipo
amministrativo che corre chi firma l’ultimo atto.
Il presidente della Commissione d’inchiesta Luciano Uras ha ricordato che le
funzioni delegate in materia di lavoro e di servizi per l’impiego non è che
possano o non possano, ma devono essere esercitate dalle province perché in
attuazione di norme della Repubblica. La Regione tra l’altro, ha proseguito Uras,
ha provveduto a stanziare le risorse finanziarie che erano venute a mancare per
la riduzione dei trasferimenti statali. (MM)